lunedì 12 settembre 2022

Scuola materna, l'ispirazione del cuore

Lavori nella scuola veneziana Comparetti © Luca Ferrari
Ogni giorno mio figlio vive meravigliose esperienze umano-educative alla Scuola materna Comparetti di Venezia. Oggi è il suo presente... e se domani fosse il mio futuro? 

di Luca Ferrari

Una breve passeggiata lungo la fondamenta. Il monopattino lasciato davanti all'ingresso (insieme a moltissimi altri). I primi saluti. Il cambio di scarpine nell'armadietto. Uno sguardo al menù scritto a pennarello. Un bacio al sottoscritto o alla sua mamma prima di lasciarlo e via, può cominciare l'avventura! Per mio figlio inizia sempre così un nuovo giorno alla scuola dell'infanzia (materna) Comparetti di Venezia. Quest'anno sarà l'ultima volta. Nel tempo fin qua trascorso, ho avuto modo io stesso di imparare molto e sebbene ciò che faccio per vivere mi garbi parecchio, se dovessi pensare a una nuova avventura lavorativa, nulla come operare in una scuola materna, oggi mi renderebbe più felice e soddisfatto.

Negli ultimi due anni la scuola di mio figlio è stato il luogo che ho "bazzicato" di più, e non potrei esserNe più felice. In questo primo ciclo della sua vita ha incontrato compagne/i di classe davvero speciali e maestre con un'autentica passione per la loro crescita. A dispetto delle difficoltà e limitazioni imposte dalla crisi pandemica, sono comunque riusciti a svolgere moltissime attività e laboratori, anche fuori dalle mura scolastiche. Visite a musei, gita in fattoria didattica e varie escursioni in barca (a remi, e a motore), tra cui in occasione della festa di San Martino, conclusa con canti e schiamazzi di pentole, così come vuole la tradizione veneziana, per la casa di riposo di Cannaregio.

Tra un anno esatto mio figlio inizierà la scuola elementare, e come genitore non ho che un unico desiderio: trovare ciò che ha vissuto fino a ora, sotto ogni profilo. Così, mentre mi confronto ogni giorno con amici, papà e mamme nella mia stessa situazione, o che magari hanno appena iscritto i propri figli al 1° anno elementare, mi sono reso conto quanto sia stata importante questa scuola per lui. Certo, sta crescendo ma ci sono tanti modi di farlo, e non fu un caso che quando ci venne consegnato un video natalizio dopo appena pochi mesi, il piccolino lo volle/ce lo fece vedere di continuo, raccontando sempre chi fossero i suoi amici, i nomi di tutti, etc.

Nel panorama lavorativo italiano, faccio parte di quella schiera di anime che il buon Checco Zalone avrebbe chiamato "i condannati alla partita IVA" (Quo Vado?, 2015). In questi ultimi anni però, mi sono sentito un dolce privilegiato, anche se l'Italia è lontana anni luce dai diritti genitoriali della Finlandia della Premier Sanna Martin, il cui Governo ha di recente esteso il congedo parentale a 160 giorni (maschi inclusi). La scrittura è il mio mestiere. Dopo aver svolto una lunga ed esclusiva attività foto-giornalistica, ho iniziato a collaborare anche con aziende internazionali e ormai sono più di 10 anni che la mia principale attività consiste nello scrivere a distanza (social media inclusi). Ciò mi ha consentito di poter seguire mio figlio senza il minimo problema, lockdown incluso. 

Finito di "pigiare la tastiera", ogni giorno il mio quotidiano mi accompagna dentro a una scuola materna. Due anni dove io stesso ho incontrato persone speciali che mi hanno per certi versi ispirato a tal punto, che ho cominciato a pensare sempre di più alle figure che lavorano "lì dentro", e a quanto siano importanti nello sviluppo di queste creaturine che dai 3 ai 6 anni compiono progressi incredibili. "Lì dentro" passano quasi più tempo che in famiglia, e da lattanti diventano bambine/i con idee e sogni ben precisi. Ogni giorno che varco la soglia di quella scuola, mi chiedo se sarei capace di fare un simile mestiere. Ogni giorno che chiedo a mio figlio com'è andata e cos'ha fatto, immagino se anch'io sarei capace di passare le mie giornate a formare a queste piccolissime generazioni.

Oggi, 12 settembre 2022, il mio figlioletto inizia il suo ultimo anno alla Scuola Materna Comparetti di Venezia. La prossima estate sarà tempo di addii e qualche lacrima (mia di sicuro). Ci restano e ci resteranno di sicuro una miriade di ricordi, ma mentre lui guarderà inevitabilmente sempre più avanti, il "vecchio" si soffermerà un po' di più coi pensieri, chissà, magari gettando le basi per un nuovo futuro. E quando passerò dinnanzi a questo edificio, situato nel cuore dell'antico ghetto ebraico veneziano, sarà inevitabile ripensare a questi primi e incredibili anni. Un tempo unico che ho potuto vivere ogni giorno al suo fianco. Un tempo che non smetterò mai di raccontargli. Un tempo in cui il legame di un padre e un figlio è diventato qualcosa di sempre più profondo. Un tempo che ha ancora molt(issimo) da vivere e tramandare...

Venezia, si va a scuola (materna)... © Luca Ferrari
Monopattini parcheggiati davanti alla scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - lavori alla scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - lavori alla scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - l'ampio giardino della scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - merenda © Luca Ferrari

Venezia - in gita sul Canal Grande con la scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - in gita con la scuola Comparetti © Luca Ferrari