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Lido di Venezia, frittura di pesce © Luca Ferrari |
Viaggio culinario al
Lido di Venezia. Passeggiando da un capo all’altro dell’isola tra
spiaggia e
Murazzi. Assaporando il
pesce delle ricette marinare.
di
Luca Ferrari
Il pesce domina tra i sapori del
Lido di Venezia. Da
San Nicolò a
Malamocco, l’isola lagunare è una continua scoperta di scorci naturali e ricette. Il viaggio inizia sull’acqua, e dove se no. Niente battello via Canal Grande ma una prospettiva differente. Imbarcatomi al
Tronchetto sul
ferry boat (volgarmente linea 17), posso dominare al meglio il panorama salendo al primo piano dell’ampia imbarcazione su cui, per chi non lo sapesse, c’è posto anche per gli automezzi. Destinazione unica, il Lido di Venezia. Nessuna fermata intermedia.
Dopo le prime “falcate marine”, si entra nel
Canale della Giudecca costeggiando il
Molino Stucky. Superate poi la
Chiesa del Redentore, l’
isola di S. Giorgio e la
Punta della Dogana, ecco apparire sulla sinistra
Piazza S. Marco e
Palazzo Ducale. Resta l’ultimo tratto di laguna veneziana prima di scendere al Lido.
Una traversata di poco più di mezz’ora e smonto a S. Nicolò, d’estate zona balneare con stabilimenti a pagamento e
ampie porzioni di spiaggia libera. Il mio primo step culinario inizia proprio in questa zona, alla Trattoria La Battigia all’incrocio tra via Nicosia e via P. Orseolo, una tra le mete più apprezzate dal
pubblico della Mostra del Cinema.
Le bolge veneziane sono ormai un lontanissimo ricordo. Qui ora, al Lido, sono immerso nel verde difeso strenuamente dalla popolazione. In sequenza provo succulenti porzioni di
peoci al sugo,
gnocchi con seppia, s
paghetti col nero di seppia e per finire una soffice e profumata
frittura di pesce (gamberi, calamari, seppie, etc.)
Passeggiando per il
dedalo di viuzze del Lido, la giornata assolata mi spinge a entrare all’altezza del Blue Moon direttamente in
spiaggia e iniziare un lungo assolo sabbioso. Lungo la battigia passo per gli stabilmenti (ora chiusi) di Des Bains, Consorzio, Quattro Fontane e via via gli altri fino a cambiare decisamente scenario (mare a parte), facendo il mio ingresso nel regno dei
Murazzi.
Scogli, vegetazione selvaggia e dighe in pietra. C’è sempre qualcuno che prende il sole. Avvicinandomi sempre più alla quasi estremità settentrionale dell’isola, saluto il mondo naturale e rientro nella società nel
borgo di Malamocco, camminando fino a
Rio Terre Mercerie dove ad attendermi ci sono i gustosi cicchetti del bar Trattoria Ponte di Borgo tra
baccalà mantecato o alla
vicentina,
canocchie,
sarde in saor e altre delizie.
Il viaggio di ritorno mi chiama. Passo alla strada principale. La grande arteria che attraversa tutto il Lido di Venezia. Ma prima di riprendere la strada verso chissà dove, mi concedo quale intenso minuto davanti alla laguna.
Society, you’re crazy breed Hope you’re not lonely without me - Società, sei una razza strana/Spero non ti sentirai sola senza di me.
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Venezia, l'approdo del ferry boat al Tronchetto © Luca Ferrari |
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Venezia, il ferry boat in manovra © Luca Ferrari |
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Venezia, il Molino Stucky © Luca Ferrari |
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Lido di Venezia, gnocchi con seppia © Luca Ferrari |
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Lido di Venezia, antipasto di pèsce © Luca Ferrari |
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La spiaggia fronte Mare Adriatico del Lido di Venezia © Luca Ferrari |
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I murazzi del Lido di Venezia © Luca Ferrari |
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Lido di Venezia, canocchie (canoce) © Luca Ferrari |
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Lido di Venezia, l'antico borgo di Malamocco © Luca Ferrari |
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