venerdì 9 febbraio 2024

Kranjska Gora, dolce Slovenia alpina

Kranjska Gora, il lago Jasna © Luca Ferrari

Il cuore alpino della Slovenia più autentica è a Kranjska Gora. Neve, natura e tanta dolcezza. E pensare che tutto iniziò con un rocambolesco incontro con la polizia slovena...

di Luca Ferrari

Kranjska Gora, una meta che immaginavo come la classica cittadina di montagna votata al turismo di massa. Kranjska Gora, un nome sentito e per certi versi ritenuto, a torto, quasi irraggiungibile. Tutto l'esatto contrario! Da qualche anno i miei spostamenti invernali gravitano attorno a Kransjka Gora (Alta Carniola), in Slovenia, tappa fissa della Coppa del Mondo di sci alpino maschile e femminile. Un piccolo centro abitato a ridosso di incredibili piste adatte a tutte le età, e livelli. Poco distante, il placido insediamento di Podkoren e la vicina Mojstrana, dove se le temperature lo consentono, si può visitare il Regno di Ghiaccio, e dotata anch'essa di comprensorio sciistico. Quando penso al natale e alla neve, i miei pensieri e ricordi più dolci scivolano subito verso la Slovenia, a Kranjska Gora (806 m s.l.m.), nell'alta valle della Sava, alla quasi estremità nord-occidentale della Repubblica slava, a ridosso del Parco Nazionale del Tricorno (Triglav).

L'autostrada (finalmente) abbandonata al Tarvisio. I pochi tornanti superati. Il rettilineo "aperto" prima del confine italo-sloveno ed eccoci, manca davvero poco. Giusto il tempo di superare Rateče, passare davanti al trampolino di Planica, nell'omonima vallata, salutare il placido caseggiato di Podkoren (dove si possono trovare sistemazioni davvero incantevoli) ed eccoci a Kranjska Gora, rinomata meta sciistica che ha conservato tutta la sua naturale dolcezza, senza snaturarsi per il turismo, anzi obbligando il turismo ad adattarsi ai propri ritmi. Una meta che ho scoperto di recente, per curiosità. Assiduo frequentatore delle terme di Bled e i suoi placidi dintorni, su tutti il lago montano di Bohinj e il Dino Park per bambini a Lesce, un inverno decisi di abbandonare la classica via del ritorno per Lubiana (imperdibili i suoi mercatini natalizi, ndr) e farmi un giretto nella celebre Kranjska Gora, poco distante e raggiungibile sia in autostrada, sia sulla statale. Indimenticabile la prima volta che la visitai, quando ebbi un epico contatto con la polizia slovena lungo il cammino.

Solitamente poco avvezzo a guidare in autostrada, per un malaugurato intoppo fui io ad entrarci all'altezza di Lesce. Complice il battistrada un po' ghiacciato e l'ora non così calda (10 del mattino circa), tenevo la macchina attorno ai 70-80 km/h. Affiancato da una pattuglia per intimarmi di accelerare, questa è poi dovuta ricorrere "a un piccolo inseguimento" visto che oltre a non aver fatto ciò che mi dicevano, ho dedotto che i lampeggianti non fossero per il sottoscritto. Fermato e fatto registrare un valore di tasso alcolemico pari a 0.00 (alla faccia dei luoghi comuni sui veneti, ndr), ho spiegato con la massima e ingenua trasparenza il perché di quell'andatura, con l'ufficiale sempre molto gentile e paziente. Infine, dopo il suggerimento di lasciar guidare mia moglie in autostrada come io stesso avevo detto che solitamente facciamo, una volta rientrato verso la macchina, per la tensione mi sono tirato lo sportello sul naso e giù sangue, con le forze dell'ordine a sincerarsi che stessi bene. Le comiche! 

Quale che sia il periodo, a Kranjska Gora la domenica e nei festivi i supermercati sono chiusi, incluso il buonissimo panificio nella via principale. Riposarsi è un diritto di tutti. Turisti e locali dunque, devono organizzarsi come si faceva una volta anche in Italia. A disposizione, un supermercato della catena Mercator centrale e un altro poco distante. A pochi minuti di macchina, ma raggiungibile anche a piedi, c'è l'imponente lago Jasna (Jezero Jasna), formato da due laghi artificiali collegati tra loro alla confluenza dei torrenti Velika e Mala Pišnica. Se in estate è una rinomata meta pescosa, d'inverno richiama placide passeggiate, sorseggiando una cioccolata calda proprio davanti alle sponde lacustri e godendosi l'antico percolare di un piccolo mulino. Le montagne (Alpi Giulie) sono un'autentica meraviglia, riflettendosi sulle acque. Uno stambecco in bronzo guarda fiero il panorama. Opera dello scultore Stojan Batič, fu realizzato tra il 1986 e il 1988, collocato su di una roccia naturale.

Dalla parte opposta rispetto al lago Jasna, tra Podkoren e Ratece, non può mancare una visita alla Riserva Naturale di Zelenci, diventata area protetta dal 1992. Situata sul bordo settentrionale del Parco nazionale del Triglav, è circondata dai boschi del monte Vitranc e da quelli della catena montuosa delle Caravanche. Si può raggiungere il lago dopo una breve passeggiata a piedi, anche d'inverno. Occhio però, che non vi salti in mente di andarci in scarpe da ginnastica o simili. Il sentiero nasconde ghiaccio e la neve può essere molto soffice. Come potete notare direttamente nella gallery, a dispetto del panorama tutt'intorno, le acque del lago non sono gelate, e questo grazie a una temperatura costante attorno ai 6° (per dire, il lago Jasna nel medesimo periodo è tutto ghiacciato). Le acque del lago sono di colore verde, in sloveno: zelena. Da qui il nome Zelenci.

Per gli amanti del relax termale poi, a Kranjska Gora è possibile beneficiare di piscine nelle strutture di alcuni hotel, anche senza esserne clienti. Anche la cucina vuole la sua parte. Sul sito di promozione turistica di Kranjska gora c'è un'ampia sezione dedicata alla Gastronomia, a sua volta suddivisa per tipologia. Prediligendo la cucina tradizionale, vi consiglio di provare il ristorante Pri Martinu, al centro del paese. Non fatevi ingannare dall'esterno. I coperti sono tantissimi (ma veramente tanti). La cucina è ottima e i prezzi più che onesti. Proprio alla luce dell'ampia disponibilità, non è necessaria la prenotazione e ve lo dice uno che ci ha pranzato il giorno di natale! Qui, dopo le specialità locali, ho potuto chiudere tuffandomi nella sconfinata bontà del dolce tipico della Slovenia, la kremna rezina. A Mojstrana invece, merita una visita il Gostilna Psnak, più appartato. 

Al di là dell'indubbia bellezza naturale, urbana e culinaria, la gente viene a Kranjska Gora soprattutto per sciare. Un sistema di 18 piste, di cui 6 seggiovie e 13 ski-lift. Per i bambini alle prime armi, ampie possibilità anche di noleggiare slittini e utilizzare porzioni di piste (non esposte agli sciatori). Personalmente ho trovato ideale dedicarmi a questa pratica poco lontano da Podkoren. A fianco della pista da sci-slittino c'è un ampio parcheggio da cui si può comodamente raggiungere il centro abitato principale, camminando. Kranjska Gora è uno di quei luoghi che ho scoperto quasi per caso. Durante un natale un po' particolare, ha accolto mia moglie, nostro figlio e il sottoscritto, regalandoci dolcezza e relax. Oggi, quando vediamo i nomi di Kranjska Gora e Podkoren su di un cartello stradale, ci sentiamo a casa. Sereni, in discesa sparata verso i ricordi più dolci e pronti per un nuovo domani nel cammino più "familiarmente" nostro.

L'ingresso in Slovenia vicino a Ratece, a poca distanza da Kranjska Gora © Luca Ferrari
Kranjska Gora by night © Luca Ferrari
Kranjska Gora by night © Luca Ferrari
Kranjska Gora by night - i mercatini di Natale © Luca Ferrari
Kranjska Gora by night - i mercatini di Natale © Luca Ferrari
Kranjska Gora, pista da sci/slittino © Luca Ferrari
Kranjska Gora, comprensorio sciistico © Luca Ferrari
Kranjska Gora, comprensorio sciistico © Luca Ferrari
Kranjska Gora, comprensorio sciistico © Luca Ferrari
Kranjska Gora, una deliziosa porzione di kremna rezina © Luca Ferrari
Kranjska Gora, riserva naturale di Zelenci © Luca Ferrari
Kranjska Gora, i colori lacustri nella riserva naturale di Zelenci © Luca Ferrari
Kranjska Gora, l'ingresso a ridosso del lago Jasna © Luca Ferrari
Kranjska Gora, lago Jasna © Luca Ferrari
Kranjska Gora, lago Jasna © Luca Ferrari
Kranjska Gora, lago Jasna © Luca Ferrari
Kranjska Gora, lago Jasna © Luca Ferrari
Le luci serali a Podkoren© Luca Ferrari