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Lubiana (Slovenia), ponte dei draghi © Luca Ferrari |
Viaggi, pallacanestro e memoria. Una sfida sportiva mi riporta nel centro storico di Lubiana, la città dei draghi, tra arte, cucina e... le imprese del cestista sloveno, Luka Doncic.
di Luca Ferrari
Viaggiare è memoria. La memoria fa viaggiare. Martedì 1 ottobre 2024 è iniziata una nuova edizione di Eurocup, una delle principali competizioni cestistiche europee. Nella prima sfida, la squadra veneziana della Umana Reyer ha incrociato la palla a spicchi contro il Cedevita Olimpija Ljubljana. Da Venezia a Lubiana, un giro molto familiare per il sottoscritto ed ecco i miei pensieri prendere il sopravvento e "guidare" subito oltre confine, tornando proprio lì, in Slovenia, uno dei Paesi che più amo visitare insieme al Canada e alla Finlandia. Appena pochi mesi fa, in una mattinata piacevolmente assolata, stavo passeggiando per il centro di Lubiana, tra le più piccole capitali continentali con neanche 300mila abitanti, ammirando le sontuose architetture e i draghi ornamentali, con un occhio sempre proteso alla neonata passione del basket. Ed ero proprio nel posto giusto per gustare questa disciplina. Un "certo" Luka Doncic, iniziò proprio qui la sua scalata verso la pallacanestro mondiale, nella sua città natale, Lubiana.
Il drago è l'indiscusso protagonista della capitale slovena, presente non solo sul simbolo cittadino, ma anche ornamento del celebre ponte dedicato all'Imperatore Francesco Giuseppe, poi diventato "ponte dei draghi", poiché questi sostituirono i grifoni, e realizzato dall'architetto Jurij Zaninović. Ma cosa c'entra un simile animale con Lubiana? La risposta è semplice. Si tramanda che la città slovena sia stata fondata dal mitico Giasone. Dopo aver compiuto l'impresa di recuperare il vello d'oro (indumento col potere di curare ogni ferita e/o malattia), salpò sulla nave Argo insieme ai suoi compagni, arrivando fino alle sorgenti del fiume Ljublanica. Qui vi era un lago e una palude, dove viveva per l'appunto un drago che l'eroe greco affrontò e uccise. Non sorprenderà dunque, scoprire che il drago sia ovunque, Dai tombini fognari alla birra, e perfino la mascotte turistica della città ha le tipiche ali verde di questi bestioni, e altri non è che il draghetto Ljubo.
Difficile non farsi "rapire" dal fascino della capitale slovena, e ancor di più nella stagione invernale, dove i mercatini lungo il fiume Ljubljanica sono una delle tante mete da ammirare, almeno una volta (o più) della vita. Giunti a Lubiana, non si può non visitare il Castello che domina la città da 900 anni, e comodamente raggiungibile anche in funicolare. Una volta arrivati in cima, è possibile godere di una visione della capitale davvero spettacolare, in primis dalla Torre di avvistamento che prese il posto di quella dei Pifferai, demolita durante l'occupazione francese nel 1813. Non di meno, sono presenti varie esposizioni, a cominciare dal museo "La storia slovena" e per i più piccini, c'è il museo delle marionette. A completare questa sorta di mondo a parte, quasi sospeso, locali dove assaggiare le specialità locali, un caffè e perfino un jazz club.
Un'altra tappa cruciale per poter dire di essere stati a Lubiana, è il Museo di Scienze Naturali, il principale della Slovenia. Percorsi con un occhio di riguardo per i più piccoli, e caratterizzato da tre collezioni: quella dei gusci di molluschi del conte Karl Hohenwart, quella di insetti di Ferdinand J. Schmidt, le collezioni di erbari e la collezione di minerali di Žiga Zois. A colpire, appena si entra nell'imponente edificio, uno scheletro quasi completo di un mammut e scheletri di altre specie vertebrate. Una città e una nazione sono anche la propria cultura culinaria, e dopo aver provato i cevapcici, questa volta immersi nel kajmak (un prodotto caseario), ho fatto la deliziosa conoscenza del prebanec, una sorta di casseruola con fagioli. Un piatto "povero" della cucina balcanica, in particolare della cucina serba, bosniaca e macedone, ma ormai cliente fisso anche sui menù della Repubblica di Slovenia. Semplicemente divino, una pietanza che aspetto solo di poter tornare ad assaggiare nel prossimo viaggio a Lubiana.
Tornato dal Castello, la cui vista dal basso in notturna assume un'aura quasi magica, il caso ha voluto che nell'appartamento dove fossi alloggiato, abbia potuto assistere insieme al mio figlioletto (ormai lanciatissimo con la pallacanestro e già al 3° anno con l'Alvisiana Basket Venezia) alla nostra prima partita integrale dell'NBA. Dopo tutto non c'è da sorprendersi, nelle repubbliche della ex-Jugoslavia il basket è più seguito del calcio, anche dove c'è una fortissima tradizione, come in Croazia e in Serbia. E chi poteva esserci quel giorno? E quale partita abbiamo potuto vedere dall'inizio alla fine? Ovviamente i Dallas Mavericks di Luka Doncic che vinsero contro i Sacramento Kings una sfida fondamentale nella corsa verso i playoffs 2024, dove poi i Mavs sarebbero arrivati alla finalissima, perdendo contro i Boston Celtics. Lubiana non è solo una delle più belle città europee. È una meta da visitare appena ogni qual volta si abbia l'occasione. Oltre a ciò, Lubiana resterà un viaggio indelebile in cui abbiamo consacrato la nostra passione per il basket.
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Lubiana (Slovenia), il Castello © Luca Ferrari
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Lubiana (Slovenia) © Luca Ferrari
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Lubiana (Slovenia) © Luca Ferrari
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Lubiana (Slovenia) © Luca Ferrari
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Lubiana, centro città lungo il fiume Ljublanica © Luca Ferrari
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Lubiana, basket e draghi ovunque © Luca Ferrari
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Lubiana, museo di scienze naturali © Luca Ferrari
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Castello di Lubiana © Luca Ferrari
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Lubiana vista dal Castello © Luca Ferrari
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Lubiana, il delizioso prebanec e cevapcici con kajmak © Luca Ferrari
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Lubiana, partita dei Dallas Mavericks: Luka Doncic in lunetta...
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Lubiana, © Luca Ferrari |
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