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venerdì 23 giugno 2023

Scuola Comparetti (Venezia), la felicità

I bambini della scuola dell'infanzia Comparetti di Venezia (sez. Cannaregio© Luca Ferrari

La Scuola dell'Infanzia Comparetti di Venezia è apprendimento, gioia e condivisione. Tre anni di ricordi speciali e intensi per mio figlio e noi genitori. Grazie!

di Luca Ferrari

Viaggio di vita e crescita. Viaggio nella vita e nella crescita. Se ripenso alla Scuola pubblica Comparetti di Venezia, penso a tre anni stupendi che mio figlio ha vissuto e ormai si sono conclusi. Se penso alla Scuola dell'Infanzia Comparetti di Venezia, penso a un luogo dove il mio figlioletto è cresciuto, ha conosciuto tante persone speciali (piccole e grandi) e ha imparato molto, innaffiando quotidianamente e con gioia le delicate radici della sua esistenza. Se penso alla Scuola pubblica Comparetti di Venezia, mi tornano subito in mente gli abbracci con mio figlio, sinceri e amorevoli, all'inizio e alla fine delle tante giornate lì vissute. Quando l'anno 2022-23 sarà definitivamente concluso e ripenserò alla Scuola dell'Infanzia Comparetti di Venezia, so già che non potrò trattenere qualche lacrima di sincera commozione (è appena accaduto anche ora, mentre sto scrivendo e rileggendo, ndr). Questo suo primo lungo viaggio è stato davvero meraviglioso ed è giunto ormai al termine.

L'inizio fu incerto. C'era ancora il covid e le occasioni del doposcuola, poche. Tutto cambiò col primo natale. Le maestre realizzarono un video fatto col cuore (lo si percepisce, ndr), che ancora oggi guardiamo e che ho sempre a disposizione su Google Drive. Un'immagine dopo l'altra, mio figlio iniziò a "farci conoscere" tutte le sue compagne e i suoi compagni di classe. I legami intanto continuavano a formarsi e anche se con le altre sezioni non ce n'erano contatti, l'alchimia all'interno del proprio cosmo diventò sempre maggiore. Così col tempo, finite le 8 ore giornaliere, ecco proseguire il divertimento in campo del Ghetto, nel vicino parco Savorgnan o anche in casa nostra, per qualunque amico/a volesse invitare. Ecco le merende pomeridiane condivise (sempre attesissime dalle fameliche creature), le corse matte (con le gambe e/o in monopattino) e i giochi di strada, anzi di campo, su tutti il campanon coi gessetti, ma anche le altalene, il nascondino, i tentativi di arrampicata su pozzi, alberi e infine, anche le feste di compleanno all'aperto.

Soprattutto nel primo anno, anche le scuole materne dovettero fare i conti con le limitazioni da pandemia, sperimentando la formazione a distanza (DAD), sebbene in maniera più delicata, con le maestre che leggevano loro le storie e li spronavano a disegnare, realizzare collage, etc. Proprio grazie all'impegno delle suddette e delle ausiliarie, in quel periodo si riuscì a rendere la vita scolastica meno ostica, organizzando poi nel corso degli anni, quando fu possibile, anche gite fuori sede: dalle fattorie didattiche ai musei, mentre all'interno delle aule immancabili feste di compleanno, natale, pasqua, San Martino & Halloween, etc. senza dimenticarsi della prima peculiarità di Venezia: l'acqua. In più di una occasione infatti, i canali regalarono esperienze davvero uniche. Un'avventura nell'avventura. A raccontarci questi momenti, la scuola stessa, sempre prodiga di moltissimo materiale fotografico che grazie alle varie capoclasse che si alternarono nel corso del triennio, ci fecero pervenire con puntualità nelle chat "Whatsappiane".

L'esperienza triennale alla scuola dell'infanzia Comparetti è stata scandita da moltissimi laboratori come quelli del segno, disegno con i segni del pregrafismo, caccia al tesoro, musica, inglese e molto, molto altro ancora. Capitolo a parte, la festa di fine 2° anno. Complice una congiunzione fatta dal (purtroppo) pensionamento di una delle due maestre, tre compleanni ravvicinati e il desiderio collettivo di regalare ai bambini/e un qualcosa di davvero speciale dopo le ben note limitazioni, ecco la gita sull'isola di Torcello, per un'intera giornata insieme ai genitori. I bimbi del 1° anno promossi a Draghetti, quelli del 2° anno a Fenici e infine, quelli del 3°, Diplomati, con la scuola elementare in arrivo. Complice il forte legame che si era instaurato tra secondo e terzo anno poi, gli ex compagni hanno continuato a frequentarsi anche quando si è cominciato a prendere strade diverse. Cosa che sono certo avverrà anche tra coloro che hanno iniziato dopo.

Il destino è sempre dietro l'angolo e in grado di sorprendere la vita stessa. A me è appena accaduto. Da quando iniziai le scorribande giornalistiche in giro per il mondo, ho cominciato a correre. Lo faccio perché mi piace ma senza alcun fine, e per Venezia è uno spettacolo. Ho percorsi definiti ma dipende anche dall'ora in cui attraverso la città lagunare. Adesso c'è una novità. Il caso ha voluto che nei giorni scorso, mentre sull'mp3 imperversava Alan Silvestri con la sua A Promise (The Avengers OST), stessi correndo proprio per l'antico ghetto ebraico davanti alla scuola Comparetti. Un segno che ho subito sentito dentro di me. La mia "promessa" è stata questa: continuare a crescere a mio figlio alimentando tutto ciò che la sua scuola materna gli ha trasmesso e ispirato... e a titolo personale, passarci davanti ogni volta che finirò una corsa, prima di tornare a casa da mia moglie e mio figlio.

Se ripenso alla Scuola Comparetti di Venezia, sento e sentirò sempre un grandissimo sentimento di felicità. 

Venezia, la Scuola Materna Comparetti (sez. Cannaregio) © Luca Ferrari
Venezia, la Scuola Materna Comparetti © Luca Ferrari
Venezia, la Scuola Materna Comparetti - armadietti © Luca Ferrari
Il giardino della scuola Comparetti © Luca Ferrari
L'intro del video del natale 2021 realizzato dalle maestre della scuola Comparetti
Lavoretti durante la didattica a distanza © Luca Ferrari
Venezia, campo del Ghetto pieno di famiglie © Luca Ferrari
Venezia, giochi dopo scuola © Luca Ferrari
Disegni e giochi al parco Savorgnan © Luca Ferrari
I giochi del parco Savorgnan © Luca Ferrari
Lavori alla Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari
Venezia, gita in laguna organizzata dalla Scuola Materna Comparetti © Luca Ferrari
Lavori alla Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari
Lavori alla Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari
Lavori alla Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari
Lavori alla Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari
Laboratori alla Scuola Materna Comparetti di Venezia
I menù appesi alla Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari
I monopattini all'ingresso della scuola Comparetti
La Scuola Materna Comparetti di Venezia © Luca Ferrari

lunedì 12 settembre 2022

Scuola materna, l'ispirazione del cuore

Lavori nella scuola veneziana Comparetti © Luca Ferrari
Ogni giorno mio figlio vive meravigliose esperienze umano-educative alla Scuola materna Comparetti di Venezia. Oggi è il suo presente... e se domani fosse il mio futuro? 

di Luca Ferrari

Una breve passeggiata lungo la fondamenta. Il monopattino lasciato davanti all'ingresso (insieme a moltissimi altri). I primi saluti. Il cambio di scarpine nell'armadietto. Uno sguardo al menù scritto a pennarello. Un bacio al sottoscritto o alla sua mamma prima di lasciarlo e via, può cominciare l'avventura! Per mio figlio inizia sempre così un nuovo giorno alla scuola dell'infanzia (materna) Comparetti di Venezia. Quest'anno sarà l'ultima volta. Nel tempo fin qua trascorso, ho avuto modo io stesso di imparare molto e sebbene ciò che faccio per vivere mi garbi parecchio, se dovessi pensare a una nuova avventura lavorativa, nulla come operare in una scuola materna, oggi mi renderebbe più felice e soddisfatto.

Negli ultimi due anni la scuola di mio figlio è stato il luogo che ho "bazzicato" di più, e non potrei esserNe più felice. In questo primo ciclo della sua vita ha incontrato compagne/i di classe davvero speciali e maestre con un'autentica passione per la loro crescita. A dispetto delle difficoltà e limitazioni imposte dalla crisi pandemica, sono comunque riusciti a svolgere moltissime attività e laboratori, anche fuori dalle mura scolastiche. Visite a musei, gita in fattoria didattica e varie escursioni in barca (a remi, e a motore), tra cui in occasione della festa di San Martino, conclusa con canti e schiamazzi di pentole, così come vuole la tradizione veneziana, per la casa di riposo di Cannaregio.

Tra un anno esatto mio figlio inizierà la scuola elementare, e come genitore non ho che un unico desiderio: trovare ciò che ha vissuto fino a ora, sotto ogni profilo. Così, mentre mi confronto ogni giorno con amici, papà e mamme nella mia stessa situazione, o che magari hanno appena iscritto i propri figli al 1° anno elementare, mi sono reso conto quanto sia stata importante questa scuola per lui. Certo, sta crescendo ma ci sono tanti modi di farlo, e non fu un caso che quando ci venne consegnato un video natalizio dopo appena pochi mesi, il piccolino lo volle/ce lo fece vedere di continuo, raccontando sempre chi fossero i suoi amici, i nomi di tutti, etc.

Nel panorama lavorativo italiano, faccio parte di quella schiera di anime che il buon Checco Zalone avrebbe chiamato "i condannati alla partita IVA" (Quo Vado?, 2015). In questi ultimi anni però, mi sono sentito un dolce privilegiato, anche se l'Italia è lontana anni luce dai diritti genitoriali della Finlandia della Premier Sanna Martin, il cui Governo ha di recente esteso il congedo parentale a 160 giorni (maschi inclusi). La scrittura è il mio mestiere. Dopo aver svolto una lunga ed esclusiva attività foto-giornalistica, ho iniziato a collaborare anche con aziende internazionali e ormai sono più di 10 anni che la mia principale attività consiste nello scrivere a distanza (social media inclusi). Ciò mi ha consentito di poter seguire mio figlio senza il minimo problema, lockdown incluso. 

Finito di "pigiare la tastiera", ogni giorno il mio quotidiano mi accompagna dentro a una scuola materna. Due anni dove io stesso ho incontrato persone speciali che mi hanno per certi versi ispirato a tal punto, che ho cominciato a pensare sempre di più alle figure che lavorano "lì dentro", e a quanto siano importanti nello sviluppo di queste creaturine che dai 3 ai 6 anni compiono progressi incredibili. "Lì dentro" passano quasi più tempo che in famiglia, e da lattanti diventano bambine/i con idee e sogni ben precisi. Ogni giorno che varco la soglia di quella scuola, mi chiedo se sarei capace di fare un simile mestiere. Ogni giorno che chiedo a mio figlio com'è andata e cos'ha fatto, immagino se anch'io sarei capace di passare le mie giornate a formare a queste piccolissime generazioni.

Oggi, 12 settembre 2022, il mio figlioletto inizia il suo ultimo anno alla Scuola Materna Comparetti di Venezia. La prossima estate sarà tempo di addii e qualche lacrima (mia di sicuro). Ci restano e ci resteranno di sicuro una miriade di ricordi, ma mentre lui guarderà inevitabilmente sempre più avanti, il "vecchio" si soffermerà un po' di più coi pensieri, chissà, magari gettando le basi per un nuovo futuro. E quando passerò dinnanzi a questo edificio, situato nel cuore dell'antico ghetto ebraico veneziano, sarà inevitabile ripensare a questi primi e incredibili anni. Un tempo unico che ho potuto vivere ogni giorno al suo fianco. Un tempo che non smetterò mai di raccontargli. Un tempo in cui il legame di un padre e un figlio è diventato qualcosa di sempre più profondo. Un tempo che ha ancora molt(issimo) da vivere e tramandare...

Venezia, si va a scuola (materna)... © Luca Ferrari
Monopattini parcheggiati davanti alla scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - lavori alla scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - lavori alla scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - l'ampio giardino della scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - merenda © Luca Ferrari

Venezia - in gita sul Canal Grande con la scuola Comparetti © Luca Ferrari
Venezia - in gita con la scuola Comparetti © Luca Ferrari