venerdì 26 settembre 2025

Lega Basket Femminile, avanti tutta

Costanza Verona (Famila) Schio tra Matilde Villa e Lorela Cubaj (Reyer) Ph. Ciamillo-Castoria

Una nuova grande stagione di basket femminile sta per cominciare con le sfide di Supercoppa e il Campionato Italiano LBF di Serie A1 2025/2026. Chi vincerà? 

di Luca Ferrari

È stata un'estate davvero magica quella per la pallacanestro italiana ma il bello deve ancora venire. Il basket femminile italiano ha infiammato i cuori del pubblico ai recenti FIBA Women Eurobasket 2025, conquistando la medaglia di bronzo grazie un gioco e uno spirito di squadra davvero travolgente, e infine venendo celebrato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La nuova stagione intanto è alle porte. Tutto è pronto per cominciare adesso che anche i tabelloni delle competizioni europee si sono allineati. Grazie a una doppia vittoria contro il KKZ Crvena Zvezda, la Reyer Venezia ha raggiunto il Famila Schio in Euroleague. In Eurocup invece, a tenere alti i colori del basket italiano, saranno: Geas Sesto San Giovanni, Magnolia Campobasso e Dinamo Sassari. Tutte unite, come un'unica grande squadra, dalla quale far emergere le giocatrici che affronteranno il prossimo marzo le qualificazioni per i Campionati Mondiali di Basket (Berlino, 4-13 settembre 2026).

Si comincia sabato 27 e domenica 28 settembre al PalaRomare di Schio (Vi), per la 30ª edizione della Supercoppa Italiana, dando così ufficialmente il via alla nuova stagione del basket femminile italiano. A differenza dell'edizione 2024 dove si sfidarono in una partita secca la vincitrice del campionato (Reyer Venezia) e la vincitrice della Coppa Italia (Famila Schio), quest'anno ci sarà la formula Final Four. Le oro-granata scenderanno in campo nella prima semifinale di sabato 27 settembre alle ore 17:15 contro l’Alama San Martino di Lupari. In serata le padrone di casa Famila Wuber Schio se la vedranno contro La Molisana Magnolia Campobasso. Le due vincitrici poi, incroceranno i canestri domenica 28 settembre alle ore 18:00, con in palio il primo trofeo stagionale. Tutte le partite dell'Opening Day così come le semifinali e la finale di Supercoppa Italiana, saranno trasmesse in chiaro e on demand su qualsiasi dispositivo su FLIMA, www.flima.tv.

Il weekend successivo, scatterà invece la prima del Campionato Italiano di Basket Femminile di Serie A1 2025/2026, con la 23° edizione dell'Opening Day che si svolgerà sabato 4 e domenica 5 ottobre al PalaLeonessa di Brescia. Questo il programma ufficiale delle partite:  

Sabato 4 ottobre

    • ore 14:00 - Dinamo Banco di Sardegna Sassari vs Alama San Martino 
    • ore 16:15 - Umana Reyer Venezia vs O.ME.P.S. Battipaglia 
    • ore 18:30 - Famila Wuber Schio vs People Strategy Panthers Roseto
    Domenica 5 ottobre
    • ore 16:00 - RMB Brixia Basket vs La Molisana Magnolia Campobasso 
    • ore 18:15 - Geas Basket vs Autosped BCC Derthona  
    Detto ciò, in bocca al lupo a tutte le squadre e vinca... la pallacanestro!

    Le finale scudetto Reyer Venezia vs Famila Schio

    martedì 16 settembre 2025

    Mattarella celebra il basket azzurro

    Le Azzurre insieme al Presidente Sergio Mattarella - ph. @quirinale.it

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio ai successi della Nazionale Femminile al Women’s EuroBasket 2025 e la Nazionale Under 20 Maschile.

    di Luca Ferrari

    È stata una grandissima estate azzurra per il basket italiano. Cinque medaglie conquistate, a cominciare dalla Nazionale Femminile, bronzo al Women’s EuroBasket 2025, sul podio europeo dopo 30 anni. Terzo gradino del podio anche per le giovani Under 20 mentre i corrispettivi "maschietti" hanno conquistato uno strepitoso oro. A chiudere il medagliere continentale, altri due bronzi maschili (Europeo U18 e 3x3). "Un piacere avervi qui, tornate presto” ha esordito la massima carica dello Stato, Sergio Mattarella. "Avendo seguito l'Europeo della Nazionale Femminile sin dagli esordi, mi sento di dire che il Bronzo delle azzurre non solo somiglia all’oro ma è equiparabile all’oro". Non si potrebbe non essere d'accordo col Presidente. L'Italia ha disputato un torneo eccezionale, inchinandosi di pochissimo solo e unicamente contro le detentrici del titolo, il Belgio, poi riconfermatesi sul tetto d'Europa, e vincendo la sfida per il bronzo contro la fortissima Francia, vice-campione olimpica, in una partita che ha visto le azzurre imporre il loro gioco.

    "La medaglia che portiamo al collo è il simbolo dell’amore che nutriamo per la maglia azzurra, per il Paese che rappresentiamo e per le persone che ci hanno sostenuto" ha sottolineato la capitana Laura Spreafico, "Una medaglia mancava al basket Femminile dal 1995 e il nostro percorso negli ultimi anni è stato spesso accompagnato da delusioni. Proprio queste sconfitte ci hanno forgiato e reso più forti, permettendoci di apprezzare ancor di più il sapore della vittoria. Indossare questa maglia vale molto di più che giocare una partita di basket: significa interpretare i sogni di un Paese, dare voce a chi vede nello sport uno strumento di crescita e uguaglianza. Ci piace pensare che il nostro esempio possa incoraggiare tante bambine a inseguire i propri sogni con coraggio e dedizione, contro ogni pregiudizio. Signor Presidente, Le promettiamo di custodire e tramandare questi valori alle generazioni future. Questa medaglia appartiene a tutti: a chi ci ha accompagnato, a chi ha tifato da casa e a chi crede che lo sport sia un patrimonio prezioso della nostra vita. Questa medaglia è il nostro orgoglio, è dell’Italia intera. Non smetteremo mai di portarla in alto".

    Quasi tutte presenti le atlete iridate: Olbis Futo Andrè, Lorela CubajMartina FassinaJasmine Keys, Sara MaderaFrancesca Pan, Francesca Pasa, Mariella Santucci, Stefania Trimboli, Costanza Verona e ovviamente coach Andrea Capobianco. Unica assente (giustificata), proprio lei, Cecilia Zandalasini, votata nel miglior quintetto dell'Europeo, e impegnata in questi giorni nei playoff WNBA con la casacca delle Golden State Valkyries. Per le Azzurre adesso, il prossimo snodo cruciale della loro carriera è a marzo 2026, quando si giocheranno le chance di partecipare ai Mondiali 2026 di Berlino

    “Oggi è stato qualcosa di unico. Il Presidente della Repubblica ha dimostrato cosa significa amare lo sport. Un’esperienza che ce la ricorderemo  per il resto della nostra vita” ha detto Andrea Capobianco ai microfoni di Rai Sport, “Queste ragazze hanno scritto la storia della pallacanestro femminile. Col Belgio siamo partiti da meno tanti punti e ce la siamo giocata fino all’ultimo canestro. Questo vuol dire credere in qualcosa, lavorare per raggiungere risultati. La sida con la Francia poi, è stata una partita straordinaria dove è venuta fuori tutta la capacità delle ragazze di essere squadra. Adesso c’è l'appuntamento coi Mondiali di Berlino. Non dobbiamo ricordarci il 3° posto europeo ma come lo abbiamo conquistato e gli sforzi fatti per ottenere un simile traguardo. Se giocheremo con questa mentalità, potremo realizzare (ancora) qualcosa d’importante".

    Sul fronte Under 20 maschile invece, dopo i successi del 1992 (prima edizione) e del 2013, è arrivata la terza medaglia d'oro per l'Italia. Un percorso trionfale per gli azzurrini che nella fase finale a eliminazione diretta, non hanno lasciato scampo a Islanda, Israele, Serbia e in finale la Lituania (83-66). Nel corso della manifestazione, purtroppo, nella giungla impazzita dei social, sono emersi commenti razzisti rivolti ad alcuni cestisti azzurri, cosa che non è sfuggita al nostro Presidente, che le ha condannate senza mezze parole, com'è tipico della sua elevata statura morale. "Alcune manifestazioni misere di inciviltà non hanno turbato, anzi hanno rafforzato la convinzione dell’importanza dell’inclusione, della collaborazione e dello stare insieme. Il vostro oro è stato anche un pungolo per i vostri colleghi più adulti, la Nazionale maschile che ha fatto un magnifico torneo concluso qualche giorno fa con una partita un po’ strana ma emozionante. Ragazzi, bravissimi, siete la fiducia nel futuro del basket del nostro Paese. Siete stati straordinari, voi come le Azzurre: è stato un grande piacere avervi qui oggi, tornate presto”.

    il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
    il Presidente Sergio Mattarella insieme alla Nazionale maschile Under 20 - ph. @quirinale.it
    il Presidente Sergio Mattarella insieme alla Nazionale Femminile
    e la Nazionale maschile Under 20 - ph. @quirinale.it

    lunedì 15 settembre 2025

    Bullismo... ti aspetto fuori

    Il bullismo è un cancro da combattere ogni giorno. Oggi se ne parla per l'ennesima tragedia, domani tutto sarà nel dimenticatoio... così com'è sempre stato.

    di Luca Ferrari

    Le lacrime strozzate nel cuscino. Il silenzio ti attanaglia. Le umiliazioni ti penetrano nell'anima senza più lasciarti. La paura di uscire arriva fino al gesto più estremo. Chi è vittima di bullismo, non lo dimentica. Solo chi è stato vittima di bullismo, può davvero capire cosa si provi. Chi è stato vittima di bullismo, non dimentica e non dimenticherà mai quelle facce, quei nomi, quelle parole, quei gesti. Chi è stato vittima di bullismo, soprattutto, non dimentica chi avrebbe dovuto proteggerlo/a e invece si è girato dall'altra parte. Il bullismo è l'emblema della vigliaccheria umana. Tanti contro uno. Il prepotente affronta qualcuno che sa già essere più debole. Il bullismo è l'emblema della bassezza umana dove la massa si diverte a tormentare il singolo. Il bullismo è tra le mura domestiche, sulla cattedra, negli uffici. Il bullismo è un abuso. Il bullismo è qualcosa che non potremo mai cambiare. Esisterà sempre. Il male cambia forma, si aggiorna e non sparirà mai. Il resto del mondo invece, può e deve dare una risposta, decisa e immediata. Tutti quelli che sono contro il bullismo, si devono  unire e combatterlo, giorno dopo giorno. Non ci sono sfumature. Niente mezze misure. O si è bulli o si è contro.

    Società ipocrite. Docenti menefreghisti. Famiglie disattente e superficiali. Il bullismo non è solamente un gruppo di ragazzini che tormentano il singolo. Questa è solo la punta più estrema e tragica. Il bullismo nasce molto prima. Il bullismo nasce nel quotidiano. Oggi se ne parla molto di più. Una volta c'era solo omertà. Oggi se ne parla molto di più ma cambia comunque troppo poco. Oggi se ne parla, pensando ancora che con le belle parole si possa risolvere un problema conficcato nella cultura suprematista di ciascuno di noi. Il bullismo si deve affrontare su più fronti se si vogliono realmente cambiare le cose. Ci vogliono politiche, personale preposto nelle scuole ma non di meno, ci vuole una cultura che comprenda l'importanza di insegnare ai nostri figli a difendersi perché lì fuori non ci saremo noi a farlo. Non ci saremo nei bagni delle scuole. Non ci saremo nei locali. Non ci saremo nelle strade, sui campi o nei parchi. Non ci saremo nemmeno quando qualcuno alzerà la voce da grandi. Credere ancora che il perbenismo e l'impegno sociale siano sufficienti a impedire il perpetrarsi del bullismo, è mero autolesionismo. È l'ipocrisia di chi fa le cose per la propria coscienza (...) senza alcun vero interesse perché le cose cambino davvero... O almeno fino a quando non li toccheranno.

    Paolo Mendico è l'ennesima vittima. Pensate un po', bullizzato (anche) perché aveva i capelli lunghi. Sbeffeggiato senza tregua con il nomignolo di Paoletta. Chissà quanti di loro se la ridevano, raccontandolo, magari, anche davanti agli adulti, ma nessuno ha fatto niente. I genitori di Paolo si sono rivolti alla scuola ma nessuno ha mosso un dito. Paolo aveva 15 anni e aveva paura. Alla fine si è tolto la vita. Adesso vorrei sapere come si sentono quei genitori i cui figli hanno portato Paolo a compiere questo gesto atroce. Vi rispondo io. Non gliene importa nulla. Anzi, penseranno che sia stato esagerato e che i loro figli non abbiano fatto nulla di male. È così, e succederà ancora. In questo momento migliaia di bambini e bambine sono seduti da soli mentre nuovi famelici lupi si stanno avvicinando per tormentarli senza pietà. Succede a 8 anni, a 12, a 15, a 22, etc. Li attaccheranno e nessuna circolare scolastica impedirà questo massacro silente perché appena usciti, tutto continuerà, anche sui social. Oggi c'è anche la piaga impazzita del cyber bullismo. Chi ci pensa a loro? Chi sarà il prossimo? Che cosa vogliano fare una buona volta? Che cosa farete davvero quando toccherà anche a voi? Vi lamenterete dall'intelletto del vostro salotto o inizierete a fare qualcosa?

    Bullismo, io ti conosco bene. Vorrei proprio vedere se adesso avresti il coraggio di affrontarmi...

    mercoledì 10 settembre 2025

    FestArt Cannaregio, Venezia autentica

    FestArt Cannaregio 2025 - Attraverso sentieri autentici 

    Musica live, danze del mondo. Arte, attività per bambini e libri. Cortometraggi, teatro. Energie umane. La II edizione del FestArt Cannaregio (20-28 settembre 2025) accende Venezia.

    di Luca Ferrari

    Cultura, resilienza e lo sconfinato amore per una città. Venezia alza il volume della sua anima più profonda. Entra in campo il FestArt Cannaregio, festival popolare e gratuito, nato nel 2024 e organizzato dall'associazione Zero Quattro Uno. FestArt è la Venezia dei lavoratori, dei papà e delle mamme, dei regatanti, degli studenti, di chi va a fare la spesa e di chi porta i figli a scuola. FestArt Cannaregio è la Venezia più autentica, melting pot umano dove le arti sgorgano dal dialogo e dal desiderio di creare, raccontando nuovi sentieri collettivi. La nove giorni di eventi si svolgerà interamente a Cannaregio, uno dei pochi sestieri veneziani a essere ancora molto abitato e frequentato dai locali grazie (anche) alla contemporanea presenza di parchi, attività sportive e scuole, non esattamente la norma in laguna. La II edizione del FestArt Cannaregio propone una ricca offerta di eventi, inclusi spettacoli teatrali e proiezione di cortometraggi, attività per bambini, concerti con gruppi solisti e duetti, presentazioni editoriali, incursioni acquee, danze popolari, arti marziali e ancora molto, moltissimo altro.

    "Volevo creare qualcosa che in un certo senso potesse prendere il testimone lasciato dal Festival delle Arti della Giudecca che da circa due anni non veniva più organizzato" racconta l'ideatore del FestArt, Michele Lenzerini, toscano trasferitosi in laguna nonché responsabile della didattica nella scuola Easy Italian Language & Art di Venezia. "Ero molto legato a quel festival a cui avevo partecipato più volte, anche con il mio gruppo musicale (Onda d’urto Venezia, ndr), e mi dispiaceva molto che una simile esperienza fosse finita così, e che non ci potesse essere una continuazione. Vedevo tutto questo come una sconfitta per Venezia, per la - cultura per tutti - e in genere per noi che viviamo in questa città. Molte persone, poi, dicevano che a Cannaregio sarebbe stato impossibile organizzare qualcosa del genere e che nessuno sarebbe venuto a titolo gratuito. Allora, come spesso mi succede, questo pessimismo diffuso mi ha caricato tantissimo, dandomi l’energia per creare un Festival fatto dai residenti per i cittadini e per tutti gli amanti della cultura. Ho cercato il primo anno di coinvolgere registi, associazioni, musicisti, attori, fumettisti, esperti in attività per bambini e devo dire che è stato una bella esperienza per tutti".

    La nove giorni si sviluppa (praticamente) su tutto il sestiere, dal nuovo spazio espositivo ImagoArs in Baia del Re, all'estremità settentrionale del sestiere fino alla chiesa Luterana, in Strada Nova, passando per altre celebri aree come l'antico ghetto ebraico, il Centro Scalzi - Centro Mistico, senza dimenticare le attività all'aperto nei campi (Madonna de l'Orto, de l'Abbazia della Misericordia), il teatrino Groggia con il suo immenso e adiacente spazio verde. L'inaugurazione/presentazione del festival si svolgerà sabato 20 settembre (ore 18.00) alla Fondazione Rinascita 2007, a cui seguirà lo spettacolo di improvvisazione teatrale Due allora, con Riccardo Bidoia e Alessandro Corrà, quindi in serata, concerto live di musica rock ironica con i Sellotape (21.00). La domenica invece, una doppia inaugurazione artistica (Double vue - Doppia vista, presso SMAG e zolforosso presso ImagoArs Lab. del Ghetto). In serata, in sala San Leonardo, prima il rock di Jack Moody (20.00), poi l'afro funk sperimentale/cosmic disco del gruppo Disco Zenith Laguna (21.30) e via via poi, nei giorni successivi, tutti gli altri eventi come si può appurare nel ricco ed eterogeneo programma.

    Grazie a una distribuzione degli eventi quasi capillare nel sestiere veneziano, chiunque avrà la possibilità di (ri)scoprire le bellezze naturali, artistiche e culturali di Cannaregio. "Questa seconda edizione è il frutto dell’incontro con numerose associazioni, enti (anche ecclesiastici), la Municipalità, sponsor, sostenitori, artisti, grafici. "È stato un lavoro notevole, ma credo di aver creato alla fine un programma molto interessante" spiega il vulcanico Michele. "Ho voluto fortemente inserire anche la musica classica e quella jazz, dando spazio anche a due gruppi che verranno dall’estero. Ho inserito la serata brasiliana e quella dedicata a Hugo Pratt e a Corto Maltese. Sono felice della collaborazione con i ragazzi di Venice on boardche ringrazio per la disponibilità – per la giornata della poesia in barca. Ci sono stati momenti critici durante l'organizzazione. In particolare la serata danzante è stata quasi un flipper di contrattempi, sedi che non si trovavano, rinunce, etc. Questa edizione è stata un po’ come giocare a Tetris: spostamenti di gruppi e attività da un luogo a un altro, cambiamenti in corsa. Sono sicuro che il risultato finale vi piacerà".

    Ho visto un instancabile gruppo di sconosciuti lavorare con impegno senza guadagnare nulla, solo per l'amore di regalarsi e regalare a chiunque, ciò che loro stessi avrebbero voluto vedere realizzato nel proprio microcosmo sociale. Ho visto ragazze colorare i visi dei più piccoli. Ho ascoltato storie che affondano nell'esperienza della "chitarra" accanto. Ho preso appunti da quella fiamma umana grondante futuro, facendomi contagiare dall'ispirazione di chiunque si fermasse, anche solo per un applauso o un sorriso. FestArt Cannaregio è nato dalla semplicità delle idee e dalla spontanea partecipazione di volenterosi uomini e donne. Come gran parte di Venezia, anche a Cannaregio ci sono molti anziani ma la sua dimensione popolana e meno turistica, riesce ancora a coniugare e ad avvicinare le tante generazioni presenti. Quelle stesse che guardano e partecipano/parteciperanno al FestArt Cannaregio 2025. "Sono convinto che Venezia sia ancora viva e che con l’aiuto di tutte le persone e le varie realtà associative, si possa andare avanti sviluppando in modo concreto una serie di progetti utili per tutta la città, e non solo" Michele Lenzerini.

    FestArt Cannaregio 2025 - Attraverso sentieri autentici null