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venerdì 8 gennaio 2021

Chester, la (mia) conquista d'Inghilterra

Il centro storico di Chester (Inghilterra - UK) © Luca Ferrari

Viaggio in Inghilterra per migliorare l'inglese nella multietnica e accogliente Chester. Un'esperienza fondamentale che segnò l'inizio della mia svolta lavorativa, e anche umana. 

di Luca Ferrari

Un percorso professionale arenato. Le inevitabili difficoltà nel cercare una nuova direzione in un mercato saturo e molto compromesso da internet. Poi, la decisione. Un mese all'estero in Inghilterra a migliorare l'inglese. Un'incursione totale Oltremanica quando ancora il Regno Unito faceva parte della Unione Europea. La scoperta di una realtà accogliente e incantevole, Chester, capoluogo della contea del Cheshire. Un periodo incredibile. E al ritorno? Tante lacrime, ma anche la ferma volontà di cambiare vita. Di lì a qualche mese sarebbe accaduto e da allora non ho praticamente più smesso di lavorare da remoto, l'odierno smart working. Quel viaggio a Chester fece la differenza nella mia vita e stava iniziando proprio dieci anni fa. Era l'8 gennaio 2011.

Facevo il giornalista da anni ormai. A dispetto di un numero spropositato di esperienze, inclusi reportage internazionali e umanitari (Bosnia, India), alla fine dei conti il saldo economico era a dir poco sconfortante. Ero stufo ma allo stesso tempo bloccato dalla mia passione per la scrittura e la voglia di non buttare via tutto quel che avevo fatto nel campo dei media. Forse ci voleva una pausa. Un qualcosa per ricalibrare le idee, rifiatare e imparare anche qualcosa. Da sempre amante della lingua inglese, pensai fosse arrivato il momento per migliorarlo in situ. Iniziai a fare un po' di ricerche e m'imbattei in una scuola davvero particolare, la English in Chester. I corsi duravano per il tempo desiderato, iniziando quando si desiderasse. Un'opportunità che non mi feci sfuggire.

Fu così che l'8 gennaio 2011 salii a bordo dell'ultimo volo giornaliero della Easyjet da Venezia a Londra, dove sostai una notte, per poi proseguire l'indomani col treno dalla stazione di Central Euston fino a Chester. Nella City c'ero stato altre volte in gioventù e lo ammetto, non mi aveva mai conquistato. Alloggiato nei pressi di Walworth, quartiere dove nacque Charlie Chaplin, l'indomani fui felice di rimettermi in viaggio, attraversare una bella fetta d'Inghilterra rurale e arrivare finalmente a destinazione. L'impatto non fu alla luce del sole, per cui non capii subito dove mi trovassi. Ciò che sapevo era che la mattina seguente mi sarei dovuto presentare e calarmi subito in una nuova realtà insieme a compagni di corso provenienti da ogni dove.

Alla faccia di tutte le parole di facciata che si copiano su curriculum o Linkedin che sia, non mi ritengo (e non sono) una persona che si adatta in un baleno però allo stesso tempo mi basta anche molto poco per sentirmi a mio agio, soprattutto quando sento un clima amichevole attorno a me. Tra i banchi della "English in Chester" è ciò che accadde praticamente subito. Non fu solo la materia a interessarmi, era l'esperienza di questa nuova vita a galvanizzarmi, condivisa oltre tutto con tanti nuovi amici. Mattina dopo mattina, sfruttando anche la mia venezianità nel camminare sempre e comunque, non prendevo mai l'autobus, godendomi una lunga passeggiata prima di arrivare a scuola, e così passando sempre per il centro storico e costeggiando l'imponente Cattedrale della Vergine Maria Purificata

Vivere una città non è come toccarla per una settimana o meno. Vai a fare la spesa. Guardi a sinistra prima di attraversare la strada (se sei in Inghilterra, ndr). Ti immergi nei sapori locali, cosa che in terra d'Albione personalmente apprezzo molto. Entri nella cultura e anche quello che a casa tua non faresti mai, qui assume nuovi contorni, come andare al pub a vedersi una partita di calcio del Liverpool, a Chester tifatissimo, contro i nemici londinesi del Chelsea. Non è questione (banale) dell'erba migliore del vicino, ma per una persona che vuole migliorare la propria lingua, farsi due ore di immersione tra la gente del posto, è quanto di più istruttivo ci possa essere. E pazienza se non ti piace la birra, c'è sempre il sidro con cui gozzovigliare in compagnia, una sorta di succo di mela frizzante così dannatamente British.   

Chester è una realtà abbastanza benestante, e a dispetto di zone più complicate nel Regno Unito dove non sempre una parlata straniera è ben vista, qui al contrario, grazie anche al costante flusso di studenti di ogni età e provenienti da tutto il mondo, la multiculturalità è di casa alla stregua di una Londra con la differenza, fondamentale per il sottoscritto, che la vita è molto meno frenetica. Nei secoli addietro l'Impero Romano arrivò fin quassù, e sono molte le tracce ammirabili a cominciare dalle mura, e potendo anche incontrare un Centurione che ti accompagna nelle visite. La voga all'inglese è un must per la comunità di Chester, potendo "approfittare" del fiume Dee che vi scorre placido e impetuoso. Il tutto ulteriormente impreziosito dal verde tutt'intorno con tanto di scoiattoli negli ampi parchi dove si può passeggiare spensierati.

Chester è situata in un punto molto strategico dell'Inghilterra, a metà strada tra Manchester e Liverpool. Non a caso per arrivarci, ciascuno dei due aeroporti va bene uguale. Se nei primi anni in cui venni a Chester c'era il volo diretto Ryanair da Treviso alla città dei Fab Four che ha intitolato proprio a John Lennon la sua aerostazione, in seguito è stato soppresso, e per ritornare nel Cheshire ho ripiegato sulla tratta Venezia-Manchester, nel complesso più comoda poiché dalla capitale del Brit Pop anni Novanta, c'è il collegamento diretto su rotaia che porta direttamente a Chester. E proprio durante il mio lungo soggiorno di dieci anni fa, una domenica saltai in carrozza per andare alla scoperta della capitale del Merseyside

Le lezioni intano proseguono. Stringo legami in particolare con una simpatica ragazza sudcoreana, una canadese, alcuni ragazzi francesi e una coppia colombiana, che in seguito avrò anche il piacere di ospitare a Venezia. English in Chester non si limita a creare un percorso personalizzato per le proprie esigenze, ma organizza anche uscite collettive per cementare i vincoli tra i vari compagni di classe (che cambiano a seconda delle materie), facendo loro conoscere le città e i dintorni. E così, una domenica mattina, eccomi a bordo di un autobus con studenti da ogni dove, destinazione il Lake District, una delle zone più amate dai sudditi di Sua Maestà. Ancora oggi, quando rivedo il film Miss Potter, storia vera della scrittrice Beatrix Potter (Renèe Zellweger), e ambientato anche nel Lake District, rivedo quel viaggio e quei volti.

Da grande amante della scrittura e del camminare in solitaria, non ci metto molto a trovare qualche angolino dove ritagliarmi momenti di ispirata solitudine. Cresciuto nella cultura del Central Perk della sitcom Friends, una cui copia del locale newyorkese si trova anche a Chester, trovo nel Caffè Nero, lungo la centralissima Eastgate Street, un luogo ideale per scrivere appunti e poesie, pratica questache porto avanti ininterrotta dal lontanissimo 1994. Insieme a una grossa tazza di cappuccino, qualche dolcezza "cioccolatosa" e il mio inseparabile laptop, intingo parole direttamente dalla strada. Alcune di quelle poesie chiuderanno il libro edito Latitudini V - Parole in viaggio (2011, Granviale Editori). Nel calore della vita di Chester, riprendo anche l'antica pratica dello scrivere lettere a mano.

La vita prosegue. Chester mi entra sempre più dentro. Una città a misura d'uomo. Il supermercato Tesco in centro, sempre molto ospitale, mi introduce ai sapori inglesi: dalle apple pie e lo sciroppo d'acero per i pancake già pronti per colazione al burro Country Life grandiosamente pubblicizzato da Mr Johnny Rotten (Sex Pistols), passando per i dolci salati con mele e maiale. Quando posso, vado a mangiare fuori prediligendo sempre l'autoctono fish & chips o hamburger con contorni caserecci come la crema di piselli, come nel rustico Telford Warehouse, lungo il fiume Dee, o il The Brewery Tap, anch'esso molto caratteristico. Già passato durante un reportage all'Estate Farm nella vicina Hawarden in Galles, la permanenza a Chester mi ha ridato la possibilità di immergermi in un clima agreste degno delle fiabe di folletti.

I giorni passano felici, poi arriva l'ultima lezione. La data sul biglietto aereo del ritorno, da Londra, è ormai imminente. Complice l'orario del volo, opto per passare la mia ultima notte nella capitale inglese. Un errore madornale. La metropoli mi stordisce in un nanosecondo. Mi ritrovo così a camminare sul Tower Bridge triste e preoccupato. Non potevo saperlo, ma nel giro di qualche anno sarei tornato su quello stesso percorso in tutt'altro umore, in amichevole compagnia e finalmente sedotto dalla City. Il presente però è diverso e molto sofferto. Solita angoscia da decollo e rieccomi in Italia. Atterro quasi sbattendo a terra tale è la massa di nebbia che sta avvolgendo Venezia, scoprendo in seguito che il mio volo è stato l'ultimo ad aver avuto l'autorizzazione all'atterraggio. 

Sono di nuovo a Venezia, non mi sembra vero, ma qualcosa è cambiato e lo percepisco subito. L'insofferenza per la mia stantia situazione lavorativa monta ogni giorno di più. Nel frattempo il mondo della comunicazione sta cambiando, SEO e i social media si fanno sempre più strada e inizio a interessarmi. Inizio a buttarmi fuori. Sempre di più. Rispondo ad annunci su annunci ma di fronte a me c'è solo un muro appiccicoso di squalificante italianità. Collaboro, sbagliando, anche gratuitamente pur di aumentare l'esperienza. Vacillo, di brutto, ma non crollo. Poi qualcosa accade: ricevo una risposta vera. Professionale. Mi chiedono due articoli tecnici di prova, che mi sarebbero stati retribuiti a prescindere dall'assunzione. La mia interlocutrice era italiana ma l'azienda estera. Passai il test. Di lì a qualche giorno iniziai quella che sarebbe diventata un'esperienza di 22 mesi consecutivi di lavoro da remoto (smart working) full time, dal lunedì al venerdì, sempre in collegamento via Skype

Mi sveglio la mattina. Accendo il computer e alle 7.30 del mattino sono già operativo, alle volte con ancora il cappuccino sul tavolo e il pigiama indosso. Ogni giorno mi vengono dati gli argomenti e le mie dita, già svezzare dalla cronaca e in perfetta sincronia con velocità di analisi e creatività, iniziano a fare il proprio dovere, finalmente e degnamente retribuito. Ogni giorno interagisco con tre persone. C'è sempre rispetto e professionalità. Un giorno la mia capa mi riprende perché il 5 del mese non ho ancora ricevuto lo stipendio e avrei dovuto subito avvisarla. In un'altra occasione, in cui le chiesi di fare 9 ore invece di 8, mi risponde di no poiché non voleva che lavorassi stanco, visto che 8 erano più che sufficienti.

A parte qualche piccola pausa, da allora (10 anni) non ho più smesso di cimentarmi con lo smart working, diversificando non poco le attività e lavorando anche sul fronte della ricettività online, traduzioni dall'inglese all'italiano e in ultima con i social media, di cui mi sono appassionato, studiando e frequentando corsi professionali. Non so cosa mi riserveranno i prossimi dieci anni ed è probabile che molto cambierà ancora ma di sicuro qualcosa non muterà nella mia mente. La certezza che se non avessi deciso di andare in Inghilterra, a Chester, non mi sarei mai sbloccato. Dieci anni fa partii per la Gran Bretagna con poche idee e una forza incrollabile nella ricerca di un futuro migliore. La strada è stata lunga e lo sarà ancora ma qualcosa è accaduto, e dieci anni dopo sono ancora qui a ricordarlo con orgoglio e soprattutto, tanta felicità.

Chester (Inghilterra - UK), la vita quotidiana © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK) © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), un canale del fiume Dee © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), un canale collegato al fiume Dee © Luca Ferrari
Il biglietto del treno Chester-Liverpool © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), l'ingresso al supermercato Tesco © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), la pratica dello squash © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), un autobus locale © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), il Caffè Nero © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), campi da tennis gratuiti © Luca Ferrari

Chester (Inghilterra - UK), il pub The Brewey Tap © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), una grassa porzione di fish and chips © Luca Ferrari
L'ingresso all'Estate Farm di Hawarden (Galles) © Luca Ferrari
Il magnifico scenario del Lake District (Inghilterra - UK) © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), davanti allo store ufficiale del Liverpool FC © Luca Ferrari
Chester (Inghilterra - UK), davanti allo store ufficiale del Liverpool FC © Luca Ferrari

mercoledì 13 maggio 2020

Galles, il cuore agreste del Regno Unito

Corwen (Galles), la placida Rug Chapel © Luca Ferrari
Viaggio nel nord-ovest britannico. Dalle le atmosfere agresti di Hawarden al fascino delle ferrovie d’epoca di Llangollen, passando per la quiete cittadina di Corwen.

di Luca Ferrari

Il fumo caldo del treno d’epoca di Llangollen. L’atmosfera Halloweeniana nella campagna di Hawarden. Lo sguardo ferreo e ribelle dell’ultimo autoctono principe di Galles, Owain Glyndwr. Il silenzio agreste poco fuori Corwen, nel Denbigshire, assaporando la spiritualità quasi monastica della Rug Chapel. Sono da poche ore nell’ovest britannico, e vorrei che questo viaggio, vissuto insieme a Il Reporter - raccontare oltre confine, non dovesse finire mai.

Con una guida sotto mano le strade del Galles sono alla portata di mano, anche se noto una certa difficoltà nel leggere i cartelli, molto spesso coperti dalla fitta vegetazione. Sbarcato all’aeroporto John Lennon di Liverpool, indicazioni e piantina non coincidono, e finisce che attraverso tutta la città dei Beatles, per poi trovare la direttrice (Manchester) per il nord-ovest della piccola nazione britannica.

Miglio dopo miglio, il panorama si fa sempre più verde. Ad Hawarden, nel Flintshire, l’atmosfera è già rurale. Una breve sosta alla all’Estate Farm Shop mi dà la possibilità di scoprire un mondo coltivato a zucche e mele, con la vendita di prodotti naturali, mentre poco dietro la fattoria, pecore, pollame e maiali, razzolano e grufolano beati, protetti dalla presenza di un imponente castello nel vicino panorama.

Riprendo l’autoveicolo dove ammetto, la guida col volante a destra si rivela più semplice del previsto, direzione Llangollen (nome che viene dal suo fondatore, il monaco Collen, vissuto nel VII secolo), piccola cittadina del nord-est, nel Denbigshire, attraversata dal fiume Dee e sorta sul bordo delle Berwyn mountains, ma celebre soprattutto per il treno d’epoca che parte dalla stazione. Un Orient Express in miniatura tra boschi e pascoli ovini.

Un breve tour per la città, con tappa davanti ai due adiacenti monumenti per i caduti dei due conflitti mondiali, mi conduce al museo di storia cittadina. Un tuffo nel passato tra foto in bianco e nero delle vecchie locomotive, interessanti ed esplicative schede sugli edifici religiosi della città e nei dintorni, reperti geologici, e perfino un vecchio arcolaio.

Abbandonato Llangollen, continuo sulla strada statale. Sempre più verso ovest, fino ad assaporare l’aria di Corwen, ad appena undici miglia dall’altra cittadina. A troneggiare, la statua in ferro dell’ultimo discendente della casa reale dei Powys, Owain Glyndwr (1359 – 1416), nonché l’ultimo nativo gallese a ricoprire il ruolo di Principe del Galles.

La spada rivolta verso il cielo. La visiera dell’elmo aperta. Uomo e cavallo, entrambi con la bocca aperta. È un grido di rivolta. Fu Owain a guidare alla carica il proprio popolo contro il potere inglese di Enrico IV prima, ed Enrico V poi. Fu questa l’ultima volta che il Galles si ribellò contro la Corona Britannica. A guardarlo troppo, si ha come l’impressione che potrebbe tornare in vita da un momento all’altro una nuova carica.

Imbocco ancora la strada fino a raggiungere, poco fuori Corwen, prima la Llangar Church, e poi la Rug Chapel, quest’ultima costruita nel 1637 dal Colonnello William Salusbury (1580-1660). Il poco traffico gallese è ancora più evanescente in questa zona, tutta alberata. Apro lentamente il cancelletto e le mie scarpe paiono quasi affondare tanto è soffice l’erba. Poi è silenzio. La piccola cappella in pietra con la campana in cima domina il contenuto quadro floreale. Il resto, è quiete di campagna gallese.

Galles, la cittadina di Llangollen © Luca Ferrari
Galles, la cittadina di Llangollen © Luca Ferrari
Galles, il museo di Llangollen © Luca Ferrari
Galles, il museo di Llangollen © Luca Ferrari
Galles, il treno d'epoca di Llangollen © Luca Ferrari
Galles, il treno d'epoca di Llangollen © Luca Ferrari
Corwen, la statua equestre di Owain Glyndwr © Luca Ferrari
Corwen (Galles), attorno alla Rug Chapel © Luca Ferrari
Corwen (Galles), il panorama rurale-ovino attorno la Rug Chapel © Luca Ferrari

mercoledì 19 febbraio 2014

Le recensioni viaggianti per TripAdvisor

La meravigliosa colazione dell'Agritur Melango a Castelfondo (Tn) © Luca Ferrari
Dai sapori italiani alla cucina etnica e i locali in giro per il mondo, ma non solo. Il magazine The Way of the Miles scrive sul portale web TripAdvisor.

di Luca Ferrari

Prima il titolo di mero contributor, poi contributor espertorecensore, recensore esperto e ora il massimo titolo di Recensore Super. Il magazine online The Way of the Miles - Diari di passi, Storie di viaggi, Reportage di una vita prosegue nella stesura delle recensioni su TripAdvisor, il celebre portale web di viaggi. Iniziata l’avventura con i sapori del Chianti, la strada è continuata con alcuni locali veneti per poi attraversare la Manica e sbarcare in Inghilterra, a Chester, e in Galles, proseguendo via via il cammino oltre oceano fino al più recente sbarco in Canada, terra di rara bellezza e cordialità, dove ho potuto gustare (e recensire) ottimi pancake.

La qualità delle immagini mandate ha fatto si che TripAdvisor scegliesse la foto delle frittelle della Pasticceria di Tonolo come simbolo della suddetta realtà dolciaria così come del ristorante di cucina romana Al Girasole. Proseguendo il viaggio delle recensioni, una gustosa puntatina a Creta, quindi il ritorno nell’antica Repubblica Marinara di Venezia, ancora Galles e per la prima volta una realtà diversa dalle recensioni tradizionali: la stazione di Ancona, ingiustamente criticata, e restando nel capoluogo marchigiano, qualche doverosa parola sul Monumento ai Caduti.

Ancora un po' di Serenissima tra locali e campi, quindi qualche escursione nelle vicine montagne Dolomiti, pe poi dirigersi sparati verso il Sud Italia, destinazione Schiavonea (Cs), frazione di Corigliano Calabro per una passeggiata sul Lungomare di Doorsiana memoria. E dopo tanto Belpaese ci vuole un bel viaggio oltreoceano, in Oregon. Nella casa dei Goonies (il cult anni '80 scritto da Steven Spielberg), ad Astoria per gustarsi un ottimo fish-burger con insalata di gamberi. E per finire la giornata, una romantica passeggiata sulla spiaggia di Alki Beach, a Seattle.

E poi ancora, ancora e ancora mille di mille nuove destinazioni: Bosnia, Croazia, Toscana, Londra, etc. fino a varcare l'oceano (di nuovo) e partire alla scoperta di Cuba, dalle case particulares a l'Avana e il resto dell'isola tropicale.  E dopo una nuova tappa in Grecia, eccomi di nuovo alla scoperta del Canada, questa volta per vivere la magia della parte orientale tra le sconfinate province del Quebec, New Brunswick, Nuova Scozia e Prince Edward Island.  Scopri i viaggi di The Way of the Miles su TripAdvisor. Portami all'orizzonte...

Airlines - Compagnie aeree
Austria

Winklern, Haus Rupitsch - Placido relax austriaco


Bosnia

Mostar, Stari most - DON'T FORGET '93



Cuba

Croazia

Plitvice - Parco nazionale dei laghi - Simply the Green


Galles

Beaumaris, Beau's Tea rooms - Tea room in WonderBeauland
Chruch Bay, The Lobster Pot - Cento di queste sopraffine aragoste
Corwen, Rhug Estate - La fattoria del Bisonte-burger
Hawarden , Estate Farm Shop - Prendete ogni delizia o voi ch’entrate


Grecia

Chania (isola di Creta), Filoxenia hotel - La gentilezza regna sovrana
Chania (isola di Creta), Ta Chalkina - I have to see you again and again
Chania (isola di Creta), To Karnagio - Insalate greche forever
Sougia (isola di Creta), Polifimos - Soave odissea culinaria
Vai (isola di Creta), Methoi Vai - Vedi Vidi Vai
Vai (isola di Creta), Vai Beach - Portami all'orizzonte


Inghilterra

Chester, Carluccio's - Le tipiche dolcezze di Sua Maestà
Chester, Chester Zoo - Animal Planet
Chester, Istanbul BBQ - Sinfonia di morbido agnello turco
Chester, Sticky Walnut - Per qualche prelibatezza in più 
Chester, Telford's Warehouse - Stay Telford’s, stay savoury
Londra, British Museum - Meravigliato e inorridito
Londra, Ottolenghi - "Ottomilalenghi" (e sapori) sopra Londra
Londra, Premier Inn Islington - Angel of London
Londra, Saint Paul's Cathedral - La cattedrale simbolo d'amor


Italia

Ancona, Monumento ai Caduti - Al Passetto con la Storia e l'orizzonte
Ancona, Stazione ferroviaria di Ancona - Relax e sala d'aspetto en plein air

Braies (Bz) - Lago di Braies, Natura e Storia sulle acque di montagna

Brescello (Re), La Bottega - A tavola con Peppone e Don Camillo

Canazei (Tn), Rifugio Pian dei Fiacconi - Rifocillami di meraviglia montana

Castelfondo (Tn), Agritur Melango - La dimora del gusto e della gentilezza

Castellina Scalo (Si), Osteria Bottega dell'Abate - I sapori goderecci della Toscana

Cis (Tn), Agritur Due Valli - L'essenza della montagna che amo

Corigliano Calabro (Cs) - O' Baba Gran Bar Pasticceria - Zeppola delle mie brame

Curtarolo (Pd), Greenwich Pub - Stairway to Club Sandwich

Firenze, Ponte Vecchio - Avamposto per i sogni

Lido di Venezia (Ve), El Cason - Pizza, murazzi e mare
Lido di Venezia (Ve), Gelateria Bar Maleti - Un bar per tutte le stagioni
Lido di Venezia (Ve), Il Girasole - Er girasole dea laguna
Lido di Venezia (Ve), La Sfera -
Lido di Venezia (Ve), Le magiche voglie - Il dolce piacere del soffice gelato 
Lido di Venezia (Ve), Pachuka - La porta d'Oriente

Mignagola (Tv), Agriturismo Far Fiò - Un ghiotto menù d'oca

Monteriggioni (Si), Bottega dell'Abate - Smells like Tuscany
Monteriggioni (Si), il borgo di Monteriggioni - Fra le mura dell'orizzonte

Ora (Bz), Tschurtsch Keller - Storie altoatesine di sapori gustosi

Panzano in Chianti (Fi), Dario Doc  - Nel mezzo del famelico cammin di nostra vita
Panzano in Chianti (Fi), Chiesa di San Leolino - Devozione da pieve toscana

Pellestrina (Ve), isola di Pellestrina - Verace Key West adriatica
Pellestrina (Ve), Oasi di Ca' Roman - Laguna, dune e birdwatching

Rende (Cs) - Old Wild West - Il cordiale sapore del Dakota Burger

Roma - La fontana delle Tartarughe, La Magnifica fontana
Roma - Teatro di Marcello, Più di duemila anni dopo...

Schiavonea (Cs) - Lungomare, Calabrian Walk of Life

Selvapiana (Bl) - Rifugio Lunelli, Pace montana, storia e muggiti

Sesto (Bz) - Alpe di Nemes, Le caprette ti fanno ciao

Treviso - HelmutHamburger giganti, cordialità e cultura

Venezia, Ae Oche S. Lucia (pizzeria) – In the land of pizza
Venezia, Al Timon, Esserci o non esserci Al Timon? Esserci!
Venezia, Alla Vedova, Un'appetitosa vedova
Venezia, Birreria Zanon - Ottime tartine, atmosfera vivace
Venezia, Campo S. Barnaba - Dai ciak di Spielberg alla cultura veneziana
Venezia, Canal Grande - La quotidianità della magia
Venezia, Cannaregio - Sweet Home Cannaregio
Venezia, Capatoast - Maremma gustosa, che toast!
Venezia, Dal Mas (pasticceria) - Sublime qualità ma anche le dimensioni contano
Venezia, Dolce Vita (pasticceria) - Gli STREPITOSI krapfen con crema chantilly
Venezia, Frary's (ristorante greco-arabo) - Mai convinto e prezzi medio-alti
Venezia, Ganesh Ji (ristorante indiano) - Dal dedalo all'india
Venezia, Gam Gam - La ballata della cucina kosher
Venezia, Ghetto ebraico - Storia, cultura e sapori
Venezia, Iguana (ristorante messicano) - Di gusto in tacos, nachos, chili e burritos
Venezia, La Zucca (ristorante) - Cronaca di una fiaba culinaria
Venezia, Mezzopieno (bacaro) - Bacco, cicchetti e relax d'anima
Venezia, Mercato di Ri' Alto - La magica alchimia del mercato di Ri’ Alto
Venezia, Neapolis Kebab Venice - Il mio kebabbaro di fiducia
Venezia, Old Wild West - Famelico colpo di fulmine
Venezia, Orient Experience - Il succulento Oriente nel piatto
Venezia, Ponte di Ri' Alto - Da lassù c'è sempre una nuova Venezia
Venezia, isola di San GiorgioAvamposto di purissima poesia
Venezia, Tonolo (pasticceria) - Le migliori frittelle di Venezia
Venezia, Torrefazione Cannaregio - I chicchi della passione
Venezia, Trattoria Dala Marisa - La cucina della porta accanto


Slovenia

Bled, Pensione Lukanc - Into the tender White


Stati Uniti
...continua


Londra, l'ingresso del British Museum © Luca Ferrari
Corigliano Calabro, una zeppola di San Giuseppe da O' Baba Pasticceria © Luca Ferrari
l'Avana (Cuba), il lungomare El Malecon © Luca Ferrari
Sougia (Creta), ristorante Polifimos - maialino aromatizzato © Luca Ferrari
Seattle (Wa, USA) - la spiaggia di Alki Beach  © Luca Ferrari

venerdì 7 giugno 2013

Galles, dolce agreste Hawarden Farm Shop

Galles, l'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
La prima volta fu come reporter di viaggi, le (tante) successive per piacere. Viaggio in Galles, nella bucolica Hawarden Estate Farm Shop.


Atmosfera da fiabe, gote rosse e caminetto. Incespicano i venti, si soffermano i raggi del sole. Pertugi d'acqua dolce senza il neon dell'ignoto. Un sentiero si fa esigenza. Un sogno si fa deposito nella Madre Terra. Un sorriso si dilunga nel verde del Galles, a poca distanza da Chester (Inghilterra). Tra i sapori e la natura dell'Hawarden Estate Farm Shop.

Era l'8 ottobre 2010, aeroporto Bergamo Orio al Serio. Dopo un fantastico siparietto di turisti pronti per ricongiungersi con un tale Ciccio Formaggio nella città nei Fab Four, sbarco all’aeroporto John Lennon nella contea del Merseyside. Indicazioni e piantina s’incespicano tra di loro e così, invece di prendere la strada dell’Ovest mi ritrovo ad attraversare l’intera Liverpool per poi ritrovare la direttrice (Manchester) per il Galles.

Con una pratica guida cartacea sotto mano, mi sento il padrone delle strade della piccola nazione britannica. Riscontro comunque una certa difficoltà nel leggere i cartelli, molto spesso coperti dalla fitta vegetazione. Miglio dopo miglio il panorama si fa sempre più verde. Ad Hawarden, nel Flintshire, domina l’atmosfera rurale. La mia prima meta è l’Estate Farm Shop

C’era aria di Halloween allora. Tutto improntato sulle zucche. Scopro un mondo coltivato a zucche e mele con la vendita di prodotti naturali, mentre poco dietro la fattoria, pecore, pollame e maiali razzolano e grufolano per la gioia dei bambini. I fiori di zucca tinteggiano di giallo il panorama. Sullo sfondo, un castello racconta di epiche memorie.

Now I start again. Here. Hawarden, here I go...

Oggi è un altro giorno. Un altro anno. Un altro clima. Un caldo sole estivo splende nel cielo gallese. Gl'ingredienti ideali per godersi l'atmosfera all'aria aperta dell'Hawarden EstateFarm Shop. L'erba verde domina lo spazio. Placidi grugniti si rincorrono nello spazio recintato spaparanzati al sole. Una placida passeggiata tutt'intorno fino al New Hawarden Castle e poi l'ingresso nella fattoria.

Sarà il clima, saranno i maiali, sarà l'atmosfera rurale britannica o saranno i bambini che corrono lì fuori ma la mia memoria viene dolcemente condotta alle immagini divertente videoclip Stop (1998) delle Spice Girls, dove le cinque ragazze ballavano e cantavano in una placida cittadina di provincia tra giochi di un tempo e passeggiate in pony.

Rientro nella realtà, e nella Farm. Basta un passo e subito vengo invaso dai sapori più disparati, dolci e salati. Qualche acquisto rivolto in particolare a gustose marmellate di verdura, ideali per irrobustire un piatto d'insalata o spalmarle a fianco di carni, e poi mi siedo leggiadro lì fuori. Su comode panche di legno con tavolini, facendosi cucinare alla piastra un semplice quanto essenziale cheesebuger.

E se poi si volesse chiudere in bellezza, spazio anche al caffè con i tipidi dolci della tradizione britannica.

C'è tutta l'atmosfera British agreste nel video "Stop" delle Spice Girls

Galles, i dintorni dell'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, si cucina anche all'aperto all'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, maiali grufolano subito fuori l'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, l'ingresso all'Hawarden Estate Farm Shop ai tempi di Halloween © Luca Ferrari
Galles, i bambini all'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, le zucche coltivate dell'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, i fiori di zuccha coltivati all'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, meleti coltivati all'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, i dintorni subito fuori l'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, il New Hawarden Castle poco distante l'Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, i dintorni subito fuori l'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, il New Hawarden Castle poco distante l'Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, l'interno dell'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, un dolce british dell'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari
Galles, l'interno dell'Hawarden Estate Farm Shop © Luca Ferrari