Seattle, lo Space Needle con la bandiera dei tifosi dei Seahawks © Rod Mar |
di Luca Ferrari
“Tutti erano in festa, ma educati e tranquilli” racconta l’italiana Silvia Da Re appena uscita dal Century Link Field di Seattle, dopo la vittoriosa partita dei Seahawks sui 49ers, “Anche i pochi fans della squadra avversaria erano in mezzo alla folla di casa. Tranquillissimi, e con bambini. Adesso aspettiamo il Super Bowl”.
Non sarà una città particolarmenrte famosa per le imprese dei suoi gladiatori sportivi, però Seattle adesso è a un passo dal conquistare uno dei titoli più ambiti dello sport americano, il Super Bowl di football. Dall’anno della sua fondazione (1975), una sola volta i Seahawks (Falchi di mare) sono arrivati all’ultimo atto, nel 2006, quando il sogno svanì per mano dei Pittsburgh Steelers che al Ford Field di Detroit s’imposero 21-10.
Oggi siamo al 2014, e domenica 2 febbraio i campioni della National Football Conference, i Seattle Seahawks, voleranno dall’altra parte del continente, destinazione MetLife Stadium di East Rutherford (New Jersey), per sfidare i campioni dell’American Football Conference, i Denver Broncos, clienti già più abituali nella sfida di Superbowl. I “cavalli selvaggi” sono infatti giunti sei volte all’appuntamento per il titolo, perdendo in quattro occasioni (1978, 87-88 e 90) e vincendone due nel biennio 1998-99.
Nella finale della Conference Championship giocata dai Seattle Seahawks tra le mura domestiche del Century Link Field contro i San Francisco 49ers (piegati 23-17), la città del Nordovest è stata un autentico tripudio di numeri 12 blu stampati ovunque. Dai cortili di casa al celeberrimo simbolo della città, lo Space Needle.
Un numero questo che sta a indicare il dodicesimo giocatore in campo, ossia i fan della squadra, capaci di farsi sentire a tal punto da essere in grado di fare la differenza per il sempre più gioioso e caloroso incitamento. Non è un caso che siano considerati il pubblico più rumoroso del mondo in uno stadio senza copertura. La tradizione di far sventolare una gigantesca bandiera allo stadio nelle gare interne risale al 12 ottobre 2003 in occasione di una gara proprio contro i 49ers.
E tra le migliaia di membri del 12° uomo c'è anche Silvia, da qualche anno residente a Seattle insieme al marito Giovanni. La coppia veneta insieme ad altri amici italiani non si è fatta sfuggire l’occasione di vivere l’incredibile atmosfera di questa epica partita, per di più condivisa insieme ai simpatici e scatenati drummers (suonatori di tamburo) dei Seahawks.
E quando l’accesso al Super Bowl era ormai diventato realtà, che la festa abbia inizio. E per celebrare a dovere, niente di meglio che una gigantesca e succulenta pizza farcita di olive verdi con le suddette a formare il numero 12 sul rosso del pomodoro e un bell’effetto tricolore. I Broncos sono avvisati. A tifare nel 12° uomo dei Seattle Sehawks fan, ci sono anche gl’italiani.
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Seattle e lo stadio Century Link Field © Rod Mar |
Seattle, go Hawks |
Seattle, lo stadio Century Link Field |
Seattle, il pubblico entra al Century Link Field © Silvia Da Re |
Seattle, tra i tifosi dei Seahawks ci sono anche italiani |
Century Link Field, le cheerleader Sea Gals e la mascotte pennuta Blitz |
Seattle, il calore del 12° uomo al Century Link Field © Dan Poss |
Seattle, il 12° uomo incita i Seahawks |
Seattle, la gioia del 12° uomo al Century Link Field © Jeff Marsh |
Seattle, i tambureggiatori dei Seahawks © Silvia Da Re |
Seattle, la pizza made by Italy per la vittoria dei Seahawks © Silvia Da Re |
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