la finalissima Minnesota Lynk - New York Liberty Ph. Wnba |
Per una WNBA che si conclude con il trionfo delle New York Liberty, c'è una NBA che si appresta a cominciare un nuovo entusiasmante campionato.
di Luca Ferrari
Passione palla a spicchi. I love this game, recita lo slogan della NBA. Aggiornate subito la vostra comunicazione. La stagione appena conclusasi del basket femminile americano è stata da paura. Il WNBA quest’anno ha fatto numeri da record. La pallacanestro femminile sta crescendo sempre di più nell’interesse popolare, grazie a una qualità sempre più alta, vedi anche in Italia grazie a squadre come la Famila Wuber Schio e la Reyer Venezia, quest'ultima reduce da una doppietta campionato/Supercoppa e imbattuta a oggi, incluse due sfide in Euroleague. A catalizzare l’attenzione di questa annata si parquet americani, la giovane rookie Caitleen Clark, in forza alle Indiana Fever che ha collezionato numeri pazzeschi, e bloccata però al 1° turno dei playoff dalle Connecticut Sun. Partite emozionanti e azioni da guardare e riguardare. Una finale strepitosa e tiratissima tra New York Liberty e Minnesota Lynx, conclusa nell'ultima e decisiva gara 5 e che ha visto il successo delle squadra della Grande Mela.
L’effetto Parigi 2024
L’NBA sta per tornare. Il 22 ottobre 2024 inizia la 79° edizione del campionato di basket NBA. Un assaggio del basket americano è stato già consumato nel corso dell’estate, durante i Giochi Olimpici di Parigi dove un team fortissimo guidato dal meglio del meglio a stelle e strisce (James, Durant, Curry, Edwards, Davis, etc.) ha vendicato l’onta della sconfitta ai Mondiali. Se la medaglia d’oro non è stata così scontata come oltreoceano si pensava, non si vedeva così tanta attenzione verso la squadra di basket americano dai tempi del mitico Dream Team di Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird. Gli USA hanno vinto, e meritatamente, ma non c’è stata quella supremazia che esisteva fino a qualche decennio fa.
Un dato su tutti, mentre la squadra degli anni ‘90 rifilò più di 30 punti in due occasioni (girone e finale) all’allora neonata Croazia guidata dal Mozart del basket, Drazen Petrovic, gli Stati Uniti contemporanei hanno vinto a fatica (parecchia) di appena 4 punti contro la Serbia di Nikola Jokic (Denver Nuggets), e rimasta in bilico fino alla fine del quarto quarto. Il basket europeo ormai è cresciuto moltissimo, e non solo. Curiosità: negli ultimi 6 anni, il titolo di MVP è andato a giocatori non americani: il nigeriano naturalizzato greco Giannis Antetokounmpo (2019-20), il serbo Jokic (2021-22), Joel Embiid (Camerun, 2023) e ancora Jokic (2024), stagione quest’ultima che ha visto come top scorer anche un altro europeo, lo sloveno Luka Doncic.
Finalmente tutti in campo
Prime franchigie a scendere in campo, i campioni in carica dei Boston Celtics opposti ai New York Knicks. In Western Conference invece, a dare il via alla stagione, i Los Angeles Lakers della coppia padre-figlio James contro i finalisti di Conference della passata stagione, Minnesota Timberwolves, guidati come sempre dal giovane e vulcanico Anthony Edwards. Curioso che proprio quest’ultima partita sia stata una delle due prime partite di Preseason, con la vittoria dei lupi grigi. Una sfida questa che ha visto il debutto ufficiale di Bronny James, figlio del mitico Lebron.
Per ammirare i finalisti NBA 2024 invece, i Dallas Mavericks, bisognerà aspettare giovedì, quando la squadra capitanata dal cestista sloveno Luka Doncic sfideranno i San Antonio Spurs, del giovane e altissimo Victor Wembanyama (2,24 cm), deciso quest’anno a lasciare il segno in modo più decisivo, per una sfida che si preannuncia a dir poco scoppiettante anche-in particolare per la pallacanestro europea. Sulla panchina degli Spurs, per l’ennesima stagione e imperterrito dal lontano 1996, sempre lui, il veterano per eccellenza, Gregg Popovich. I Mavs si sono rinforzati ulteriormente, prelevando dai Golden State Warriors la possente guardia Klay Thompson. Rinforzi anche in casa della finalista di Eastern, quegli Indiana Pacers che nel 2024 fecero secchi ai playoff prima i Bucks (4-2) di Antetokounmpo e poi i Knicks (4-3) di Jalel Brunson. A fianco dei vari Haliburton e Turner, quest’anno ci sarà anche l’ex-Toronto Raptors, Pascal Siakam, vincitore del titolo nel 2019 con la franchigia canadese.
Chi trionferà nel 2025?
Sei anni e sei vincitori diversi: Toronto Raptors (2019), Los Angeles Lakers (2020), Milwaukee Bucks (2021), Golden State Warriors (2022), Denver Nuggets (2023), Boston Celtics (2024). Non era mai successo nella storia della NBA. Non si assiste a un back-to back dal biennio 2017-18 con i GSW, e ancora prima bisogna tornare al 2012-13. In molti quest’anno vedono probabile il bis di Boston, e lo stesso giocatore di punta, “l’inutilizzato olimpionico" Jayson Tatum ha predetto che la prossima finale sarà nuovamente Celtics - Mavericks, con buona pace per l'esagitato supertitifoso dei Knicks, il regista Spike Lee, convinto che il titolo arriverà a New York dopo un'attesa infinita.
Ci potranno essere sorprese? La Regular Season è una storia, i playoff un’altra. Per informazioni, chiedere ai Bucks nelle ultime due stagioni. A ovest, la più probabile è Phoenix, con un Kevin Durant che ha fatto faville alle Olimpiadi. Più “romantica” l’ipotesi di un trionfo lungo la West Coast via Lakers o Warriors. Molto più credibile l’avanzata dei City Thunder, non a caso ben visti dalla maggioranza dei siti specialistici, con il canadese Shai Gilgeous-Alexander (classe ‘98), deciso a lanciare la scalata all’Olimpo dei grandi. Sulla East Coast invece, nessuno sembra, al momento, avere il roster per impensierire seriamente la forza dei Celtics.
Ph. Edgar Chaparro |
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