La fragranza di una fetta di speck tagliata al suono dei canti tradizionali tirolesi. Filastrocche contadine sempre più vive. Lassù, nell’
Alto Adige.
di
Luca Ferrari
Abbandonata
Bressanone e annesso
Mercato del Pane e dello Strudel, punto deciso verso la
Val di Funes, ancora ignaro del regalo che sto per fare ai miei occhi e al mio intatto stupore. Costeggiando l’omonimo rio, verdi meli accompagnano il mio percorso fino a che decido di rispondere a un cartello sulla strada con la scritta “
apples - mele”. Un improvvisato chiosco vende succosi frutti di tutte le colorazioni, senza risparmiare su assaggi offerti alla clientela.
A darmi il benvenuto a
Santa Maddalena, allo
Speckfest, ci pensano pony e canti folcloristici. Entro in questo spiazzo verde dove gli stand delle arti artigiane lo circondano, tra grida di festa, assaggi e qualche vicino belato. Per la gioia dei più piccoli infatti, pecore tosate e delicati agnellini aspettano le loro carezze e qualche filo d’erba. Poi, è tutto un assaggio del celeberrimo salume affumicato.
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Val di Funnes © Stefano Feltre |
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Val di Funnes, il richiamo delle mele © Stefano Feltre |
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Val di Funnes, mele in vendita © Stefano Feltre |
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Val di Funnes - Santa Maddalena (Bz, dal produttore al consumatore © Stefano Feltre |
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Santa Maddalena (Bz), folclore tirolese © Stefano Feltre |
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Santa Maddalena (Bz), il regno dello Speckfest © Stefano Feltre |
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Santa Maddalena (Bz), Speckfest - tenere pecore © Stefano Feltre |
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Santa Maddalena (Bz), Speckfest - antichi mestieri © Stefano Feltre |
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