martedì 21 gennaio 2025

Mojstrana, il piacere di sciare in Slovenia

Mojstrana (Slovenia), la pista sciistica © Luca Ferrari

Nella placida Mojstrana, in Slovenia, c'è una pista blu dove si può sciare spensierati, lontani dalle code della vicina Kranjska Gora.

di Luca Ferrari

Un tempo centro minerario, oggi rilassante meta turistica all'entrata del Parco nazionale del Triglav e teatro del celebre Regno di Ghiaccio (temperature basse permettendo). Mojstrana è un piccolo angolo di paradiso a ridosso della catena montuosa delle Karavanke (Caravanche), a poco più di un quarto d'ora di macchina dalla celebra meta sciistica Kranjska Gora, dove si svolge (anche) di una tappa di Coppa del Mondo di sci alpino nell'area di Podkoren. La sua storia è intrinsecamente legata al mondo alpino. Già verso il 1800 venne istituito il primo servizio di guida alpina, e guarda caso nella piccola località slovena c'è il Museo Alpino Nazionale. Il viaggio nella cultura artistica però, è rimandato a un altro servizio, oggi ci mettiamo gli sci ai piedi e vi racconto che cosa si prova a scendere dalla pista di Mojstrana (Ulica Staneta Žagarja 2b 4240 Radovljica).

Sarà il suo essere distante dalle folle KranjskaGoriane, ma sciare a Mojstrana mi ha sempre attirato. Arrivo in un giorno festivo e con sorpresa trovo una più che ragionevole presenza umana, quasi unicamente locali (se non del tutto). Le informazioni sono esclusivamente in sloveno, il ché complica/ aumenta il romanticismo della situazione. Un po' l'aiuto di qualche applicazione per la traduzione immediata dei vari costi affissi sullo skilift, un po' l'inglese e si può cominciare. Alla base della pista, oltre a un locale dove si può sia pranzare si riscaldarsi con cioccolate calde e simili, c'è anche uno spaccio molto ben fornito dove è possibile noleggiare tutto il necessario: sci, scarponi, racchette e casco. Un po' di salitina e sono pronto per farmi portare fino in cima ma ehi, ecco la novità: uno skilift a due posti!

Mojstrana, lo skilift © Luca Ferrari

Non sono un gran frequentatore del mondo bianco, e aldilà dello skilift classico (quello che si mette tra le gambe), seggiovia, ovovia e simili, non ero al corrente di altri mezzi, tant'è che quando mi passano "questo affare", lì per lì rimango basito. Non sapendo bene come fare, lo giro in verticale, sistemandolo al solito modo, presumibilmente suscitando qualche risatina. Ci metto qualche giro a capire come piazzarlo in relax anche se al momento di sfilarlo, diciamo così, non sono sempre a mio agio. Una volta su, però, tutto passa. Trattasi di una pista blu con un certo livello di difficoltà. Con il paese davanti a me, mi sposto subito sulla sinistra, in una parte meno tracciata e su cui bisogna prestare la massima attenzione se non si vuole prendere subito eccessiva velocità. E si procede. Alcuni cannoni spara-neve si trovano al centro del comprensorio, come per dividere l'area in due zone.

Rimango sulla sinistra, confrontandomi con tre dossetti consecutivi da cui possono sgorgare salti non indifferenti, specie se non si rallenta un minimo. Non ho molta dimestichezza con gli "sci nel vuoto", pertanto prima di procedere ai salti, aumento il numero di mini-curve. La parte finale è davvero entusiasmante e sembra davvero un tracciato di una gara. Si può scegliere se scendere paralleli allo skilift o fare un piccolo muro, quasi da pista rossa piuttosto che da pista blu. Lo devo ammettere, arrivato alla fine, sentivo le gambe affaticate. La pista non è lunghissima ma neanche corta e non di meno, si sale su molto velocemente. I prezzi sono ragionevoli-economici e ci si rilassa. Che cosa volere di più? Io mi faccio un'altra discesa sulla neve rilassante di Mojstrana!

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Mojstrana (Slovenia) is a small corner of paradise at the foot of the Karavanke mountain range, just over a fifteen-minute drive from the famous ski resort of Kranjska Gora, where Alpine Ski World Cup also takes place in the Podkoren area. Today, we put on our skis and I'll tell you what it's like to ski down the slope of Mojstrana (Ulica Staneta Žagarja 2b 4240 Radovljica). At the base of the slope, in addition to a venue where you can have lunch or warm up with hot chocolate and similar treats, there is also a well-stocked shop where you can rent everything you need: skis, boots, poles and helmets. The slope (blue) presents a certain level of difficulty. There are some small bumps, which might vary depending on the snow, allowing for small jumps. The final part is really exciting and feels like a race track. You can choose whether to ski parallel to the ski lift or take a small wall, almost like a red slope. I’ll take another skiing on the relaxing snow of Mojstrana!

In discesa sulla pista di Mojstrana

Mojstrana (Slovenia), comprensorio sciistico © Luca Ferrari

Mojstrana (Slovenia), comprensorio sciistico - skilift © Luca Ferrari
La pista di sci a Mojstrana (Slovenia) © Luca Ferrari
La pista sciistica a Mojstrana (Slovenia) © Luca Ferrari
Il panorama immacolato lungo la pista da sci a Mojstrana (Slovenia) © Luca Ferrari
La parte finale della pista da sci a Mojstrana (Slovenia) © Luca Ferrari
L'area di ristoro a ridosso della pista sciistica a Mojstrana (Slovenia) © Luca Ferrari

Benvenuti a Mojstrana (Slovenia) © Luca Ferrari

mercoledì 15 gennaio 2025

Reyer Venezia, vittoria ispira vittoria

Berkani e Santucci festeggiano un nuovo trionfo della Reyer - ph. Umana Reyer Venezia

Sono tornate, più agguerrite e unite che mai. Le giocatrici della Reyer Venezia hanno cominciato il 2025 nel segno della vittoria.

di Luca Ferrari
 
Esplosività. Invettiva. Un collettivo che sa solo migliorare. La Reyer Venezia ha iniziato il 2025 con una nuova vittoria tra le mura domestiche del Palasport Taliercio contro la compagine veneta di Villafranca (Tv), la MEP Pellegrini Alpo. Il dominio è stato praticamente assoluto, lasciando le avversarie accorciare il divario solo nell'ultimo quarto e chiudendo comunque con un considerevole vantaggio di oltre venti punti (81-59). Se le "lunghe" Stankovic e Kuier sono cecchini praticamente perfetti (entrambe finiranno la sfida con 12 punti ciascuna, ndr), la parabola di Mariella Santucci nel primo quarto e il canestro di Giuditta Nicolodi su passaggio da dietro la schiena di Matilde Villa, valgono da soli la partita. La stagione 2024-25 della Reyer è iniziata con l'affermazione in Supercoppa Italiana contro la storica rivale Famila Schio. Adesso le campionesse italiane puntano decise a uno storico back-to-back, in attesa di vedere anche cosa succederà in Coppa Italia ed Euroeleague.

Come per le atlete in campo, anche per gli spettatori-osservatori-giornalisti, una partita inizia sempre molto prima della sirena. Nel mio caso, con la navetta gratuita in partenza da Venezia che auspico possa essere messa anche per le partite europee della squadra femminile. Dalla laguna a Mestre, è come passare in un'altra dimensione, per poi accedere in un ulteriore piccolo mondo a parte dove tante persone sono accomunate da una passione in comune. Iniziano i riscaldamenti e via via fluisce sempre più pubblico. Una nuova serata di Lega Basket Femminile con la Reyer è cominciata e non ci potrebbe essere inizio migliore (ed emblematico) per la prima uscita ufficiale del nuovo anno in LBA, di un canestro da 3 della capitana Francesca Pan. Il resto è tutto in discesa, o meglio, il resto è una cavalcata implacabile della squadra veneziana.

Tra le protagoniste "lagunari", partita di peso per
Martina Fassina, che chiude uno score personale davvero notevole: 8 punti, 8 rimbalzi e 5 assist in appena 22 minuti di gioco. La Reyer Venezia corre ma soprattutto dialoga in campo. Anche le giocatrici meno appariscenti sul fronte dei punti, sanno lasciare il segno come Caterina Logoh, ad esempio, votata "cuore orogranata" al termine della partita. Una sfida si vince in campo e fuori. Se il quintetto del momento è instancabile su e giù per il parquet, in panchina l'adrenalina non è da meno. Le ragazze si incitano e si sostengono, a cominciare dalla funambolica guardia Lisa Berkani, rimasta in panchina. La Reyer Venezia è un gruppo di giocatrici sempre più coeso. Si percepisce il loro entusiasmo di stare insieme non solo come squadra, ma anche e soprattutto come persone.

Sebbene la Reyer avesse vinto l'ultima sfida prima della sosta natalizia, le ultime partite casalinghe di campionato ed Euroleague erano terminate entrambe con una sconfitta, rispettivamente contro La Molisana Magnolia Campobasso (60-62) e contro il Fenerbahce OPET (71-79). Logico dunque che ci fosse quel minimo di tensione per riprendere la via giusta nella prima sfida casalinga dell'anno. Come sempre però, nei momenti cruciali la squadra allenata da coach Mazzon sa reagire e rispondere alla grande. Fin dalle prime battute contro la MEP Pellegrini Alpo infatti, le giocatrici della Reyer Venezia si sono dimostrate in forma, serene e precise sotto canestro. Un avvio di annata dunque, che fa ben sperare per una seconda parte di stagione ancora più esaltante, affrontando ogni nuova sfida con fiducia e convinzione, a cominciare già dal cruciale match europeo contro il Zaragoza, giovedì 16 gennaio al Taliercio (ore 19.00)

Gli highlights Reyer vs. Villafranca

Da Venezia al Palasport Taliercio... © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), riscaldamento della Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), riscaldamento della Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia in azione © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia in azione © Luca Ferrari
Smalls, Kuier, Pan e Villa dopo il successo © Umana Reyer
...e dal Palasport Taliercio a Venezia © Luca Ferrari