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mercoledì 2 agosto 2023

Canada, Here We Come

On the road per il Canada © Luca Ferrari

Ciao Canada, le nostre strade si sono unite in modo indelebile ma tranquillo, ci rincontreremo presto. Una promessa? No, un dato di fatto! Ci viediamo il...

di Luca Ferrari

Ciao Canada, sono le 13.10 di un apparente anonimo mercoledì 2 agosto 2023. In questo preciso istante, tra un anno esatto, i motori del volo Air Transat staranno pompando al massimo per conquistare i cieli e attraversare l'Atlantico, destinazione l'aeroporto Internazionale di Montreal - Pierre Elliott Trudeau. Di lì in poi, presa una macchina a noleggio, attraverserò e mi fermerò in Quebec e New Brunswick fino a raggiungere l'isola del Principe Edoardo (Prince Edward Island) e la Nuova Scotia. Sarò un viaggio grandioso. Un viaggio atteso da quando sono tornato in Italia alcuni anni or sono, dopo un indimenticabile reportage canadese. Quel viaggio ha dato inizio a una svolta epocale nella mia esistenza. Questo nuovo viaggio invece, giorno dopo giorno, si sta facendo sempre più reale e oltre a nuovi reportage che scriverò, ho già in programma un progetto top secret di cui vi farò partecipe a tempo debito.

Canada 2024, start the inspiration... Se iniziassi a scorrere le pagine della mia vita, il numero "4" ha segnato tappe importanti. Trent'anni fa, nel 1994, si consumava l'estate prima del mio ultimo anno della scuola dell'obbligo. Nel 2024 invece, mio figlio starà vivendo la sua prima estate dopo aver terminato il prima anno della scuola elementare. Sempre nel 1994, iniziai a scrivere poesie, dunque nel 2024 saranno 30 anni esatti di fervente attività di penna. Un qualcosa che, posso dirlo, mi ha davvero stravolto la vita e tracciato le radici della mia professione. L'estate 2004 fu l'anno dell'addio a una città che ho amato moltissimo, Firenze, e dove ho iniziato l'attività giornalistica. Dieci anni dopo, nel 2014, feci svariate incursioni in terra anglosassone, come se mi stessi preparando per fare il grande balzo. Adesso è tempo di aggiornamenti. Nel 2024 farò ritorno in un Paese che ha segnato la mia vita. Un viaggio che chiuderà un nuovo importante cerchio della mia esistenza (e dell'anima).

Canada 2024. Ho già iniziato a costruire l'itinerario e dopo una sosta in una placida casetta nel bosco poco distante da Montreal, l'indomani farò visita a Quebec City. Oltre all'inconfondibile architettura che da sempre desidero ammirare, ho già pianificato una visita all'Aquarium du Quebec! In questo momento, l'obiettivo sarebbe quello di farsi una giornata in viaggio. 7 ore su gomma per arrivare a ridosso dell'isola del Principe Edoardo, percorrendo all'andata il lunghissimo ponte Confederation Bridge (quasi 13 km) e poi prendere il battello per raggiungere la Nuova Scozia, dove ci aspetta di sicuro una capatina ad Halifax e il museo del Titanic, il Maritime Museum of the Atlantic. Non nascondo l'emozione all'idea di dormire in qualche faro ma credo sia un'opzione piuttosto dispendiosa, magari proprio in quella Peggy's Cove, la cui immagine giace sulla copertina della guida Routard che ancora una volta mi accompagnerà in questa avventura. 

Per chi è nato davanti al mare, il richiamo di questo elemento è qualcosa di davvero unico. Se già una volta mi sono dedicato al whale watching in Canada, questa volta vorrei andare anche oltre, trovando anche il tempo di prendere una canoa a noleggio da qualche parte e dedicarmi a qualche ora nel totale abbraccio di Madre Natura (acquea). Sebbene sia fondamentale organizzarsi prima, e garantisco che dopo la pandemia da covid il mercato dell'affittanza e in generale dei viaggi sia molto cambiato, non ho intenzione di programmare tutto al dettaglio. So dove devo andare ma voglio anche concedermi il piacere dell'improvvisazione, valorizzando al meglio uno degli aspetti di cui il Canada è principe supremo: il viaggio

Un elemento che del Canada mi ha molto colpito fin dal principio, è la valorizzazione del turismo. Mi spiego meglio. Oltre a un grande ufficio sul confine tra uno Stato e l'altro del Paese, anche i piccoli centri abitati hanno uffici turistici con personale sempre disponibile e cordiale. Magari non c'è moltissimo da vedere ma viene comunque proposto, mostrando un'attenzione autentica al territorio, senza svenderlo al turismo di massa. Un'alta peculiarità di questo Paese, decisamente differente rispetto all'Europa centro-meridionale, le case dove pernottare. Tutt'altre dimensioni e architettura. Un mondo davvero particolare. Un mondo che si può e si deve scoprire, viaggiando. Il treno è di sicuro un must per il Canada ma ciò che si può ammirare su quattro ruote, è impareggiabile, anche solo per vedere i cartelloni gialli che indicano il possibile attraversamento di alci sulla strada.

Altro aspetto cruciale di un territorio da esplorare, la cucina. Nel Canada ho scoperto essere un must l'astice, provato davvero in ogni sua deliziosa forma (hamburger, al burro, zuppa) e che, complice i costi sostenuti in Italia, è un piatto che non ho più assaggiato da allora. Altra specialità che bramo di tornare a gustare, i pancake. Una prelibatezza che già amavo prima di scoprire il Canada, ma che ho ulteriormente imparato a valorizzare con le ricette originali anche nella mia quiete domestica durante i weekend. Dalla semplicità della poutine, le patate fritte canadesi con salsa e formaggio, alle tante specialità ittiche e quelle a base di carne condite con uno degli elementi tipici della cucina locale, lo sciroppo d'acero, ritornare in Canada significa anche dedicarsi con gusto ai piaceri della forchetta. 

Canada 2024. Parola d'ordine, condividere? Andiamoci piano. Andiamoci molto piano! La prima volta che attraversai il Canada fui molto restio a condividere le tappe di quel viaggio, e lo avevo già anticipato in un articolo. Questa volta mi sbottonerò un po' di più. Lavorando sui social media, ho fatto la conoscenza del gruppo facebook "We Love Prince Edward Island" dove io stesso, da anni ormai, scrivo qualcosina, godendomi gli scatti in diretta di questo territorio. Seguo sempre con molto interesse l'attività dell'Ambasciata del Canada in Italia, i cui post spesso condivido sulla mia pagina dedicata: My Lovely Canada. I social media possono essere anche un luogo sereno dove alimentare interessi e passioni, ed è proprio su questi due binari che tra un anno esatto, il 2 agosto 2024, sarò in volo per il Canada. Un sentimento sincero che mi porterà a scoprire angoli noti e remoti di un Paese davvero incredibile e su cui non vedo l'ora di scrivere pagine e pagine di autentica e condivisa esperienza umana.

Inizia un nuovo viaggio in Canada © Luca Ferrari
Canada - la natura del Quebec © Luca Ferrari
Canada - Cape Jourinaim (New Brunswick) © Luca Ferrari
Canada - Greenwich Park (isola del Principe Edoardo© Luca Ferrari
Canada - alloggio turistico a Cavendish (Prince Edward Island© Luca Ferrari
Canada - colazione di pancake Desable (Prince Edward Island© Luca Ferrari
Canada - whale watching sulla Cape Breton Island (Nova Scotia© Luca Ferrari
Canada - il centro turistico della Nova Scotia © Luca Ferrari
Canada - faro Cape d'Or (Nova Scotia© Luca Ferrari
Canada - un delizioso lobster roll © Luca Ferrari
Canada - Lunenburg (Nova Scotia© Luca Ferrari
Canada - casolari attorno al faro di Peggy's Cove (Nova Scotia© Luca Ferrari
Canada - il panorama oceanico da Peggy's Cove (Nova Scotia© Luca Ferrari

sabato 20 ottobre 2018

I pancake del sabato mattina

 Pancakes in padella, e poi preparati insieme a un ricco cappuccino e sciroppo d'acero © Luca Ferrari
Sarà che il Canada mi scorre dentro l’anima e il "pancino", per me la vera colazione è quella con i pancake fatti in casa e abbondante sciroppo d’acero. Buon weekend a tutti.

di Luca Ferrari

Lievito, cremor tartaro, lattefarina 00, burro, uova e ovviamente lui, lo sciroppo d'acero. Per fare i pancake servono questi semplici ingredienti. Non possono però mancare anche calma, relax e il tempo (abbondante) per gustarseli a dovere. La colazione coi pancake ormai è un must dei miei sabato e/o domenica mattina. Mai stato un fan dell'italiana tazzina al bar e via. Blasfemia pura. La colazione si fa a casa. La si gusta in relax con indosso ancora la fuliggine dei sogni sulle palpebre e se proprio volessimo strafare, l'ideale è accompagnare il tutto con una sana lettura cinematografica.

 Pancakes in preparazione © Luca Ferrari
 Pancakes in preparazione in padella © Luca Ferrari
 Pancakes in preparazione in padella © Luca Ferrari
 Pancake con sciroppo d'acero e il film I, Tonya © Luca Ferrari
Pancake con sciroppo d'acero © Luca Ferrari
Pancake con sciroppo d'acero © Luca Ferrari
Pancake con sciroppo d'acero e il film The Post © Luca Ferrari

venerdì 22 settembre 2017

I dolci della Vecchia

Un vassoio traboccante di dolci pastine © Luca Ferrari
 La "Vecchia" era una persona speciale e golosissima di dolciumi. Il suo ricordo rimarrà imperituro nel cuore e nella condivisione di pastine, frittelle e altre squisitezze dolciarie.

di Luca Ferrari

Questo non è un trattato di cucina né vi illustrerò ricette. Questo è un tributo a una persona speciale che da ieri non c'è più. Una persona che ha vissuto per 91 lunghi anni diventando prima ragazza, poi madre, nonna e infine, per qualche mese, anche bisnonna. Donna sempre molto schiva, amante del viaggiare e mai rinunciataria qualora si trattasse di viziarsi con le tante specialità di dolciumi e torte. Non ho idea ci cosa ci sia nell'Aldilà ma non fa differenza.

Oggi e per sempre le voglio dedicare tutte queste golosità, sperando che da qualche parte se le possa ancora gustare. C'è di più. Ogni volta che mangerò queste e tante altre delizie dolciarie, mi tornerai in mente tu e sarà come ci stessimo strafogando insieme. E ogni volta che mangerò un dolce che immagino avresti apprezzato, gli scatterò una foto e la aggiungerò qui.

Si parte da uno dei miei ultimi acquisti in fatto di conoscenza, le zeppole di San Giuseppe, scoperte e gustate in quel di Corigliano Calabro. Spazio poi alle tante prelibatezze veneziane, a cominciare dal cestino di zabaione, molto apprezzata dalla Signora in questione, insieme alla pastina traboccante di panna e fragole. Per chi abita in laguna Carnevale significa solo una cosa: frittelle, da gustare alle mele e nelle sublimi varietà di crema zabaione.

L'estate si è appena conclusa ma una vera giornata di spiaggia al Lido di Venezia non è degna di questo nome senza una sontuosa brioche con gelato. Con l'arrivo del freddo invece, ma quanto è bello tuffarsi nella neve e poi scaldarsi con una fetta di torta al grano saraceno (come quello gustato sulle piste da sci sopra Plan in Passiria) o lo strudel, per me in assoluto il dolce migliore al mondo. Una squisitezza che la "Vecchia" soleva preparare con ottimi risultati quando ero piccino, in particolare nel mese di agosto in occasione del suo compleanno (20 agosto).

Anche la colazione vuole la sua parte e tra le calli veneziane non c'è solo arte e architettura ma anche forni che sanno il fatto loro, sia per le classiche brioche sia per i sontuosi krapfen con crema chantilly. Il top del top delle mie colazioni però, sono i pancake, ormai esperto nel prepararli nella quiete domestica, in principio gustati enormi con marmellata di fragole durante un'incursione a Forks (WA), negli Stati Uniti e pancake in tutte le dimensioni possibili e immaginabili ancor di più durante il mio recente reportage in Canada.

Portogallo, 6 luglio '18. Un viaggio atteso da molto e finalmente sono sbarcato all'estremità dell'Europa occidentale. Qui la mia prima colazione a Lisbona non poteva che vedere protagonisti il tipico caffè gigante (galao) e gl'immancabili Pastel de Nata, dolcezze queste bissate nella rinomata pasticceria-caffè Piriquita di Sintra, per poi sbarcare nell'altrettanto celebre Pastelaria Alcoa ad Alcobaca.

Schiavonea (Cs), 29 agosto '18. Eccomi tornato in Calabria, poco distante da Corigliano Calabro e fronte Mar Ionio. La fortuna vuole che a due passi da dove ho preso alloggio, vi sia la pasticceria-gelateria La Perla dove fin dalle 7 del mattino si possono trovare una ricca e soffice varietà di croissant al cioccolato, crema, cioccolato bianco, nocciola al prezzo di 1 euro l'uno. Grandi cornetti con ricco ripieno. Davvero il modo ideale per iniziare una giornata da queste parti.

Venezia, 7 settembre '18. Dopo giri su e giù per l'Italia, rieccomi tornato nella quiete domestica e per ricominciare alla grande dopo le meritate ferie, nulla di meglio di qualche dolcezza direttamente dal ghetto ebraico di Venezia dove si trovano degli ottimi biscottoni alle mandorle: le soffici impade o i più croccanti "mandorle" (almonds). I biscotti, un qualcosa da gustare sia a colazione e ancor di più prima di andare nanna spaparanzati nel letto. Dico bene, Vecchia?

Castellina in Chianti (Si), 15 settembre '18. Questa te la offro io, vecchia. Una porzione d’infinito. Questo è uno dei prodotti autunnali più tipici toscani: la schiacciata con l’uva e la schiacciata coi fichi. Questa prelibatezza te la offro io e lo faccio da un panorama che forse non ci ha mai visto vicini. Queste schiacciate vorrei che tu le potessi assaggiare ancora. Gustate nella quiete del Chianti senese, affiderò a queste dolcezze l’ingrato di compito di nascondere le lacrime appena sgorgatemi nel ricordo mai sopito della tua prima annuale assenza.

Venezia, 19 settembre '18. Anche una semplice merenda pomeridiana con soffice dolce alle carote può trasformarsi in un momento di eterna dolcezza. Un dolce da colazione ma anche da visita in perfetto stile "suo". La vecchia d'altronde quando veniva a casa non lo faceva mai a mani vuote. Bastava sbirciare nel frigorifero ed ecco comparire una confezione di fresche pastine. A questo punto non mi resta che aggiungere: Vecchia, dov'è la mia fetta?

Venezia, 18 agosto '19. Già, è passato un po' di tempo dall'ultima volta e dall'ultima foto. Sarà che non ho più mangiato nulla di speciale, sarà che questo soffice trionfo di pastine (vedi nuova foto in primo piano) mi ha fatto ritornare in mente quando andavo a trovarla le ultime volte e simili dolcezze non mancavano mai. Non per cortesia. Non perché mi sentissi in dovere. Banalmente perché la Vecchia ne era terribilmente golosa, e allora perché non fargliene gustare ancora? Scriverò di più. Assaggerò di più. E' una promessa.

Venezia, 9 novembre 2019. E siamo arrivati al compleanno dell'autore. Una giornata così non può prescindere da una succulenta torta a base di crema pasticcera, panna montata e delle soffice amarene per guarnire il tutto. Torta fatta in casa, s'intende. Se a questa ci aggiungete che uno degli invitati mi ha voluto omaggiare con un soffice strudel guarnito di cioccolato bianco (e tu Vecchia, lo avresti apprezzato assai), la festa è stata davvero al completo per i sensi più cosiddetti, caserecci. Dopo una simile mangiata non resta che buttarsi a fare uno po' di sport in attesa delle dolcezze natalizie.

Castelfondo, 22 febbraio 2020. Ciao Vecchia, come stai lassù? Quaggiù le cose sono abbastanza complicate causa diffusione del coronavirus e insomma, qui è tutta una restrizione e quarantena. Nelle settimane scorse però ho fatto due differenti tappe in Val di Non, provincia autonoma del Trentino. Il nostro primo è stato il lago Smeraldo dove nella adiacente Ristorante Pizzeria Al Folon abbiamo scoperto uno strudel con la pasta frolla semplicemente strepitoso, servito poi con panna. Talmente buono che la seconda volta che siamo capitati in zona, siamo venuti la sera a mangiare la pizza, pregustando già il suddetto strudel che abbiamo potuto gustare tutti. E quando dico tutti, intendo proprio tutti!

Venezia, 9 maggio 2020. Ciao Vecchia, come stai? Hai vissuto i giorni Titini e la fine del Secondo Conflitto Mondiale, ma qui da due mesi siamo oramai in quarantena da coronavirus. Un tempo assurdo dove non sono mancati di estrema dolcezza che avresti saputo apprezzare. Uno di questi è stato il dolce napoletano per eccellenza, la pastiera, preparata in periodo pasquale. Poco dopo, è stata la volta di un altro cult della cucina d'oltreoceano, il cheesecake. Era la prima volta e il risultato è stato un po' ambiguo ma comunque gustoso, e ci ha allietato per quattro-cinque colazioni.

... continua


Un cheesecake appena sfornato © Luca Ferrari
Un meraviglioso strudel © Luca Ferrari
Un soffice torta casalinga © Luca Ferrari
Un soffice dolce alle carote © Luca Ferrari
Croccanti biscotti alle mandorle © Luca Ferrari
Cornetti assortiti al cioccolato, crema... © Luca Ferrari
Lisbona, colazione con le specialità Pastel de Nata © Luca Ferrari
Alcobaca (Portogallo), le delizie della Pastelaria Alcoa © Luca Ferrari
Alcobaca (Portogallo), le delizie della Pastelaria Alcoa © Luca Ferrari
Una deliziosa zeppola di San Giuseppe © Luca Ferrari
Krapfen con crema chantilly © Luca Ferrari
Bombetta al rum e il trionfo di zabaione © Luca Ferrari
Pastine assortite © Luca Ferrari
Un gigantesco baba' © Luca Ferrari
Brioche con gelato © Luca Ferrari
Frittelle assortite con crema e zabaione © Luca Ferrari
Una sontuosa fetta di strudel austriaco consumata poco lontano da Lienz © Luca Ferrari
Una ricca colazione base di brioche assortite © Luca Ferrari
Forks (Wa, USA) - Un ricco piatto di pancake giganti con marmellata di fragole e panna © Luca Ferrari
Ricche fette di torta al grano saraceno © Luca Ferrari
Chianti senese, colazione con schiacciata all'uva e ai fichi © Luca Ferrari

mercoledì 13 luglio 2016

Pancake, breakfast in Canada

La colazione coi pancake e sciroppo d'acero a Cheticamp (Nuova Scozia - Canada) © Luca Ferrari
Dal Quebec a Prince Edward Island passando per la Nuova Scozia. Lì nel (grande) mezzo del Canada, per la gioia del mio palato, le tante colazioni a base di pancake e sciroppo d’acero.


Soffici. Grandi. Maestosi. Accompagnati dal classico caffè lungo con aggiunta di latte. Loro sono i pancake, la colazione canadese per eccellenza. Qualcosa che ho saggiato a più riprese nel mio recente viaggio tra le province del Quebec, New Brunswick, Nuova Scozia e Prince Edward Island. È vero, in qualche occasione li ho traditi per i waffel e un po’ di sano pane tostato con l’onnipresente burro e marmellata, ma solo perché non erano presenti nei menù. Il mio viaggio in Canada non sarebbe mai potuto essere lo stesso senza il sapore dei pancake.

Li ho assaggiati la prima volta a Londra e fu amore a prima vista, esattamente come l’incontro (a distanza) con il Canada. Incamerata la mia prima breve esperienza in quella terra lontana, sponda occidentale (Vancouver), tornai a casa con una riserva considerevole di sciroppo d’acero. Da allora ho continuato a prepararli e quando dal continente una MaryPoppinsiana” ospite ci viene a trovare, lei sa bene che senza un’ampolla di quel magico liquido non varcherebbe mai la soglia di casa. Tutto ciò per celebrare a dovere i pancake, di recente gustati in più località nella propria terra natia, il Canada.

La mia avventura gastronomica canadese nel mondo degli orginal pancake è cominciata a Montreal, nell’ostello Le Gite du Plateau-Mont-Royal. Un posto davvero simpatico dove la mattina i giovani gestori li preparano al momento. A te chiedono solo di lavare i tuoi piatti una volta finito. Mi siedo, ed è subito una sorpresa. Sono diversi da quelli che preparo sui fornelli italiani. Sono più soffici e lo sciroppo d’acero viene assorbito dai suddetti.

Passa qualche giorno, e dopo centinaia di miglia eccomi sostare in un delizioso appartamentino a Parrsboro, in Nuova Scozia. L’indomani sono già elettrizzato all’idea di vedere lo spettacolo delle maree, ma prima di ciò mi dirigo spedito e parecchio affamato (i ristoranti alle 9 di sera sono già chiusi, ndr) a far colazione. Questa volta i pancake ci sono, eccome se ci sono. Arrivano soffici e caldi come sempre. Ancora più grandi. Molto più grandi. Sempre gustosi.

Altre miglia ancora. Mi spingo fino al faro di Peggys Cove per poi attraversare in tutto il suo costiero zigzagare Cape Breton Island. E dopo tanta guida sulle placide strade canadesi ci vuole il giusto ristoro. Così, prima d’imbarcarmi per la mia prima esperienza di whale-watching, faccio tappa al Restaurant Evangeline di Cheticamp (Nuova Scozia) a fare colazione. Ho bisogno di energie e non ho dubbi su cosa scegliere: i pancake. Ancora dimensioni mastodontiche. Ancora sciroppo d’acero a non finire. Ancora caffè nero lungo di cui ormai sono sempre più addicted.

La Nuova Scozia ha ancora molto da offrire e infatti, dopo una dormitina in mezzo al nulla, eccomi arrivare da Baddeck affamato come non mai. I pancake salgono ancora in cattedra. Questa volta però le dimensioni sono più contenute (comunque più grandicelli del normale) con una soffiata di zucchero a velo sopra, e un aroma davvero inaspettata. Poi ovviamente irrompe lo sciroppo anche se questa volta in particolare, così come in altre occasioni, lo alterno a qualche marmellatina, fragole e mirtilli in particolare.

Una delle mie ultime tappe canadesi è la placida cittadina di Desable, sull’isola di Prince Edward (la casa di Anna dai capelli rossi), poco lontana dalla romantica Argyle Beach, un posto dove lasciarci il cuore. E lì, nell’apparente innocuo Kwik-Way, un mix di tavola calda-supermercato, la sorpresa è nel menù della colazione dove oltre ai classici pancake c’è l’opzione Three Golden. Tre “bistecche” di pancake che avrebbero fatto impallidire anche una Fiorentina. Due divorate in dolce compagnia, l’ultima che mi è durata per l’ennesima abbuffata di chilometri canadesi.

Il cerchio si chiude. Il mio viaggio in Canada si conclude esattamente dov’era cominciato. Nel sopracitato ostello di Montreal con la mia ultima colazione canadese scandita da caffè nero e pancake. Questa volta li mangio più lentamente. Cerco invano un qualche sortilegio per fermare il tempo indugiando nel sapore. Invece inghiotto e mastico ancora. Boccone dopo boccone termino il mio pasto pancakiano nel Quebec. Giro un po’ per la città, poi salgo in aereo. Passato il checkin il mio bagaglio a mano si carica di un litro di puro sciroppo d’acero canadese. In attesa di tornare in Canada, nuovi pancake da preparare mi aspettano a cominciare da oggi.

Pancake all'ostello Le Gite du Plateau-Mont-Royal a Montreal (Quebec - Canada) © Luca Ferrari
La colazione coi pancake e sciroppo d'acero a Parrsboro (Nuova Scozia - Canada) © Luca Ferrari
La colazione coi pancake e sciroppo d'acero a Cheticamp (Nuova Scozia - Canada) © Luca Ferrari
Il caffè nero lungo a Baddeck (Nuova Scozia - Canada) © Luca Ferrari
I pancake a Baddeck (Nuova Scozia - Canada) © Luca Ferrari
La colazione coi pancake Three Gold a Desable (Prince Edward Island - Canada) © Luca Ferrari