lunedì 6 luglio 2020

Sognando l'Isola del Principe Edoardo

Il Greenwich Park (Prince Edward Island, Canada) © Luca Ferrari
Correre è libertà. Correre è sognare. Correre è connettersi con il proprio cuore. Dall'isola del Principe Edoardo alla natia Venezia, correndo deciso verso il ritorno in Canada.

di Luca Ferrari

E alfine giunsi sull'isola del Principe Edoardo, tappa finale di un viaggio-reportage iniziato più di mille km prima, a Montreal, nel Quebec. Vuoi per la meraviglia provata nell'errare dall'ovest verso est, vuoi per le immense e sconfinate strade da percorrere, viaggiare in Canada sembra non finire mai. E tutto questo è accaduto mentre ero del tutto ignaro di un destino mai lontanamente immaginato nella mia personale affinità d'anima. Un viaggio che mi ha portato a scoprire la Prince Edward Island (PEI), tra lo splendore della costa rocciosa dell'Argyle Shore Provincial Park dirimpetto lo Stretto di Northumberland, la poesia di Green Gable a Cavendish e la libertà del correre sulla sabbia nel Greenwich Dunes National Park, sul Golfo atlantico di San Lorenzo.

Dallo stato della Nuova Scozia un gigantesco ferryboat mi ha condotto sull'isola del Principe Edoardo e a bordo, a me come a tutti gli altri passeggeri, hanno offerto un piatto di cozze. Quelle che a Venezia si chiamiamo peoci, conditi col burro però. Sono sbarcato sull'isola del Principe Edoardo e mi sono subito fermato perché non avevo pagato e nessuno me lo aveva chiesto. Allora scoprii che si apre il portafogli quando si abbandona l'isola (su strada o mezzo acqueo). Ho guidato, camminato e ho esplorato l'isola del Principe Edoardo. Ho fatto shopping locale e ho mangiato parecchie aragoste sulla Prince Edward Island. Ho parlato con tanti autoctoni, più cordiali che non si può, scoprendo infine che ci si può sposare nei posti più incredibili, degni di una fiaba.

Ho iniziato a esplorare l'isola fermandomi a Charlottetown, detta anche Canada's birthplace poiché è qui che furono gettate le fondamenta della costituzione della Nazione, e di cui un emblematico monumento, la "coppia dei Grey", si trova di fronte all'imponente basilica di St. Dunstan, nel cuore della città, a pochi minuti dallo storico City Hall in stile romanico. Trattasi di due dei padri della Confederazione raffigurati durante un'accesa conversazione: John Hamilton Gray, Primo Ministro della Prince Edward Island, e John Hamilton Gray, un politico originario del New Brunswick.

Il Canada lo avevo sempre sognato. Lo avevo sempre sentito affine e ora ero finalmente arrivato in uno spicchio di questa terra che mi stava sempre più seducendo. Come un buon presagio, l'avvistamento di una rara aquila dalla testa bianca lungo la strada mi ispirò-convinse che qualcosa di meraviglioso stava per accadere (ma questa è un'altra e personale storia, ndr). Il mio tour intanto continuava. A poco più di una mezz'oretta di macchina da Charlottetown, ecco il complesso di Green Gables a Cavendish per un incredibile viaggio alla scoperta del mondo Anna Shirley. Teatro naturale dove Lucy Maud Montgomery ambientò le (dis)avventure di quella che sarebbe diventata in Italia "Anna dai capelli rossi". Un mondo quasi incantato che mi ha spinto prima a vedere il cartone animato anni Ottanta, e poi innamorarmi della serie Chiamatemi Anna con protagonista la giovane Amybeth McNulty.

Mi sono fermato allora all'Argyle Shore Provincial Park, sentendomi parte di un'immensità ancestrale che nel vecchio continente ormai abbiamo perduto. Mi sono poi diretto al Greenwich Dunes National Park. Lì ho sentito qualcosa irrompere. Ho iniziato a correre senza meta. Ho corso con i piedi nell'acqua e qualche canzone a tema. Ho continuato a correre e mi è venuto spontaneo dipingere con le mani un cuore nel cielo prima, e sulla sabbia poi. Mi sono messo a correre perché è quello che faccio ormai da tempo immemore. E' giusto allora spiegare/raccontare che la corsa fa parte del mio essere giornalista.

Iniziai a correre quasi quindici anni fa di ritorno dal mio primo reportage internazionale in India. Sofferente da anni, ero molto provato fisicamente ma non volevo certo arrendermi. Ero pronto a dare una svolta alla mia vita ma avevo bisogno di rafforzarmi se volevo continuare a girare per il mondo. Mi venne allora spontaneo iniziare a correre e mi piacque. Tanto, davvero tanto. Nel giro di pochi mesi correvo a ogni ora del giorno. Da allora ho corso ovunque ma è qui, sulla Prince Edward Island, in Canada, che ho sentito davvero il cuore pompare. È stato lì, che il mio cuore si è fermato per ricongiungersi con la mia anima in modo definitivo.

Venezia, 6 luglio 2020. Volevo correre. Stamane mi sono svegliato con una gran voglia di orizzonte. Lo sentivo già, e come sempre accade in questi stati mentali, non ho nemmeno avuto bisogno della sveglia. L'adrenalina aveva già invaso il mio cervello e poco prima delle sei del mattino ero già fuori. Sono partito dal sestiere di Cannaregio arrivando alla fine delle Fondamenta Nove per poi tornare indietro lungo la Strada Nova, attraversando in sequenza i ponti delle Guglie e dei Tre Archi, arrivando così in Baia del Re e lì è successo. La canzone Dreamer dei Lakelands, direttamente dalla colonna sonora della sopracitata serie "Chiamatemi Anna" ha preso possesso del mio smartphone per l'ultimo tratto in Fondamenta Sacca San Girolamo mentre un sole sempre più caldo scaldava la laguna.

I ricordi hanno cominciato a riaffiorare. Dirompenti. Autentici. Si, ero a Venezia eppure ho sentito l'isola del Principe Edoardo così vicina. Ho cominciato a rivedere quel viaggio. Ho iniziato allora a rallentare allungando il cammino prima di infilare la chiave nel cancello e immergermi nella morbida dolcezza dei pancake con sciroppo d'acero, la colazione per eccellenza del Canada. Ho immaginato il giorno in cui ritornerò sulla Prince Edward Island, sentendomi già adesso emozionato. "Follow your heart/ When you're a dreamer you follow your heart" cantano i Lakelands in Dreamer. È esattamente ciò che ho fatto. È esattamente ciò che ho cominciato a fare il giorno che arrivai sulla Prince Edward Island. È esattamente ciò che continuerò a fare.


STORIA DI UN SOGNO COMINCIATO DA NOI  

Ancestrale dichiarazione
di volontà... Ammaraggio di giornate
in decisione
dentro il tempo ed estremità
ammutinate... Ho lasciato (s)correre
anche le parole che non capivo,
ho assistito allo spettacolo delle tue lacrime
più sincere
senza più demarcazioni
tra le radici dell'amore

… Sono arrivato fino a qui, perché
non dovrei volere ancora di più?
Vi state chiedendo perché
abbia le braccia spalancate?
Vi stavate davvero chiedendo
perché avessi le braccia attorno a lei?
Cosa c'è oltre l'azzurro
che riesci sempre più a scorgere?
Sento il mio respiro, sento
i nostri cuori... Questa è la storia di un sogno
vissuto mentre dovevo
ancora immaginarlo... Lo sai che ogni volta
che tengo gli occhi aperti
e guardo dentro il sole
rivedo tutto e solo questo?

Questa è la storia
di un sogno che non ho più smesso di fare
da quando
ho calcato quella terra insieme a te.

Questa è la storia di un sogno
che continuo
a raccontarmi... Questa
è una storia che non ha bisogno di Mary Poppins.

Ci sono le foreste. Ci sono le onde.
Ci sono i fari. Ci sono le stelle.
Ci sono le risposte. Ci sono le piante di fragole.

Io sto ancora correndo,
e tutto quello che mi  serve è dentro
e davanti a me
(Venezia, 6 Luglio 2020)


Prince Edward Island dreamin'

Running is freedom. Running is dreaming. Running is connecting with your heart. From Prince Edward Island to Venice, thrilled about “running” back to Canada.

by Luca Ferrari


Finally I came to Prince Edward Island, last stop of my Canadian journey, reportage that began more than thousand miles earlier, in Montreal, Quebec. Travelling in Canada seems like a never ending experience; wondering through the vast roads from the West to the East, gave me feelings of limitless roads to travel. This journey  led me to discover Prince Edward Island (PEI), marvelling before the splendor of the rocky coast of the Argyle Shore Provincial Park opposite to the Northumberland Strait and the poetry of Green Gable in Cavendish. I had my best run on the sand in Greenwich Dunes National Park, on the Atlantic Gulf of San Lorenzo, feeling free like never before.

A giant ferryboat took me from Nova Scotia state to Prince Edward Island. Onboard they offered all the passengers a dish of mussels which we call “peoci” in Venetian slang. The main difference between the one done in Canada compared to the one in Italy, is that Canadians use butter instead of olive oil in Italy. When I left the ferry, I immediately stopped because I realized I didn't pay any ticket. I later found out that you pay only when you leave the island (by car or by ship). I drove, walked and explored Prince Edward Island; I did some local shopping and ate several delicious lobsters. I'm enjoyed speaking to many locals, more cordial than you can imagine and I discovered that you can get married in the most incredible places, like in a fairy tale.

I started to explore the island stopping in Charlottetown, called Canada's birthplace because foundations of constitution of the Nation were laid here. Its landmark is located in front of the imposing basilica of St. Dunstan, in the heart of the city, just few minutes from the historic Romanesque City Hall. It's “The Pair of Gray”, representing the two founding fathers – John Hamilton Gray, Prime Minister of Prince Edward Island, and John Hamilton Gray, a politician originally from New Brunswick – , immortalized while arguing about politics.

I was at once captured by the scenery. Then, the rare sighting of a Bald Eagle along the way convinced me that something special was going to happen. Just over half an hour drive from Charlottetown, I stopped at the Green Gables in Cavendish, an incredible setup to discover the world of Anne Shirley. This was the natural setting where Lucy Maud Montgomery set the dis-adventures of Anne of the Green Gables, translated in Italian as "Anna dai capelli rossi.” This enchanted world led me to watch, for the first time, the homonym popular cartoon that was aired in the 80s; then I fell in love with the series “Anne with an E” starring the young Amybeth McNulty.

I stopped at Argyle Shore Provincial Park. I started to feel as one with the authentic ancestral immensity, then headed to Greenwich Dunes National Park. Once there I felt  the greatest rush and I started running barefoot in the water with the background of my favorite soundtrack/playlist. I continued to run. I stopped in the middle of nowhere. Only water, sky and sand. First I spontaneously painted a heart in the sky and later one again in the sand.

I’ve been running for a long time now; running is part of my being a journalist. I started running back in my first international reportage in India because I found I was too weak. I wanted to continue to travel around the world to do reportage so I started to straighten my body. I tried to run and I liked it. I really really liked it. I ran everywhere I travelled, but it is here on Prince Edward Island, that I really felt my heart pumping. Finally my heart and soul are one.

Back in Venice; July 6, 2020. I wanted to run. I woke up this morning “called by the horizon”. As it happens, I didn’t need an alarm and I wasn’t feeling tired. My mind was “set for the run”. The adrenaline had already invaded my brain. It only about 6 AM and I am already running; starting from Cannaregio district arriving at the end of the Fondamenta Nove and then back along the Strada Nova, crossing in sequence the bridges of Guglie and Tre Archi arriving in Baia del Re. And then it happened: The Lakelands’ song “Dreamer”, from the original soundtrack of “Anna with and E", took possession of my smartphone for the last stretch in Fondamenta Sacca San Girolamo while a hot sun was heating the lagoon.

Memories resurface; powerful, authentic. Though I was in Venice, Prince Edward Island felt so close to me. I started to review that journey in my mind. I slowed down before opening my home door and dive/embrace into the soft sweetness of pancakes with maple syrup, emblematic Canadian breakfast. I imagined the day I will return to Prince Edward Island, excited like never before. "Follow your heart / When you're a dreamer you follow your heart;" sang the Lakelands in Dreamer. That's exactly what I did the day I arrived on Prince Edward Island. This is exactly what I will carry on doing. 

Dreamer (Lakelands), dalla colonna sonora di "Chiamatemi Anna"

Le bandiere della Prince Edward Island e del Canada sventolano sul ferryboat © Luca Ferrari
Charlottetown (PEI) - la statua dei due John Hamilton Gray fronte basilica di St. Dustan © Luca Ferrari
Il complesso di Green Gables a Cavendish, sull'isola del Principe Edoardo © Luca Ferrari
Il museo di Green Gables a Cavendish, sull'isola del Principe Edoardo © Luca Ferrari
Il panorama mozzafiato dell'Argyle Shore Provincial Park sulla Prince Edward Island © Luca Ferrari
Argyle Shore Provincial Park: verde, mare e cielo sulla Prince Edward Island © Luca Ferrari
Il panorama familiare dell'Argyle Shore Provincial Park sulla Prince Edward Island © Luca Ferrari
L'ingresso nel Greenwich Dunes National Park sull'isola del Principe Edoardo © Luca Ferrari
L'ingresso nella spiaggia del Greenwich Dunes National Park sulla Prince Edward Island © Luca Ferrari
 Il mare del Greenwich Dunes National Park sull'isola del Principe Edoardo© Luca Ferrari
La laguna veneziana baciata dal sole su Fondamenta Sacca San Girolamo © Luca Ferrari
Jogging a Venezia, sognando di tornare sull'isola del Principe Edoardo (in Canada) © Luca Ferrari
Colazione alla canadese con caffè nero, pancake fatti in casa e sciroppo d'acero © Luca Ferrari
Un romantico sull'isola del Principe Edoardo, a Cavendish (Canada© Luca Ferrari

Nessun commento:

Posta un commento