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giovedì 5 giugno 2025

Alvisiana Venezia, a tutto minibasket

Gli scoiattoli dell'Alvisiana Venezia al termine di una trasferta vittoriosa © Luca Ferrari

Allenamenti, spirito di squadra e tanta allegra partecipazione degli Scoiattoli. È stata una nuova intensa stagione di minibasket all'Alvisiana Basket Venezia.

di Luca Ferrari

Sport, condivisione e tante nuove esperienze. Per il terzo anno consecutivo mio figlio ha vissuto una nuova intensa stagione di minibasket con l'Alvisiana Venezia, passando di categoria dai pulcini agli Scoiattoli. Grande novità dell'anno per lui e i suoi compagni di squadra, le prime partite di un torneo ufficiale organizzato dalla FIP - Federazione Italiana Pallacanestro Comitato Regionale Veneto. Dall'autunno fino alla fine di maggio si sono confrontanti con tanti altri coetanei della terraferma veneziana, incrociando il parquet anche con i colleghi lagunari. Mese dopo mese, allenamento dopo allenamento, sempre il massimo impegno e tanto sano divertimento per le giovanissime leve della palla a spicchi veneziana, guidati e spronati dai due (pazienti) coach. Dietro le quinte, noi (fortunati) genitori. Ogni sessione, un momento per stare insieme. Ogni sfida, un'occasione per vivere qualcosa di mai provato prima. Ogni partita, un'emozione indelebile.

Papà, vieni a vedermi allenare? Me lo sono sentito chiedere da mio figlio ogni volta che giocava a basket il martedì e il giovedì pomeriggio. Così è stato, passando ore e ore seduto a bordo campo insieme ad altri genitori. Sono piccoli gli Scoiattoli, annate 2016-17, e sono tanti, così quando c'era da riportare l'ordine, i coach sapevano farsi sentire senza fare sconti. Sono giovanissimi ma il rispetto e la disciplina s'imparano a questa età. Ogni sessione, un mix di entrate, tiri a canestro, passaggi e partitine. Emblema di questa annata 2024-25, il mese di maggio, iniziato con la maratona sportiva "12 ore di basket" a Marghera, proseguito con altre due sfide nel medesimo comune (e palestra), quindi un ulteriore e ultimo incontro disputato a Spinea. Ogni trasferta, una festa per i piccoli giocatori. Se l'entusiasmo dei cestisti veneziani a "sconfinare" è stato una costante, non si può dire ci sia stato il medesimo sentimento da parte di alcune società dell'entroterra, poco propense a varcare il "misterioso" ponte della Libertà, impedendo così ai piccoli roditori veneziani l'opportunità di giocare le rispettive partite davanti ai propri amici e familiari.

Nel corso dell'anno, poi si sono sviluppati piccoli rituali e momenti, tanto incredibili quanto importanti, a cominciare dalla puntuale riunione post partita che i coach hanno sempre tenuto al primo allenamento dopo le sfide. Tutti i giocatori seduti a centrocampo, chiedendo ai diretti interessati cosa avesse funzionato e cosa no secondo loro, e facendo poi la propria analisi in un clima di serena condivisione. Altro momento topico, il finale post partita, quando a turno veniva scelto un giocatore per lavare tutte le casacche. Cosa ambitissima, e puntuali i rispettivi genitori condividevano il bucato steso tra calli e fondamenta. Tra gli aneddoti più curiosi di questa annata, non possono non menzionare la casualità delle divise extra Alvisiana. Solitamente anche in allenamento si è sempre in verde e bianco, talvolta con qualche eccezione. Durante un paio di sessioni, la memoria è tornata addirittura alle Finals NBA del 1991 tra Chicago Bulls e Los Angeles Lakers grazie alle canotte di Michael Jordan e Vlade Divac.

La grande novità della stagione 2024-25 dunque, è stato l'agonismo. Ogni partita, sei tempi da 6 minuti ciascuno e tutti i convocati a giocare almeno due partite a testa. Non si faceva tempo a finire l'allenamento il giovedì pomeriggio che si cominciava col sondaggio della disponibilità e quindi la febbrile attesa della convocazione, con i coach sempre attenti a non trascurare nessuno. Ci sono state vittorie (molte) e alcune inesorabili sconfitte. Lo sport è questo. Alle volte si vince e alle volte si perde, anche quando si gioca bene. Bisogna sempre riconoscere il merito agli avversari, rilanciando la sfida alla partita successiva. Lo imparano i piccoli. Lo fanno i grandi. Anthony Edwards, stella dei Minnesota Timberwolves, dopo essersi visto negare la gioia di raggiungere le finali NBA per il secondo anno consecutivo, ha subito dichiarato: "Quest'estate mi allenerò come un pazzo!".

Basket in campo ma non solo. Avere un figlio che gioca e vive la pallacanestro ha significato iniziare a interessarsi a questo sport e così, in parallelo alla sua attività cestistica, è cresciuto anche l'interesse verso questa disciplina nel nostro nucleo familiare e ormai non c'è colazione che non inizi con gli highlight dell'NBA. Alla prima occasione poi, via al Taliercio, ad applaudire in particolare le imprese della Reyer femminile. Adesso la stagione si è conclusa. Neanche il tempo di finire la scuola e saranno già in campo per un esaltante tour de force di due settimane col basket camp dell'Alvisiana. Una full immersion di pallacanestro (ma non solo) dove oltre a imparare ancora, si confronteranno con giocatori più grandi e chissà, magari faranno la conoscenza di qualche ospite speciale come accadde l'anno passato quando la responsabile Serena Bebetto presentò loro un'autentica leggenda dell'arbitraggio internazionale, il veneziano Stefano Cazzaro, colui che diresse anche due partite del leggendario Dream Team nel 1992.

Cosa riserverà il futuro a tutti loro? Che in mezzo alla "mandria" di Scoiattoli, pulcini, aquilotti, etc. ci sia qualche futuro campione, è (molto) presto per dirlo. Le sole fondamentali certezze al momento sono la passione e i valori che le giovanissime leve della pallacanestro veneziana stanno assimilando. Di una cosa sono certo, sotto la guida dell'Alvisiana saranno persone leali e capaci di affrontare ogni avversità. "Se c'è una cosa che i tuoi avversari non possono e non devono fare, è toglierti il coraggio di provare [...]. E se ti buttano a terra tu rialzati e continua a giocare come se non fosse successo nulla" disse coach Holger Geschwinder all'allora ventenne Dirk Nowitzki durante il Nike Hoop Summit 1998. Chi sia diventato poi, quella è un'altra storia (che potete scoprire sul bellissimo volume Il grande Dirk Nowitzki alla conquista dell'NBA, di Claudio Pellecchia - 66thand2nd edizioni, 2025). La vostra storia cestistica invece, cari Scoiattoli dell'Alvisiana Basket Venezia, è appena meravigliosamente cominciata e continuerà giorno dopo giorno.

Scoiattoli Alvisiana - partita all'ex-Umberto I (Venezia) © Luca Ferrari
Scoiattoli Alvisiana in allenamento © Luca Ferrari
Passato e presente sulle canotte degli scoiattoli dell'Alvisiana © Luca Ferrari
Venezia, scoiattoli dell'Alvisiana insieme agli scoiattoli dei Carmini © Luca Ferrari
Maratona di basket
Marghera, "12 ore di basket" ediz. 2025
Marghera, tutte le squadre della "12 ore di basket" ediz. 2025 © Luca Ferrari
Marghera, "12 ore di basket" ediz. 2025 - gli scoiattoli dell'Alvisiana 
Mestre, gli scoiattoli dell'Alvisiana sul campo della Reyer © Luca Ferrari
Le divise dell'Alvisiana "fresche" di bucato © Luca Ferrari
Scoiattoli Alvisiana in riunione pre-allenamento © Luca Ferrari
Scoiattoli Alvisiana in allenamento © Luca Ferrari
Spinea, l'ultima partita della stagione dell'Alvisiana Venezia © Luca Ferrari
La vittoriosa trasferta dell'Alvisiana Venezia a Spinea © Luca Ferrari

venerdì 2 maggio 2025

Reyer Venezia, un'emozione infinita

La Reyer Venezia femminile ha conquistato la finale scudetto dei playoff 2024-25. Che vinca o perda, questa squadra di basket è una fonte d'ispirazione, nello sport e nella vita.

di Luca Ferrari

Un viaggio. Un'esperienza. Un'emozione. Un anno a tu per tu con la squadra di basket femminile Reyer Venezia. Ho iniziato ad avvicinarmi alla pallacanestro appena pochi anni fa e vivendo in laguna, è stato istintivo scoprire la squadra orogranata. Dopo essermi fatto le ossa con qualche partita iniziale e le esaltanti finali scudetto 2023-24, il mio battesimo dal vivo è avvenuto con la vittoria nella finale di Supercoppa contro l'eterna rivale Schio, a cui poi sono seguite altre incursioni sul parquet casalingo del Taliercio nel corso della successiva Regular Season. Ogni partita, un'esperienza diversa e profonda. Basket, ma non solo. Adesso siamo arrivati all'atto finale ma a prescindere dall'esito di questi playoff,  ricorderò qualcosa di molto più profondo della stagione 2024-25. Ovviamente sarò più che felice se la Reyer dovesse vincere, specie per le sue protagoniste, ma quello che mi rimarrà dentro sarà una costante ispirazione "passatami" dal loro autentico senso di squadra, pronte ad affrontare sempre e unite ogni nuova sfida.

Da settembre a maggio è stato un costante seguire e appassionarsi di questa squadra. Dall'inarrestabile francese Berkani nella suddetta finale disputata tra la vincitrice del campionato e quella della Coppa Italia, ai canestri da posizioni impossibili di Villa e Smalls nell'ultimo atto della semifinale scudetto, passando per la travolgente partita di Santucci in gara 3 sempre contro Campobasso, e ancora la vittoria esterna contro Schio nel girone di andata, le notti europee di Euroleague, etc. tutte le giocatrici, quando chiamate in causa, hanno sempre risposto presente con il massimo impegno.  Grazie anche a una fervente attività su Instagram col mio account specifico sul mondo del basket, badboy_venice, ogni partita è diventata un'occasione per vederle da vicino e da lontano, creando contenuti per celebrare i successi, raccontare i live e ricominciando dalle sconfitte. La Reyer Venezia è ormai una realtà importante nel basket nazionale e proseguendo su questa strada, diventerà più imponente anche in Europa. 

Esattamente come avviene con le singole persone, anche l'entrare in sintonia con una squadra ha bisogno di un momento preciso e il mio lo ricordo molto bene. C'è una partita in particolare che mi ha colpito, anche per una questione molto personale. La prima vittoria del 2025, giocata tra le mura domestiche del Taliercio contro la MEP Pellegrini Alpo di Villafranca (Tv). Mentre le altre volte ero andato con amici e/o insieme al mio figlioletto (artefice della mia passione per il basket), questa volta sono venuto da solo. Per la prima volta da quando è nato, ho partecipato a un evento in solitaria. Complice anche un caigo (nebbione in veneziano) serale, lo ammetto, ero un po' intimidito dalla situazione e questo nonostante abbia passato anni e anni di giornalismo a recensire eventi di ogni sorta, anche come inviato alla Mostra del Cinema, Regata Storica, concerti di ogni tipo, etc.

Questa volta c'era qualcosa di diverso, forse proprio l'assenza dello "scioiattolino Alvisianesco" a lasciarmi un po' spaesato. Non è andata meglio nemmeno quando sono entrato nell'arena, spostandomi di continuo. Nessuna particolare simbiosi col pubblico "amico". Poi sono entrate loro, le giocatrici della Reyer Venezia e lì qualcosa è successo. Non mi sono più sentito solo. Awak Kuier (34). Caterina Logoh (0). Dragana Stankovic (10). Eleonora Villa (6). Francesca Pan (9). Giuditta Nicolodi (7). Kamiah Smalls (3). Lisa Berkani (1). Lorela Cubaj (13). Maria Miccoli (15). Mariella Santucci (22). Martina Fassina (19). La loro presenza in qualche modo mi ha rincuorato e senza rendermene conto, mentre le guardavo affinare i tiri nel riscaldamento, ho provato una sorta di empatia umano-sportiva. Il resto è stato ed è una storia in costante aggiornamento.

Il campionato di Serie A1 della Lega Basket Femminile è pronto a eleggere la sua regina. Il basket femminile si sta facendo notare e reclama, a ragione, sempre più attenzione. È sempre più competitivo e coinvolgente, Bel paese incluso. Dal 2 al 13 maggio il meglio del meglio della pallacanestro italiana si contenderà lo scudetto 2024-25. La solidità della Famila Wuber Schio contro l'effervescenza della Reyer Venezia. La squadra lagunare è ormai entrata nella mia vita e lo ha fatto nel modo più sincero. Oggi, quando scendo in campiello e attacco un canestro da qualche parte, non mi vengono in mente solo i gloriosi nomi dei Detroit Pistons del Back-to-Back '89-'90 o quelli più recenti dell'aramada canadese in NBA. Oggi, quando prendo una palla arancione tra le mani, rivedo i passaggi di Fassina, Santucci e Nicolodi. I tiri impossibili di Berkani. Gli slalom di Villa e Smalls. I canestri di Kuier, StankovicCubaj. La forza e l'impegno di Logoh e Miccoli. Le triple di Pan.

Sento l'energia della Reyer Venezia e il loro spirito di squadra. Sento un'ispirazione nel gioco e nelle sfide della vita. 

mercoledì 26 febbraio 2025

Insieme, storie di basket e vita

Alvisiana Basket Venezia in azione contro la Fulgor Mira © Luca Ferrari

La pallacanestro sta regalando a mio figlio momenti indimenticabili di condivisione e crescita. Nostro privilegio di genitori, restargli sempre accanto e sostenerlo.

di Luca Ferrari

Il viaggio con gli amici e i compagni di squadra, uno più scatenato dell'altro, per raggiungere la meta prefissata. L'euforia. Una nuova sfida di basket li attende. È un gioco. È un torneo. È un impegno. Sono tutti lì, appassionati e coinvolti. Iniziano le partite. Si vince. Si perde. Un cinque ai coach e agli avversari. La foto finale di rito sul parquet. Sono affamati e ancora più divertiti. Un pomeriggio come tanti si è trasformato in un'entusiasmante pagina di vita e di sport. Sugli spalti e sempre vicino a loro, noi genitori. Ciò che sta vivendo mio figlio in questa fase della sua vita insieme all'Alvisiana Basket Venezia, è qualcosa di davvero speciale. Magari un giorno smetterà con la pallacanestro o continuerà per tutta la sua vita, chi lo sa. Sarà lui e solo lui a doverlo decidere e scoprire. Qualunque scelta compia, il nostro grandissimo privilegio sarà quello di stargli sempre accanto... e null'altro importa.

Venezia, 23 febbraio 2025. Mentre l'antica Repubblica Marinara viene invasa dalla marea carnevalesca, come tanti residenti ne approfitto per godermi un po' di sano relax senza troppi impegni. In teoria, almeno. Chi ha uno o più figli, lo sa bene. Non ci sono pause. Più crescono e più sono impegnativi. Se c'è di mezzo lo sport più amato poi, apriti... canale! Niente "placida branda" dunque, ma una bella trasferta. Per i terricoli è ordinaria amministrazione. Anche nella stragrande maggioranza dei casi infatti, prendono la macchina sotto casa e via. Per i veneziani è un'altra storia, quasi un'avventura. Neanche il tempo di fare il ponte di Calatrava ed ecco che dalla massa si staglia un'altra sciarpa bianco-verde dell'Alvisiana Basket Venezia. Il pargolo scatta in avanti per ricongiungersi con gli amici e noi genitori, lì dietro, ad assistere (e ammirare) questi piccoli miracoli-bipedi che ogni giorno ci riempiono di gioia e pensieri.

L'autobus si mette in moto e la piccola armada si fa subito sentire, costante e incessante. Decibel perennemente alti. 40 minuti abbondanti di strada e finalmente si scende. I giovanissimi cestisti sono più impazienti che mai. Corrono e saltano come una palla da basket senza controllo. I "grandi", da dietro, sempre pronti a scandire il tipico ammonimento veneziano: "attenti alle macchine!", poi finalmente si sgiunge alla palestra. I padroni di casa sono già in campo. Gli "stranieri lagunari" iniziano il riscaldamento. Sotto l'attenta guida dei due coach, provano ogni fase del gioco. Tiri sotto canestro. Passaggi. Tiri da più lontano. Due intense sessioni e si può cominciare. Sei partite da sei minuti ciascuna. Prima del fischio d'inizio, i coach salutano i rispettivi piccoli avversari.

Inserita nel Girone Viola del campionato degli Scoiattoli (Fase Venezia), l'Alvisiana Venezia, la cui società ha di recente ottenuto il Certificato di Qualità del Settore Minibasket FIP per l'anno sportivo 2024-25, è opposta alla squadra locale del Fulgor Mira. I piccoli "roditori" della palla a spicchi ci mettono l'anima. Giocano. Fanno canestro. Sbagliano. Esultano. Si rammaricano. In ogni partita c'è sempre qualcosa da imparare, per chi è in campo ma anche per chi è seduto sugli spalti. Al primo time-out, ecco i coach far alzare chi non è ancora entrato per far riposare i giocatori (più stanchi) della sfida in corso. Nel "reparto tifosi" prevale una certa sportività da una parte e dall'altra fazione, con applausi anche per i canestri avversari, come per altro dovrebbe sempre avvenire e a qualsiasi livello. Quando la partita finisce, è tutto un abbraccio. Sono sudati e felici. Hanno quell'espressione tipica della spensieratezza più coinvolgente e ispirante.

Il basket è una passione e riempie le nostre giornate, non solo sul campo. Nel vivere quotidiano, la pallacanestro scandisce gran parte della vita extrascolastica di mio figlio. La giornata odierna è cominciata, come sempre, con la visione degli highlight dell'NBA, riuscendo in extremis a vedere anche quelli tra i Lakers di Luka Doncic e la sua ex-squadra, i Dallas Mavericks, finita con il successo del team californiano. Più tardi, poco prima della pubblicazione di questo articolo, abbiamo visto insieme la sfida femminile di Euroleague, Schio-Fenerbahce. Domani intanto, è tempo di indossare nuovamente la casacca dell'Alvisiana per una nuova e intensa sessione di allenamento. Il basket gli piace ed è contento. Fa molte esperienze. Non è solo sport fine a se stesso. Lo sport, come hanno ribadito anche i suoi coach, viatico per imparare e crescere. Noi genitori, da dietro le quinte, lo appoggiamo e lo incoraggiamo. La strada della vita è ancora lunghissima e in questo momento è più felice che mai.

Alvisiana Basket Venezia © Luca Ferrari/ il riconoscimento alla società veneziana

mercoledì 15 gennaio 2025

Reyer Venezia, vittoria ispira vittoria

Berkani e Santucci festeggiano un nuovo trionfo della Reyer - ph. Umana Reyer Venezia

Sono tornate, più agguerrite e unite che mai. Le giocatrici della Reyer Venezia hanno cominciato il 2025 nel segno della vittoria.

di Luca Ferrari
 
Esplosività. Invettiva. Un collettivo che sa solo migliorare. La Reyer Venezia ha iniziato il 2025 con una nuova vittoria tra le mura domestiche del Palasport Taliercio contro la compagine veneta di Villafranca (Tv), la MEP Pellegrini Alpo. Il dominio è stato praticamente assoluto, lasciando le avversarie accorciare il divario solo nell'ultimo quarto e chiudendo comunque con un considerevole vantaggio di oltre venti punti (81-59). Se le "lunghe" Stankovic e Kuier sono cecchini praticamente perfetti (entrambe finiranno la sfida con 12 punti ciascuna, ndr), la parabola di Mariella Santucci nel primo quarto e il canestro di Giuditta Nicolodi su passaggio da dietro la schiena di Matilde Villa, valgono da soli la partita. La stagione 2024-25 della Reyer è iniziata con l'affermazione in Supercoppa Italiana contro la storica rivale Famila Schio. Adesso le campionesse italiane puntano decise a uno storico back-to-back, in attesa di vedere anche cosa succederà in Coppa Italia ed Euroeleague.

Come per le atlete in campo, anche per gli spettatori-osservatori-giornalisti, una partita inizia sempre molto prima della sirena. Nel mio caso, con la navetta gratuita in partenza da Venezia che auspico possa essere messa anche per le partite europee della squadra femminile. Dalla laguna a Mestre, è come passare in un'altra dimensione, per poi accedere in un ulteriore piccolo mondo a parte dove tante persone sono accomunate da una passione in comune. Iniziano i riscaldamenti e via via fluisce sempre più pubblico. Una nuova serata di Lega Basket Femminile con la Reyer è cominciata e non ci potrebbe essere inizio migliore (ed emblematico) per la prima uscita ufficiale del nuovo anno in LBA, di un canestro da 3 della capitana Francesca Pan. Il resto è tutto in discesa, o meglio, il resto è una cavalcata implacabile della squadra veneziana.

Tra le protagoniste "lagunari", partita di peso per
Martina Fassina, che chiude uno score personale davvero notevole: 8 punti, 8 rimbalzi e 5 assist in appena 22 minuti di gioco. La Reyer Venezia corre ma soprattutto dialoga in campo. Anche le giocatrici meno appariscenti sul fronte dei punti, sanno lasciare il segno come Caterina Logoh, ad esempio, votata "cuore orogranata" al termine della partita. Una sfida si vince in campo e fuori. Se il quintetto del momento è instancabile su e giù per il parquet, in panchina l'adrenalina non è da meno. Le ragazze si incitano e si sostengono, a cominciare dalla funambolica guardia Lisa Berkani, rimasta in panchina. La Reyer Venezia è un gruppo di giocatrici sempre più coeso. Si percepisce il loro entusiasmo di stare insieme non solo come squadra, ma anche e soprattutto come persone.

Sebbene la Reyer avesse vinto l'ultima sfida prima della sosta natalizia, le ultime partite casalinghe di campionato ed Euroleague erano terminate entrambe con una sconfitta, rispettivamente contro La Molisana Magnolia Campobasso (60-62) e contro il Fenerbahce OPET (71-79). Logico dunque che ci fosse quel minimo di tensione per riprendere la via giusta nella prima sfida casalinga dell'anno. Come sempre però, nei momenti cruciali la squadra allenata da coach Mazzon sa reagire e rispondere alla grande. Fin dalle prime battute contro la MEP Pellegrini Alpo infatti, le giocatrici della Reyer Venezia si sono dimostrate in forma, serene e precise sotto canestro. Un avvio di annata dunque, che fa ben sperare per una seconda parte di stagione ancora più esaltante, affrontando ogni nuova sfida con fiducia e convinzione, a cominciare già dal cruciale match europeo contro il Zaragoza, giovedì 16 gennaio al Taliercio (ore 19.00)

Gli highlights Reyer vs. Villafranca

Da Venezia al Palasport Taliercio... © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), riscaldamento della Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), riscaldamento della Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia in azione © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia © Luca Ferrari
Palasport Taliercio (Ve), la Reyer Venezia in azione © Luca Ferrari
Smalls, Kuier, Pan e Villa dopo il successo © Umana Reyer
...e dal Palasport Taliercio a Venezia © Luca Ferrari

mercoledì 18 dicembre 2024

Minibasket 2024 - Un giocattolo per un sorriso

Da un piccolo gesto, deriva una grande felicità. La pensa così anche il Settore Minibasket FIP che ha lanciato l'iniziativa natalizia "Porta un giocattolo, dona un sorriso".

di Luca Ferrari

Il Minibasket schiaccia deciso nel nome della felicità e della solidarietà. Lego. Peluche. Libricini straletti e un po' consumati. Tutti noi abbiamo balocchi abbandonati in qualche scatolone in attesa di buttarli via. Rewind. Tutti noi, grandi e piccini, abbiamo dei preziosi oggetti che potrebbero fare la felicità di tante persone che non si possono permettere nulla di così speciale. Cosa stiamo aspettando? Anche quest'anno il Settore Minibasket FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) ha lanciato l'iniziativa Porta un giocattolo, regala un sorriso nella settimana dal 15 al 21 dicembre 2024.

Un gesto di solidarietà e condivisione da vivere in occasione del tradizionale scambio di auguri sotto canestro insieme a coach e compagni di squadra, portando, oltre a panini, dolciumi e succhi di frutta, anche dei giocattoli da donare a chi è in difficoltà. Materiale che verrà poi inviato tramite i Comitati Regionali FIP a case famiglia, istituti ospedalieri e a quegli enti e associazioni che lavorano sul territorio a favore dell’infanzia.

In prima fila anche la società Alvisiana Basket Venezia, fresca di trasferta vittoriosa con i suoi giovanissimi scoiattoli (2016-17) contro una selezione della Reyer. L'appuntamento per i propri giocatori e giocatrici è sabato 21 dicembre (ore 15.00) alla palestra Gigi Marsico (ex-Umberto I), teatri di tante sfide e un coinvolgente Basket Camp estivo. E non ci poteva essere giornata ideale visto che il 21 dicembre si celebra la Giornata Mondiale del Basket (World Basketball Day), promossa dalle Nazioni Unite a partire dal 2023.

Il fitto calendario della giornata vedrà in primis un gioco-percorso per Pulcini, quindi l'attesissima gara di tiro a squadre miste fra le categorie di Pulcini, Scoiattoli, Aquilotti ed Esordienti. Infine, prima delle premiazioni e del brindisi natalizio con lauto buffet, un'elettrizzante sfida a KO con i genitori degli atleti, pronti a dare il meglio di sé dalla lunetta. Attiva da anni sul territorio, l'Alvisiana Basket di Venezia è parte attiva del tessuto sociale lagunare. Di recente ha aderito al progetto del doposcuola del vicino Circolo Ca' Rapace - A.S.D. Pallacanestro Crabs Venezia, "Dalla scuola alla palestra... senza perderci di vista";

Restando in tema "donazioni dal cuore", nei giorni scorsi la stessa storica società veneziana Reyer, ha rilanciato l'iniziativa "Teddy Bear Toss: porta anche tu al Taliercio il tuo pupazzo di peluche e contribuisci a regalare un sorriso ai bambini meno fortunati del nostro territorio". In occasione delle ultime partite casalinghe della squadra maschile e femminile, disputate rispettivamente domenica 8 dicembre contro Banco di Sardegna Sassari e domenica 15 dicembre contro La Molisana Campobasso, al primo canestro, sono stati lanciati in campo dal pubblico i peluche portati dal sempre numeroso pubblico. Balocchi questi, che verranno poi distribuiti nelle strutture di accoglienza: Parrocchia Sacro Cuore di Mestre, Associazione Volontari Del Fanciullo @ Casa Nazareth e Centro Don Vecchi di Mestre. Basket è da sempre sinonimo di gioco di squadra e unione. In questi giorni, anche di solidarietà.

... Seguirà un dettagliato reportage della festa dell'Alvisiana Basket Venezia.

mercoledì 6 novembre 2024

Reyer Venezia, sorelle nella notte

Palasport Taliercio, Reyer © Luca Ferrari - giocatrici © Umana Reyer

Il cielo buio. La nebbia. La navetta verso il palasport Taliercio. Prima e dopo una nuova sfida di basket della Reyer Venezia femminile, c'è un grande mondo da vivere dentro l'anima.

di Luca Ferrari

Storie di legami, passioni e ispirazione. È una serata speciale. È un momento che non pensavo sarebbe mai arrivato, semplicemente perché... non lo conoscevo. Poi un giorno, una vocina tornò dalla scuola materna, dicendo: "vorrei giocare a basket". Un po' di tempo dopo, sabato 2 novembre 2024, per la prima volta ho assistito a una partita di basket in solitaria. In un post pubblico di poco tempo fa su Instagram, dove si chiedeva quale giocatore/giocatrice avesse acceso la passione per la pallacanestro, dalla mia pagina hello_badboy76, risposi semplicemente, "mio figlio". Da allora sono passati già tre anni e da un interesse sussurrato, sono arrivato a una cultura personalizzata fatta di highlights, libri e serate live. Complice l'orario serale, questa volta ho preferito evitare l'impegno al mio figlioletto e così, un po' titubante (quasi intimorito), mi sono avventurato per assistere alla sfida Reyer Venezia - Brixia Basket.

La nebbia non ha allentato la sua morsa per gran parte della giornata. Dopo un po' di attesa, finalmente arriva la navetta. Riesco a sedermi sul primo posto alla destra dell'autista, avendo così visuale perfetta della strada notturna. Per chi abita in laguna, un viaggio su quattro (o più) ruote ha sempre un sapore diverso. Guardo il ponte della Libertà scivolarmi alle spalle senza poi distinguere più nulla del panorama "terricolo", parco San Giuliano a parte. Se per gli sportivi amanti del basket, "Taliercio" è sinonimo delle più recenti imprese della pallacanestro veneziana, quel nome evoca anche alcune delle pagine più tragiche della storia locale. Il palazzetto infatti è stato dedicato all’ingegnere Giuseppe Taliercio, storico dirigente dello stabilimento petrolchimico della Montedison a Marghera, assassinato dalle Brigate Rosse il 5 luglio 1981. Quelli erano anni dove il terrorismo di destra e di sinistra insanguinavano l'Italia nei cosiddetti Anni di piombo, e anche Venezia non fu risparmiata. Oggi questo luogo è teatro di sogni, sudore e felicità condivisa. 

Ho imparato a conoscere la squadra femminile della Reyer sul web e con qualche incursione dal vivo. Sarà stato questo, ma una volta entrato nel palazzetto, non ho provato una sensazione di solitudine, tutt'altro. Mi sono sentito al mio posto. Un panorama che oramai fa parte della mia esistenza. E così, fin dal riscaldamento all'inizio della partita, ero lì, da solo ma allo stesso tempo in compagnia. Il tempo di adattarmi e cercare il posto ideale ed eccomi a ridosso del campo, seguendo i primi due quarti di gara proprio sotto il canestro dove le "leonesse oro-granata" hanno messo a segno i tanti punti, a cominciare dalla giovane Matilde Villa e la finlandese, Awak Kuier, entrambe con due tiri vincenti da 3. E a proposito di nuove generazioni del basket, anzi giovanissime, posso dire di aver assistito a quello che sarà il primo di moltissimi canestri di Isabell Hassan (classe 2009), al suo debutto ufficiale in prima squadra.

La Reyer ha dominato dall'inizio alla fine. Assente la forte ala-centro Giuditta Nicolodi, la squadra ha giocato come meglio non si potrebbe, a cominciare dalla capitana Francesca Pan, autrice di numerose giocate vincenti da 3. In un'epoca molto individualista, la Reyer femminile è espressione del collettivo più sinceramente qualitativo. I polmoni a tutto campo della playmaker Mariella Santucci. La costanza dell'ala Martina Fassina. I contributi della guardia Caterina Logoh. L'imprevedibilità della play/guardia Lisa Berkani. I canestri "pesanti" di Dragana Stankovic, Lorela Cubaj e Maria Miccoli. La qualità della guardia Kamiah Smalls, eletta MVP della partita a pari merito con Awak. La squadra veneziana gioca alla grande, non molla fino alla fine e conclude vincendo nettamente 90-56. Ogni canestro viene sempre salutato da un'ovazione.

Finisce la partita. Vorrei rimanere un po' di più ad assaporare l'atmosfera. Davanti a me c'è un gruppo di donne che ispira con la genuinità dello sport. La navetta per Venezia però, non aspetta (troppo) così mi fiondo subito a bordo dell'automezzo, allo stesso posto dell'andata. Quasi tutti sono venuti in compagnia. Si scambiano commenti sulla partita, parlando anche dei progressi della squadra maschile. Mi sento un po' uno straniero in trasferta. Mi piacerebbe tornare più spesso ma non è sempre fattibile, complici le difficoltà logistiche per chi abita in laguna. Comprensibile che il pubblico dalla terraferma sia superiore a quello veneziano ma è un gran peccato che non ci siano navette anche per le sfide di Euroleague. L'autobus intanto è già arrivato a piazzale Roma. Pochi minuti di camminata e vedo già il ponte dei Tre Archi (Cannaregio), nel mio più immediato orizzonte umano. È stata una grande serata di pallacanestro. A presto, Umana Reyer, continuate a giocare così bene e soprattutto unite. Buona notte, Venezia. 

Reyer-Brixia, gli highlights

Sulla navetta, di ritorno dal Palasport Taliercio © Luca Ferrari
Palasport Taliercio, l'ingresso © Luca Ferrari
Il palasport Taliercio prima del riscaldamento © Luca Ferrari
Le giocatrici della Reyer Venezia durante il riscaldamento © Luca Ferrari
Le giocatrici della Reyer Venezia durante il riscaldamento © Luca Ferrari
Reyer vs Brixia, le squadre © Luca Ferrari
Time out durante la partita Reyer Venezia - Brixia Basket © Luca Ferrari
Martina Fassina, Isabel Hassan e Mirella Santucci durante la partita
Reyer Venezia - Brixia Basket © Umana Reyer
Reyer Venezia - Brixia Basket © Umana Reyer

mercoledì 25 settembre 2024

Il basket è la nostra passione

Passione basket © Luca Ferrari

Narrativa umana a bordo parquet tra sport, cinema e musica. Un articolo e un articolo ancora. In questo servizio potete leggere tutto quello che ho scritto e scriverò sulla pallacanestro

di Luca Ferrari

Scriverò e scriverò ancora di pallacanestro, ogni volta che ne avrò l'occasione. Viaggi del mondo non è un magazine sportivo, ma quando avrò l'occasione ne parlerò, raccontandovi questo mondo con il mio stile personale. In questo articolo troverete tutti gli articoli correlati al mondo del basket realizzati dal sottoscritto, non solo su questo sito , ma ovunque la mia penna sia connessa con la suddetta disciplina. Da tempo ormai ho iniziato una rubrica di musica rock e basket su di un sito specifico, senza dimenticare il cinema, la presenza sui social media e non solo. Da anni sono collaboratore della testata internazionale L'Italo-Americano, su cui ho già scritto e scriverò ancora parecchio. Fino a tre anni fa sapevo a stento cosa fosse la pallacanestro, poi il mio figlioletto me lo ha portato in casa ed è diventata una passione comune che ci unisce, facendo vivere alla nostra famiglia (moglie inclusa) nuove esperienze. 

La pagina è in costante aggiornamento. Buone letture.


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  • 21.08.25 - Il basket femminile sulle pagine de L'Italo-Americano
Articolo di basket pubblicato sul magazine L'Italo-Americano

sabato 21 settembre 2024

Reyer Venezia, regina del basket

Reyer Venezia in trionfo - ph. Umana Reyer

La forza del gruppo. Intensità, tiri decisivi e il generoso sostegno del pubblico. Dopo il trionfale scudetto 2023-24, la Reyer Venezia femminile ha vinto anche la Supercoppa.

di Luca Ferrari

Gioco di squadra. Un gruppo tenace, in perfetta armonia agonistica e sincronia umana. La Reyer Venezia femminile ha vinto la Techfind Supercoppa 2024, giocando una partita di forza, contenuto e abilità, contro un’avversaria tosta fisicamente e sempre pronta alle ripartenze più immediate: la storica rivale, la Famila Wuber Schio. In campo e sugli spalti, un susseguirsi di costanti e sincere emozioni. La Reyer Venezia femminile non è solo una squadra di pallacanestro. È un gruppo di giovani atlete, unite dentro e fuori dal campo, capaci di coinvolgere con il loro gioco e far appassionare chiunque, dalle giovani leve ai neofiti della palla a spicchi. A Venezia batte (rimbalza) con furore il cuore del basket. È la sua storia, il suo retaggio e il suo presente più raggiante.

Palasport Taliercio (Ve), 20 settembre 2024. Tutto è pronto per questa attesissima rivincita scudetto tra le prime della classe, la sfida che darà ufficialmente il via alla stagione 2024-25. Dalla laguna, le navette portano gli audaci tifosi isolani ad assistere alla finalissima di Supercoppa italiana di basket femminile, competizione questa che Schio gioca per il 15° anno di fila, e dove Venezia invece va caccia del 3° titolo, con gli altri due successi vinti entrambe le volte proprio contro l'avversaria odierna (2008, 2020). All’arrivo, tutti i sostenitori arancioni di Schio incitano a gran voce la propria squadra. Non è da meno il pubblico veneziano. Bambini, giovani e adulti. Famiglie. Tutti stretti e uniti ((oltre 3200) nel sostenere questo incredibile gruppo. Letteralmente in tripudio a ogni canestro messo a segno dalle loro beniamine.

Pronti, partenza e via. La squadra di casa va sotto dopo il primo minuto, recupera e... e non si farà più superare. La Reyer ha dominato il primo quarto, chiudendo con un parziale di +7 (29-22) ma è stato molto più alto nel corso della suddetta frazione di gioco, imponendo una pallacanestro davvero travolgente e dimostrandosi più brillante delle fortissime avversarie, superate con un incredibile 3-0 nella finale scudetto 2023-24. Molto più combattute le altre tre fasi del gioco (43-49 e 64-60), con le avversarie sempre a un passo dal sorpasso: -3, -2, -1 e perfino a pari punti, ma è lì che la Reyer ha sempre fatto la differenza. Giocando i momenti più delicati della partita con attenzione, lucidità e precisione, chiudendo poi la finale con un perentorio 88-81.

In casa Reyer ha funzionato tutto. Letteralmente indemoniato il duo Berkani-Villa. Solidità allo stato puro, Nicolodi e Pan. Cecchine letali, le due" lunghe" oro-granata: Awak Kuier, eletta MVP della sfida, e il neo acquisto, la serba Dragana Stankovic. Molto positiva anche la partita delle altre due "leonesse" veneziane: l’americana Kamiah Smalls e la triestina Maria Miccoli, quest’ultima impeccabile dalla lunetta. Canestri pesanti e tanta qualità espressa sul campo per Mariella Santucci e Martina Fassina, due giocatrici su cui puoi sempre contare. A bordo campo, a sostenere le loro compagne, la confermata Caterina Logoh e l'under-19, Matilde D'Este. Una prova corale, con un gruppo affiatato che potrà conquistare ancora tanti trofei, spronata e sostenuta da coach Mazzon, eletto Miglior coach al Premio Reverberi 2024, gli Oscar del Basket, e dove Matilde Villa è stata eletta Miglior Giocatrice.

Vincere è il sogno di ogni giocatrice/giocatore, ma diventa ancora più speciale quando nel cammino verso il trionfo si supera l’avversario più ostico, com’è stato proprio per Venezia contro Schio, che non ha mai mollato. Nel passato più leggendario dell’NBA, fu così per i Detroit Pistons di Isiah Thomas quando ebbero finalmente la meglio sui rivali di sempre, i Boston Celtics di Larry Bird negli anni '80. E se dall’altra parte dell’oceano, la rookie Caitlin Clark (Indiana Fever) sta facendo sfaceli, coinvolgendo un pubblico come non si era mai visto prima in WNBA, nel vecchio continente, con la vittoria in Supercoppa, le giocatrici della Reyer Venezia si sono confermate le indiscusse regine del basket italiano e ora sono la squadra da battere. La sfida è lanciata, nel Bel paese e in Eurolega.

Vieni a rivivere tutta la stagione dell'Umana Reyer Venezia 2024-25 in Lega Basket Femminile (LBF) ed Euroealgue (ELW), con  gli highlights delle partite:

Reyer-Schio, highlights

la Reyer tifa Reyer
Venezia e Schio durante il riscaldamento pre-partita © Luca Ferrari 
Il Palasport Taliercio di Mestre (Ve) © Luca Ferrari 
La Reyer pronta alla sfida © Luca Ferrari 
La partita è finita: la Reyer ha vinto la Supercoppa 2024 © Luca Ferrari
La Reyer Venezia trionfa alla Techfind Supercoppa 2024 © Luca Ferrari
La Reyer Venezia trionfa alla Techfind Supercoppa 2024 © Luca Ferrari

Reyer Venezia in trionfo - ph. Umana Reyer