giovedì 1 marzo 2018

Soffice candida Venezia

Neve a Venezia lungo la fondamenta Cannaregio © Leida Tiozzo
Nevica in quasi tutta Italia. La neve è arrivata anche a Venezia. Il risultato? Un panorama mozzafiato in ogni angolo della città lagunare. Guardare (e leggere) per credere.

di Luca Ferrari

Martedì sera 27 febbraio, in anticipo di più di ventiquattro ore rispetto a quanto era stato comunicato dal Comune di Venezia, è cominciata a scendere la neve sulla città lagunare. Un concerto silenzioso di bianco andato avanti tutta la notte e quando la mattina il popolo si è risvegliato, ciò che si è trovato fuori dalle finestre è stato qualcosa di semplicemente meraviglioso. Usando il celebre slogan del film Come farsi lasciare in 10 giorni, Venezia era ricoperta di glassa.

Un tempo rarissima da vedere, nell'ultimo ventennio la neve si è presentata più spesso alle porte della laguna e aldilà di qualche inevitabile disagio, specie per gli spostamenti degli anziani (comunque nettamente inferiori rispetto a gran parte d'Italia), il risultato è uno spettacolo unico e incredibile. Social network ovviamente presi d'assalto tanto dai semplici utenti, vedi gli scatti di Leida Tiozzo, Margherita Murgia, Antonietta Salvatore e Flavia Laurino, quanto dai canali ufficiali di Venezia Unica (facebook) e Lido di Venezia (Instagram).

Complice anche una giornata le cui nubi hanno via via lasciato spazio a un cielo limpido baciato dal sole, il risultato è stato di quelli da immortalare. Che si tratti di una fondamenta, un ponte o le mete più classiche come piazza San Marco, Palazzo Ducale, ponte di Rialto e la paradisiaca panoramica della città dalla terrazza del Fondaco dei Tedeschi, il risultato è sempre quello di una nuvola soffice e candida "ad altezza acquea".

Ovviamente non c'è solo Venezia. Eccomi allora a bordo di un vaporetto e via, fino all'isola del Lido di Venezia già a suo agio con le soffici nevicate. Si cammina di via in via, godendosi la prospettiva dei canali interni e i ponti traboccanti di bianco fino ad arrivare lì dove, ogni fine estate, ha sede l'unica e inimitabile Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il festival della settima arte più antico del mondo. Oggi intanto, giovedì 1 marzo, la neve ha ricominciato a cadere da un poetico cielo plumbeo.

Neve a Venezia e la sua laguna © Antonietta Salvatore
Neve a Venezia sopra le colonne di San Marco e San Todaro © Margherita Murgia
Neve a Venezia in piazza San Marco © Venezia Unica
Neve a Venezia davanti a Palazzo Ducale © Venezia Unica
Neve a Venezia sopra i tetti © Flavia Laurino
Neve a Venezia sopra i tetti © Flavia Laurino
Neve al Lido di Venezia davanti all'ex-Casinò, sede della Mostra del Cinema © lido_di_venezia_
Neve al Lido di Venezia © lido_di_venezia_
Neve a Venezia sull'isola della Giudecca presso Villa Heriot,
dove si studia per diventare tecnici del restauro di beni culturali © Luca Ferrari
Neve a Venezia sull'isola della Giudecca presso Villa Heriot,
sede dell'UIA - Università Internazionale dell'Arte © Luca Ferrari

domenica 11 febbraio 2018

Venezia, il vero scandalo sono le frittelle

Le frittelle del Panificio Baldini (Cannaregio, Venezia) © Luca Ferrari

Un ristorante di Venezia presenta un conto "salato" e tutti a gridare allo scandalo ma dei prezzi delle frittelle di Carnevale vogliamo parlare? Qualche eccezione per fortuna c'è!

1,60? Vabbeh, per una volta! Venezia super-criticata. Venezia la città dei conti da 1000 euro. Venezia invasa dai turisti. Mentre ci si scandalizza per un conto (da contarli su una mano, ndr) su cui di sicuro le indagini faranno il proprio corso, il Carnevale sforna un vero e proprio affronto per tutti i golosi. Prezzi allucinanti per una frittella, ormai arrivate anche a 1,60 e addirittura a 1,80 euro. La logica però purtroppo è sempre la stessa. Carnevale c'è una sola volta l'anno e quindi fa niente.

Folle amante di questa specialità dolciaria, quest'anno ho deciso di lasciar perdere arrivando massimo a comprarne una (farcita) al prezzo di 1,30 euro. Se ne trovano in giro, sia chiaro. Uno dei rari che ancora presenta prezzi ragionevoli è Tonolo (qui recensita dal sottoscritto), rinomata pasticceria presso la quale è possibile anche trovarne alle mele (varietà questa che io prediligo). Un altro aspetto estremamente scorretto è la pratica sempre più comune di non scrivere mai il prezzo. Chi di noi ha la faccia tosta, una volta sentito il costo e con la frittella già in mano di dire: cosa? Tenetevela! Pochi, per non dire quasi nessuno.

Qualcuno potrebbe obiettare che un rincaro di pochi centesimi sia poca cosa. Certo, ma questo rincaro va moltiplicato per tutte le migliaia di persone che verranno/stanno venendo a gustarsi il carnevale veneziano. In un mare (laguna) dunque di prezzi fin troppo cari, e spesso neanche tanto di qualità, ecco una gustosa e non esosa alternativa. Le frittelle del Panificio Baldini di Romina Baldini (produzione propria), all'inizio di Fondamenta Cannaregio, situata subito alla sinistra giù dal ponte delle Guglie. Frittelle veneziane, alla crema e zabaione, tutte al prezzo di 1,30 euro. Tutte provate e gustate assai, garantisco.

Frittelle assortite © Luca Ferrari

venerdì 15 dicembre 2017

Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura

La mostra Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura
È stata inaugurata al Centro Culturale Candiani di Mestre (Ve) la mostra “Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura” (16 dicembre 2017 - 28 maggio 2018).

di Luca Ferrari

È un dialogo tra vetro e pittura quello raccontato nella nuova mostra "Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura" promossa dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, ospitata al Centro culturale Candiani di Mestre e inaugurata oggi con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti la presidente della Commissione consiliare Cultura, Giorgia Pea, la presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, Mariacristina Gribaudi, la direttrice della Fondazione, Gabriella Belli, e la direttrice del Museo del vetro di Murano, Chiara Squarcina.

“Attorno al vetro e il suo riflesso nella pittura” hanno spiegato Belli e Squarcina "costituisce la quarta e ultima tappa del progetto Cortocircuito – Dialogo tra i secoli, il percorso tra i capolavori dell’arte antica e le icone dell’arte contemporanea che ha già proposto le mostre dedicate alla Giuditta nell’arte, al tema dell’Annunciazione e la luce e alla pop art, espone oltre 230 capolavori dell’arte vetraria, scelti tra le prestigiose collezioni del Museo del Vetro di Murano, accompagnate da circa 30 dipinti opportunamente selezionati nelle raccolte civiche, in particolare in quelle della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, ma anche in prestigiose collezioni pubbliche e private, dalla Pinacoteca di Barletta al MAXXI di Roma, dai Musei Civici di Pesaro alla Fondazione CRTrieste.

“Siamo entusiasti – ha aggiunto Gribaudi – di come i cittadini, non solo del Comune di Venezia, ma di tutta la Città metropolitana, abbiano risposto alle proposte di questo percorso ospitato al Candiani. Abbiamo accettato la grande sfida di far uscire le opere delle nostre collezioni da Venezia perché siamo convinti che la cultura, grande simbolo di pace, debba essere divulgata e a portata di tutti”. La Fondazione Musei civici propone anche percorsi guidati gratuiti alla mostra per adulti (21 dicembre - speciale con Chiara Squarcina, curatrice della mostra - 4 e 20 gennaio, 10 e 24 febbraio, 10 e 24 marzo, 14 e 28 aprile e 12 maggio 2018, alle ore 10.30) e per le famiglie (17 febbraio, 16 marzo, 21 aprile, 19 maggio 2018, sempre alle 10.30).

“Grazie a questa mostra – ha concluso Pea – finalmente le opere frutto della straordinaria arte vetraria potranno essere fruite da tutta la cittadinanza. Il Centro Candiani si conferma, ancora una volta, un contenitore di proposte culturali di qualità e un luogo di incontro per le persone. Attorno al vetro e il suo riflesso nella pittura si inserisce a pieno titolo nel percorso che, come Comune di Venezia e Città Metropolitana, stiamo portando avanti, assieme alla Fondazione Musei Civici, per promuovere anche in terraferma la grande arte”.

La mostra sarà visitabile da sabato 16 dicembre 2017 al 27 maggio 2018 h.10-19, chiuso il lunedì; dal 16 dicembre al 7 gennaio, venerdì, sabato e domenica, dalle ore 10 alle 22; il 25 dicembre e l'1 gennaio dalle ore 16 alle 22.

La mostra Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura
La mostra Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura

mercoledì 4 ottobre 2017

Bressanone, le delizie dell'Alto Adige

Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - torta al grano saraceno & il buchteln © Luca Ferrari
Viaggio a Bressanone (Bz), nel cuore della 15° edizione del Mercato del pane e dello strudel. Il meglio della cucina altoatesina nel nome degli ingredienti più naturali.

di Luca Ferrari

Festa di sapori, festa delle genti. A Bressanone (Bz) per il 15° anno consecutivo è tornato il Mercato del pane e dello strudel (29 settembre – 1 ottobre). “Un tempo il grosso dei visitatori veniva di sabato, ma nelle ultime edizioni si concentra soprattutto la domenica” spiega Marion Fischer, Organizzazione export Alto Adige della Camera di commercio di Bolzano.“Nell'ultimo giorno della rassegna iniziamo un po' più tardi affinché la Santa Messa non venga disturbata, e finiamo verso le h. 18 perché tutti i panettieri devono tornare nelle rispettive vallate e preparare il pane per il giorno dopo”.

Il viaggio da Venezia a Bressanone ha sempre il suo fascino. In tre ore e poco più si passa dalla laguna al profondo Alto Adige. Parcheggiato comodamente appena fuori il centro nevralgico della città, non c'è bisogno di chiedere informazioni o aprire per l'ennesima volta Google Maps. È sufficiente seguire le persone che si riversano verso il Duomo e lì farsi rapire da quella magia ormai sempre più sbiadita nelle città e ad appannaggio dei soli ricordi dei nonni. Qui invece, a Bressanone, gli antichi mestieri sono il business moderno del presente e del domani.

“In questa edizione abbiamo voluto fare un un regalo a chi ha avuto l'idea di questo Mercato ed è sempre tornato in tutte le 15 edizioni” continua Marion, “Una piccola statuetta in bronzo con la santa del pane di questa zona, Santa Notburga. Il nostro obiettivo è sensibilizzare sul regio grano, prodotto nelle vallate della zona. Visto il grande successo delle passate edizioni, anche quest'anno è stato realizzato il workshop per adulti (di 45 minuti ciascuno) per imparare a cucinare il pane e portarsi a casa il prodotto”.

Pane. Mele. Latte. Vino. Nel corso dell'anno sono tanti gli eventi realizzati per la promozione dei prodotti tipici altoatesini. Il 2017 è stato un anno alquanto bizzarro. Caldo record in gran parte della penisola, poche piogge e allo stesso tempo violenti grandinate che hanno minato anche il raccolto delle mele. La manifestazione a ogni modo non è mai stata in discussione e i tanti visitatori hanno potuto scoprire gli stand e le innumerevoli prelibatezze. Il venerdì in in particolare le famiglie dell'Alto Adige, il weekend più italiani, austriaci e tedeschi, questi ultimi in odore di ponte vacanziero poiché il 3 ottobre si festeggia la festa dell'unità della Germania.

Dopo tanta attesa, arriva il momento più dolce della giornata. Gli assaggi più che robusti. La priorità ce l'hanno sempre loro, i canederli. Soffici al burro fuso con speck. Una delizia a cui è impossibile rinunciare. Dopo una sontuosa fetta di strudel, via alle altre delizie dolciarie. Prima i più piccini krapfen al papavero, quindi la torta al grano saraceno e il buchteln, una soffice e doppia brioche con cuore di marmellata e intinta nella crema alla vaniglia.

Trovo la “forza” di rialzarmi e ricomincio a vagabondare per gli stand assaggiando fregole dei tanti pani, lo zelten (il dolce natalizio) e pezzettini di pane nero spalmati di candido burro. In mezzo a tutta questa bontà genuina, c'è un piatto davvero unico che caratterizza Bressanone e/o l'Alto Adige? “Dipende dalla stagione e dalla zona” conclude Marion Fischer, sempre gentile e precisa nelle sue risposte, “Adesso per esempio è il periodo del Torggelen, degustazione di vino e castagne”.

Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - fornai in azione © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - si miete il grano © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - assaggini di burro © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - ravioli di segale © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - lo strudel, dolce alle mele © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - krapfen al papavero © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel - folclore musicale © Luca Ferrari
Bressanone, Mercato del pane e dello strudel © Luca Ferrari

mercoledì 27 settembre 2017

Alto Adige, la festa dei sapori genuini

Santa Maddalena (Bz), lo Speckfest
Sapori genuini e tradizione. Dal 29 settembre al 1 ottobre va in scena la 15° edizione del Mercato del pane e dello strudel a Bressanone e lo Speckfest a Santa Maddalena (Bz).

di Luca Ferrari

È tornato. Sono tornati. Organizzato e seguito dall’IDM Alto Adige di Bolzano, il Mercato del pane e dello strudel di Bressanone e lo Speckfest di Santa Maddalena (Bz) sono pronti ad alzare il sipario sulla rispettiva 15° edizione. Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre il primo, il solo weekend il secondo. Tre giorni complessivi per scoprire e assaporare un mondo autentico fatto di sapori, tradizioni e quella tipica genuinità di una delle più belle province d'Italia, l'Alto-Adige.

Una mezz'ora di macchina e via, si parte alla volta della verde Santa Maddalena, idilliaco paesino della Val di Funes circondato dall’incantevole cornice naturale del gruppo alpino delle Odle, per celebrare a dovere il re dei salumi altoatesini: lo speck Alto Adige IGP.  Nato da un’iniziativa comune dell’Associazione Turistica Val di Funes, del Consorzio Tutela Speck Alto Adige e di IDM Alto Adige, la due giorni dello Speckfest sarà all’insegna del divertimento scandito attraverso canti, danze folcloristiche, specialità regionali e per l'occasione del 15° anniversario della manifestazione, anche workshop, giochi a premi e video Virtual Reality.

Da prendere nota  il workshop sulle fasi di produzione dello speck e del suo uso in cucina, offrendo così ai neo-cuochi la possibilità di preparare (e assaggiare) i canederli allo speck. Oltre ai vari giochi a premi, è ormai diventato un appuntamento immancabile l'elezione del Gletscherhons, il tagliatore più veloce di speck, e la Regina dello Speck, il tutto condito da una vasta proposta gastronomica: dai piatti tipici come i classici taglieri di Speck Alto Adige IGP, i canederli o i Gröstel (patate arrostite e speck), fino alle pietanze più creative come la vellutata di zucca con fettine di speck, l’insalata di cavolo cappuccio.

Ulteriore ciliegina sulla torta in questo weekend altoatesino, domenica 1 settembre si svolgerà a Termeno (Bz) l'evento Grapperie Aperte, alla scoperta della distilleria Roner, con degustazioni (h.10-18, della durata di mezz'ora ciascuna che permetteranno ai visitatori di assaporare le specialità degli omonimi prodotti Roner e altrettanti vini della tenuta Ritterhof. Le visite si concluderanno con l’assaggio di piatti innovativi proposti dal ristorante della tenuta Ritterhof in collaborazione con il pastificio Felicetti, che utilizza la pregiata linea Monograno. E per chiudere in bellezza, sulla splendida terrazza panoramica la Barlady di Roner preparerà cocktail e aperitivi.

Per ulteriori approfondimenti sul Mercato del pane e lo Speckfest,  Buona lettura... e buon appetito con una serie di articoli delle passate edizioni.
Bressanone, il Duomo e la festa del pane e dello strudel © Antonietta Salvatore
Bressanone, festa del pane e dello strudel - soffici strudel © Antonietta Salvatore
Bressanone, festa del pane e dello strudel - soffici canederli © Antonietta Salvatore
Bressanone, festa del pane e dello strudel - la tipica merenda tirolese © Antonietta Salvatore
Bressanone, festa del pane e dello strudel - suonatori © Antonietta Salvatore
Bressanone, festa del pane e dello strudel - la preparazione del burro artigianale © Antonietta Salvatore
Bressanone, festa del pane e dello strudel - mele & porzioni di strudel © Antonietta Salvatore

venerdì 22 settembre 2017

I dolci della Vecchia

Un vassoio traboccante di dolci pastine © Luca Ferrari
 La "Vecchia" era una persona speciale e golosissima di dolciumi. Il suo ricordo rimarrà imperituro nel cuore e nella condivisione di pastine, frittelle e altre squisitezze dolciarie.

di Luca Ferrari

Questo non è un trattato di cucina né vi illustrerò ricette. Questo è un tributo a una persona speciale che da ieri non c'è più. Una persona che ha vissuto per 91 lunghi anni diventando prima ragazza, poi madre, nonna e infine, per qualche mese, anche bisnonna. Donna sempre molto schiva, amante del viaggiare e mai rinunciataria qualora si trattasse di viziarsi con le tante specialità di dolciumi e torte. Non ho idea ci cosa ci sia nell'Aldilà ma non fa differenza.

Oggi e per sempre le voglio dedicare tutte queste golosità, sperando che da qualche parte se le possa ancora gustare. C'è di più. Ogni volta che mangerò queste e tante altre delizie dolciarie, mi tornerai in mente tu e sarà come ci stessimo strafogando insieme. E ogni volta che mangerò un dolce che immagino avresti apprezzato, gli scatterò una foto e la aggiungerò qui.

Si parte da uno dei miei ultimi acquisti in fatto di conoscenza, le zeppole di San Giuseppe, scoperte e gustate in quel di Corigliano Calabro. Spazio poi alle tante prelibatezze veneziane, a cominciare dal cestino di zabaione, molto apprezzata dalla Signora in questione, insieme alla pastina traboccante di panna e fragole. Per chi abita in laguna Carnevale significa solo una cosa: frittelle, da gustare alle mele e nelle sublimi varietà di crema zabaione.

L'estate si è appena conclusa ma una vera giornata di spiaggia al Lido di Venezia non è degna di questo nome senza una sontuosa brioche con gelato. Con l'arrivo del freddo invece, ma quanto è bello tuffarsi nella neve e poi scaldarsi con una fetta di torta al grano saraceno (come quello gustato sulle piste da sci sopra Plan in Passiria) o lo strudel, per me in assoluto il dolce migliore al mondo. Una squisitezza che la "Vecchia" soleva preparare con ottimi risultati quando ero piccino, in particolare nel mese di agosto in occasione del suo compleanno (20 agosto).

Anche la colazione vuole la sua parte e tra le calli veneziane non c'è solo arte e architettura ma anche forni che sanno il fatto loro, sia per le classiche brioche sia per i sontuosi krapfen con crema chantilly. Il top del top delle mie colazioni però, sono i pancake, ormai esperto nel prepararli nella quiete domestica, in principio gustati enormi con marmellata di fragole durante un'incursione a Forks (WA), negli Stati Uniti e pancake in tutte le dimensioni possibili e immaginabili ancor di più durante il mio recente reportage in Canada.

Portogallo, 6 luglio '18. Un viaggio atteso da molto e finalmente sono sbarcato all'estremità dell'Europa occidentale. Qui la mia prima colazione a Lisbona non poteva che vedere protagonisti il tipico caffè gigante (galao) e gl'immancabili Pastel de Nata, dolcezze queste bissate nella rinomata pasticceria-caffè Piriquita di Sintra, per poi sbarcare nell'altrettanto celebre Pastelaria Alcoa ad Alcobaca.

Schiavonea (Cs), 29 agosto '18. Eccomi tornato in Calabria, poco distante da Corigliano Calabro e fronte Mar Ionio. La fortuna vuole che a due passi da dove ho preso alloggio, vi sia la pasticceria-gelateria La Perla dove fin dalle 7 del mattino si possono trovare una ricca e soffice varietà di croissant al cioccolato, crema, cioccolato bianco, nocciola al prezzo di 1 euro l'uno. Grandi cornetti con ricco ripieno. Davvero il modo ideale per iniziare una giornata da queste parti.

Venezia, 7 settembre '18. Dopo giri su e giù per l'Italia, rieccomi tornato nella quiete domestica e per ricominciare alla grande dopo le meritate ferie, nulla di meglio di qualche dolcezza direttamente dal ghetto ebraico di Venezia dove si trovano degli ottimi biscottoni alle mandorle: le soffici impade o i più croccanti "mandorle" (almonds). I biscotti, un qualcosa da gustare sia a colazione e ancor di più prima di andare nanna spaparanzati nel letto. Dico bene, Vecchia?

Castellina in Chianti (Si), 15 settembre '18. Questa te la offro io, vecchia. Una porzione d’infinito. Questo è uno dei prodotti autunnali più tipici toscani: la schiacciata con l’uva e la schiacciata coi fichi. Questa prelibatezza te la offro io e lo faccio da un panorama che forse non ci ha mai visto vicini. Queste schiacciate vorrei che tu le potessi assaggiare ancora. Gustate nella quiete del Chianti senese, affiderò a queste dolcezze l’ingrato di compito di nascondere le lacrime appena sgorgatemi nel ricordo mai sopito della tua prima annuale assenza.

Venezia, 19 settembre '18. Anche una semplice merenda pomeridiana con soffice dolce alle carote può trasformarsi in un momento di eterna dolcezza. Un dolce da colazione ma anche da visita in perfetto stile "suo". La vecchia d'altronde quando veniva a casa non lo faceva mai a mani vuote. Bastava sbirciare nel frigorifero ed ecco comparire una confezione di fresche pastine. A questo punto non mi resta che aggiungere: Vecchia, dov'è la mia fetta?

Venezia, 18 agosto '19. Già, è passato un po' di tempo dall'ultima volta e dall'ultima foto. Sarà che non ho più mangiato nulla di speciale, sarà che questo soffice trionfo di pastine (vedi nuova foto in primo piano) mi ha fatto ritornare in mente quando andavo a trovarla le ultime volte e simili dolcezze non mancavano mai. Non per cortesia. Non perché mi sentissi in dovere. Banalmente perché la Vecchia ne era terribilmente golosa, e allora perché non fargliene gustare ancora? Scriverò di più. Assaggerò di più. E' una promessa.

Venezia, 9 novembre 2019. E siamo arrivati al compleanno dell'autore. Una giornata così non può prescindere da una succulenta torta a base di crema pasticcera, panna montata e delle soffice amarene per guarnire il tutto. Torta fatta in casa, s'intende. Se a questa ci aggiungete che uno degli invitati mi ha voluto omaggiare con un soffice strudel guarnito di cioccolato bianco (e tu Vecchia, lo avresti apprezzato assai), la festa è stata davvero al completo per i sensi più cosiddetti, caserecci. Dopo una simile mangiata non resta che buttarsi a fare uno po' di sport in attesa delle dolcezze natalizie.

Castelfondo, 22 febbraio 2020. Ciao Vecchia, come stai lassù? Quaggiù le cose sono abbastanza complicate causa diffusione del coronavirus e insomma, qui è tutta una restrizione e quarantena. Nelle settimane scorse però ho fatto due differenti tappe in Val di Non, provincia autonoma del Trentino. Il nostro primo è stato il lago Smeraldo dove nella adiacente Ristorante Pizzeria Al Folon abbiamo scoperto uno strudel con la pasta frolla semplicemente strepitoso, servito poi con panna. Talmente buono che la seconda volta che siamo capitati in zona, siamo venuti la sera a mangiare la pizza, pregustando già il suddetto strudel che abbiamo potuto gustare tutti. E quando dico tutti, intendo proprio tutti!

Venezia, 9 maggio 2020. Ciao Vecchia, come stai? Hai vissuto i giorni Titini e la fine del Secondo Conflitto Mondiale, ma qui da due mesi siamo oramai in quarantena da coronavirus. Un tempo assurdo dove non sono mancati di estrema dolcezza che avresti saputo apprezzare. Uno di questi è stato il dolce napoletano per eccellenza, la pastiera, preparata in periodo pasquale. Poco dopo, è stata la volta di un altro cult della cucina d'oltreoceano, il cheesecake. Era la prima volta e il risultato è stato un po' ambiguo ma comunque gustoso, e ci ha allietato per quattro-cinque colazioni.

... continua


Un cheesecake appena sfornato © Luca Ferrari
Un meraviglioso strudel © Luca Ferrari
Un soffice torta casalinga © Luca Ferrari
Un soffice dolce alle carote © Luca Ferrari
Croccanti biscotti alle mandorle © Luca Ferrari
Cornetti assortiti al cioccolato, crema... © Luca Ferrari
Lisbona, colazione con le specialità Pastel de Nata © Luca Ferrari
Alcobaca (Portogallo), le delizie della Pastelaria Alcoa © Luca Ferrari
Alcobaca (Portogallo), le delizie della Pastelaria Alcoa © Luca Ferrari
Una deliziosa zeppola di San Giuseppe © Luca Ferrari
Krapfen con crema chantilly © Luca Ferrari
Bombetta al rum e il trionfo di zabaione © Luca Ferrari
Pastine assortite © Luca Ferrari
Un gigantesco baba' © Luca Ferrari
Brioche con gelato © Luca Ferrari
Frittelle assortite con crema e zabaione © Luca Ferrari
Una sontuosa fetta di strudel austriaco consumata poco lontano da Lienz © Luca Ferrari
Una ricca colazione base di brioche assortite © Luca Ferrari
Forks (Wa, USA) - Un ricco piatto di pancake giganti con marmellata di fragole e panna © Luca Ferrari
Ricche fette di torta al grano saraceno © Luca Ferrari
Chianti senese, colazione con schiacciata all'uva e ai fichi © Luca Ferrari