lunedì 13 novembre 2023

Benvenuti alla Scuola Elementare Diedo

Bimbo percorre il cortile della Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari

Sono passati due mesi esatti da quando mio figlio ha cominciato la Scuola Elementare Diedo (Venezia). Il viaggio è appena all'inizio e ne siamo già tutti felicemente entusiasti.

di Luca Ferrari

Storia di scelte, emozioni e nuove esperienze nella vita dei più piccoli. Sono passati due mesi esatti da quando mio figlio ha varcato le porte della Scuola Elementare Diedo di Venezia. Due mesi da quel primo fatidico giorno, e già oggi la novità è diventata splendida quotidianità. Ma che cosa potrò mai sapere dopo soli due mesi di un lungo quinquennio? Molto, e citando le parole di una collega genitore: "so di aver fatto la scelta migliore per mio figlio". In soli due mesi le amicizie si sono già consolidate e ampliate. Dopo solo due mesi di scuola elementare, alla Diedo di Venezia, i piccoli saltano disinvolti da una materia all'altra, fanno i compiti due-tre volte la settimana senza mai dimenticare di stare bene e giocare. Buongiorno a tutti, sono un papà e questa è una sincera storia di vita, in diretta dalla scuola Elementare Diedo di Venezia.

"Quanto è stato difficile per me decidere la scuola primaria. Stomaco attorcigliato, pensieri nel cuore della notte, liste stilate di pro e di contro, puntualmente stracciate..." inizia così il ricordo di Elisa, mamma di un neo-alunno alla Diedo. Un racconto che molti di noi genitori potranno sicuramente condividere. Nell'ultimo anno di scuola materna infatti, anche io mi sono scervellato di continuo per capire cosa si sposasse meglio con l'anima di mio figlio. Sì, l'istruzione è fondamentale ma non bisogna mai dimenticare che ogni bambino/a ha la sua personalità, e per quanto una scuola si possa presentare al meglio, bisogna poi vedere se questa si potrà adattare o meno al suo essere. La scuola elementare Diedo è stata una delle nostre candidate fin da principio, nonostante non fosse la più vicina a casa, elemento questo che complicava la scelta. È una scuola cosiddetta a "MODULO", ossia con due rientri per pranzo a casa. Un elemento questo di ampio gradimento per il sottoscritto e mia moglie. E ma... Ma se non riuscissimo a conciliare scuola e lavoro? ... Molti suoi amici però sono nell'altra... Quanti dubbi, quanti pomeriggi passati a confrontarsi.

Il modulo, già. Due pomeriggi a casa con fine lezioni alle 12.30. Sebbene il mio lavoro sia principalmente da remoto ormai da più di 12 anni, qualche dubbio, com'è inevitabile, ce lo avevo anche io. Qualcosa però non lo avevo ancora messo a fuoco, a cominciare dal tempo in più che avrei trascorso insieme a mio figlio. Due pomeriggi liberi significa avere più tempo per stare insieme a lui, sebbene poi diviso tra amici e attività sportive. Sono otto ore in più comunque insieme, molto gradite a entrambi. Sono otto ore in meno sui banchi, cosa che in una fase di crescita e passaggio dalla scuola materna, ha la sua importanza. Più di una maestra di altre scuole e con esperienza in entrambe le modalità, mi ha detto: "col modulo avrete la possibilità di organizzarvi per far fare i compiti tra i bambini insieme, con grandissimo beneficio per la loro autonomia scolastica". Sono passati solo due mesi dall'inizio dell'avventura elementare ma l'impronta è già palpabile, e ormai ogni martedì-modulo si sprecano i vari: "tu da chi vai, tu a che ora vieni, etc.", il tutto in un mix di entusiasmo e condivisione sempre più crescente.

"Ricordo il momento preciso in cui sono entrata per la prima volta alla Diedo" racconta disponibile Elisa. "Il giardino enorme. L'altalena e lo scivolo. Gli alberi di melograno. Una volta all'interno dell'edificio poi, ho visto i colori, i libri, i disegni, le lavagne (classica e digitale, ndr). Il tutto mi sapeva di apprendimento, gioco e libertà. Ho visto più di una semplice scuola. Mai una parola pomposa del corpo docente. Solo la schietta verità su ciò che avrebbero potuto offrire ai nostri figli. Ho avuto la sensazione immediata di una classe vissuta dai bambini e VIVA. Ho sentito di essere nel posto giusto, come se quello fosse il naturale proseguimento dell'esperienza avuta nei tre anni precedenti, che chiamarli meravigliosi è dire poco. Ricorderò sempre ogni dettaglio della scuola materna, perché oltre ad aver accudito e visto sbocciare mio figlio, quella scuola ha fatto crescere anche me come mamma. Qualcosa che sono certa avverrà e proseguirà anche alla Diedo".

1° giorno alla Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari

Dalle parole ai fatti del recente presente. Mercoledì 13 settembre 2023, primo giorno di scuola. Il tempo di entrare ed ecco i nuovi arrivati chiamati uno per uno dalla maestra con gli alunni di 5° elementare a prenderli per mano, accompagnandoli fino in classe, "quasi a voler passare il testimone e ad accoglierli in quella che sarà la loro casa per i prossimi cinque anni", aggiunge la sopracitata mamma. In classe poi, uno striscione di benvenuto. Tutti molto sereni i piccini. Nel mondo adulto, qualcuno inevitabilmente più provato emotivamente. Dopo tre anni di fantastica scuola materna, adesso d'improvviso lo vedo lì, seduto su di un banco "da grande". Ve lo garantisco, fa impressione. Forse non ero ancora pronto, ma ci vorrà poco per superarlo. Lo sguardo della nuova 1° elementare e il clima accogliente del corpo docente è quanto di più speciale e autentico avrei mai potuto desiderare per l'inizio di questa nuova porzione della vita di mio figlio. Una scuola che lo ha visto entrare bambino e lo vedrà uscire ragazzino, pronto per spiccare il volo verso l'adolescenza.

Venezia, lunedì 13 novembre. Sono le 7.50 del mattino. Nel momento stesso in cui l'articolo è stato pubblicato online, mio figlio è appena uscito di casa insieme alla sua mamma. Come sempre li saluto dalla finestra. Camminano spensierati verso la scuola elementare Diedo. Mi sembra di vederli, e in parte è un po' così. Una decina di minuti di camminata e non appena avranno raggiunto la fondamenta Moro (in realtà già da ponte San Marziale), partiranno le corse per raggiungere gli amici e amiche fuori dal portone. Qualche ciaccoea (chiacchiera), qualche gioco esagitato, specie dei maschietti, e la porta si apre. A noi genitori dei più piccoli è concesso il privilegio di accompagnarli fino a ridosso del complesso scolastico, attraversando tutto l'ampio e verde giardino, in attesa che la maestra della prima ora se li porti via.

“Il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla primaria è importante. È un grande salto” conclude Elisa, “Cambia il modo di vivere la scuola. Cambiano certe regole, certe dinamiche. Si lavora parecchio e si gioca un po' meno, ma quando affronti questo passo in una scuola come la Diedo, sai che lo affronterai in un ambiente sereno e felice, ed è fondamentale, almeno per me. Sono pur sempre ancora bambini. So di aver affidato la mia creatura a delle persone speciali per i prossimi cinque anni". Ricordo la prima volta che ho compreso che mio figlio avrebbe cominciato ad avere libri e quaderni, anticamera di una realtà che anche solo un anno fa mi sembrava inimmaginabile e lontanissima. Lo ammetto, mi ha fatto impressione e se non mi fossi controllato all'ultimo, qualche lacrima mi avrebbe solcato il viso (lo ha fatto comunque, ndr). Adesso invece è tutto reale ma non potrei che essere più felice nel vedere lui, e tutta la sua classe, così scatenata ed entusiasta ogni nuovo giorno di scuola.

La scuola elementare è ormai cominciata. Per finirla mancano "solamente" poco più di 55 mesi. Lo vedete lo spazio bianco alla fine di quest'ultimo paragrafo e prima della gallery fotografica? No, non è uno sbaglio né un errore di format. Tutto voluto. Le ultime righe le scriverò e pubblicherò online venerdì 2 giugno 2028. Sì, tra quasi cinque anni, ossia quando l'esperienza alla scuola elementare Diedo sarà in dirittura di arrivo. Lo riempirò con tutte le emozioni e i pensieri che starò provando. Se vorrà, scriverò anche qualche ricordo di mio figlio stesso. Lo riempirò, ne sono certo, confermando tutto quello che ho sentito e scritto dopo questi primi due mesi. Adesso mi rivolgo a voi, colleghi genitori con cui condivideremo cinque anni. Se in questo lungo periodo vorrete commentare questo articolo o ancora meglio, lasciare nel corso degli anni i vostri ricordi nello spazio "posta un commento", renderete un semplice articolo qualcosa di molto più profondo. Un diario pulsante di vita. Un libro aperto di storia umana che accomuna tutti noi e chiunque ha frequentato e verrà a frequentare la scuola Elementare Diedo. 

Venezia, 2 giugno 2028 (continua)... 







ingresso alla Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
1° giorno alla Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
Il futuro della Diedo è qui, adesso  © Luca Ferrari
Gli spazi verdi della Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
Gli spazi verdi della Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
La Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
Primi compiti alla Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari
Disegni alla Scuola Elementare Diedo (Venezia) © Luca Ferrari