lunedì 12 febbraio 2018

Villa Heriot, le maschere di Carnevale

Maschera lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Villa Heriot, storica sede dell'Università Internazionale dell'Arte di Venezia, è stata "dolcemente" invasa dalla magia delle maschere di Carnevale.

di Luca Ferrari

Infusione di lilla. Rivoli di giallo ocra. Fruscii argentati. Sorgenti di placida oscurità. Misteriose espressioni sussurrate. Un nugolo di maschere avanza curioso lungo calle Michelangelo. Sono arrivati da lontano. Hanno vagato e ammirato la Serenissima. Si sono lasciati alle spalle la chiesa del Redentore, epicentro dell'omonima festa-celebrazione estiva, e la poco distante chiesa delle Zitelle. Si sono fatti strada tra le indicazioni e la propria curiosità. Ora sono qui. A dialogare insieme a chi si prende cura dell'arte sacra di Venezia (e non solo). Ora sono qui, allegri viandanti amichevoli.

Una visita inaspettata ed ecco l'arte ricoprirsi della fantasia più cangiante del terzo millennio. Il Carnevale di Venezia attira milioni di visitatori ogni anno. E anche se la maggioranza ama concentrarsi nelle zone più classiche della città lagunare (piazza San Marco, ponte di Rialto, Canal Grande) percorrendo la fin troppo intasata Strada Nova, c'è tutto un mondo fatto di scorci e palazzi antichi dove sanno spingersi "solo i più audaci", trovando autentiche perle panoramiche e ispirazioni con cui riempire tele e diari.

È il caso di Gilbert Jottrand, Angela e Martin JanesNick De Man, sbarcati sull'isola della Giudecca pochi giorni or sono. Raggiunta la storica Villa Hèriot, eccoli spingersi fino al primo piano dell'edificio percorrendo l'elegante scalinata marmorea e così facendo la conoscenza dell'UIA - Università Internazionale dell'Arte, istituto per diventare tecnici del restauro di beni culturali, e poi facendo tappa anche presso l'adiacente sede dell'IVESER - Istitutio Veneziano per la Storia della Resistenza.

Che cosa potrebbe desiderare di più un fotografo? Qui c'è tutto. Architettura, verde e laguna.  Il tutto nel silenzio più riservato. Villa Heriot è adagiata su di un ampio giardino, bagnato quest'ultimo dalle acque salata. Da qui si possono vedere inediti scorci insulari, inclusi il Lido di Venezia, San Servolo e San Lazzaro degli Armeni. Qui non attraccano vaporetti. Il tempo di organizzarsi e le maschere iniziano a posare all'interno della scuola, tra il colonnato d'ingresso. Un'esperienza davvero intensa. Un'esperienza dove l'arte ispira l'arte.

Maschere davanti alla sede dell'IVESER © Martin Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
UIA, interno della scuola – maschere © Angela Janes
UIA, interno della scuola – maschere © Angela Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschera lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschere lungo la scalinata dell'UIA © Martin Janes
Maschere in posa davanti all'ingresso dell'UIA © Angela Janes

domenica 11 febbraio 2018

Venezia, il vero scandalo sono le frittelle

Le frittelle del Panificio Baldini (Cannaregio, Venezia) © Luca Ferrari

Un ristorante di Venezia presenta un conto "salato" e tutti a gridare allo scandalo ma dei prezzi delle frittelle di Carnevale vogliamo parlare? Qualche eccezione per fortuna c'è!

1,60? Vabbeh, per una volta! Venezia super-criticata. Venezia la città dei conti da 1000 euro. Venezia invasa dai turisti. Mentre ci si scandalizza per un conto (da contarli su una mano, ndr) su cui di sicuro le indagini faranno il proprio corso, il Carnevale sforna un vero e proprio affronto per tutti i golosi. Prezzi allucinanti per una frittella, ormai arrivate anche a 1,60 e addirittura a 1,80 euro. La logica però purtroppo è sempre la stessa. Carnevale c'è una sola volta l'anno e quindi fa niente.

Folle amante di questa specialità dolciaria, quest'anno ho deciso di lasciar perdere arrivando massimo a comprarne una (farcita) al prezzo di 1,30 euro. Se ne trovano in giro, sia chiaro. Uno dei rari che ancora presenta prezzi ragionevoli è Tonolo (qui recensita dal sottoscritto), rinomata pasticceria presso la quale è possibile anche trovarne alle mele (varietà questa che io prediligo). Un altro aspetto estremamente scorretto è la pratica sempre più comune di non scrivere mai il prezzo. Chi di noi ha la faccia tosta, una volta sentito il costo e con la frittella già in mano di dire: cosa? Tenetevela! Pochi, per non dire quasi nessuno.

Qualcuno potrebbe obiettare che un rincaro di pochi centesimi sia poca cosa. Certo, ma questo rincaro va moltiplicato per tutte le migliaia di persone che verranno/stanno venendo a gustarsi il carnevale veneziano. In un mare (laguna) dunque di prezzi fin troppo cari, e spesso neanche tanto di qualità, ecco una gustosa e non esosa alternativa. Le frittelle del Panificio Baldini di Romina Baldini (produzione propria), all'inizio di Fondamenta Cannaregio, situata subito alla sinistra giù dal ponte delle Guglie. Frittelle veneziane, alla crema e zabaione, tutte al prezzo di 1,30 euro. Tutte provate e gustate assai, garantisco.

Frittelle assortite © Luca Ferrari