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venerdì 15 novembre 2019

Un aiuto subito per Pellestrina

Uno scorcio lagunare sull'isola di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
Venezia in ginocchio per l'acqua alta. Il mondo guarda e si mobilita. All'isola di Pellestrina è andata anche (e molto) peggio. È tempo di agire in modo concreto e istantaneo.

di Luca Ferrari

Martedì 12 novembre a Venezia è stata raggiunta una marea di 187 cm. Era dal 1966 che non si verificava una disastro simile. La notizia fa il giro del mondo. Venezia e il suo immenso patrimonio artistico guadagnano le prime pagine su tutte le principali testate, nazionali e internazionali. A pagare il prezzo di promesse mai mantenute, opere inutili e costose, anche e soprattutto la placida isola di Pellestrina, che insieme al Lido di Venezia protegge la Serenissima dagli umori del Mare Adriatico.

D'improvviso le case e le famiglie di Pellestrina si ritrovano in primo piano. Come per altre tragedie la domanda è inevitabile: poteva essere evitata? Non c'è tempo per riflettere e arrabbiarsi. Uomini, donne e bambino hanno bisogno di tutto. L'isola meno note alle masse dell'arcipelago lagunare, non riceve le attenzioni delle varie Murano e Burano. Qui, a Pellestrina, i milioni di turisti che affollano Venezia, non ci arrivano mai e ciò in particolare perché nonostante le incessanti richieste della popolazione da decenni, a oggi non esiste una linea di navigazione diretta che colleghi Pellestrina a Venezia.

Adesso più che mai il turismo può diventare la leva per ricominciare ma senza questo tipo di collegamento, non si potrà nemmeno incominciare a ragionarci. Pellestrina, isola di rara bellezza, è facilmente raggiungibile da Chioggia, con la differenza che il turismo che arriva dalla suddetta località non è neanche paragonabile a quello dell'antica Repubblica Marinara. A oggi per andare da Pellestrina a Venezia, una persona qualunque deve fare un autentico tour:
  • Autobus di linea per attraversare l'isola
  • Ferry boat per raggiungere l'isola del Lido
  • Attraversare tutto il Lido in autobus (9-10 km circa): il pontile per Venezia è al capo opposto
  • Prendere il vaporetto e dunque raggiungere le fermate varie di Venezia. Per arrivare in terraferma, siamo a più di un'ora e mezza di sola andata così come dalle varie fermate Tronchetto - Piazzale Roma - Stazione
Quale turista che sta due-tre giorni di media a Venezia si ritaglierebbe una giornata intera per andare a Pellestrina? Nessuno.

L'impegno del Governo, a quanto pare, si è tradotto in un conguaglio di cinquemila euro che le famiglie potranno ricevere tra due anni. Se fosse vero, sarebbe una scelta al limite della barzelletta di cattivo gusto. Le famiglie di Pellestrina hanno bisogno di un aiuto concreto, ora e subito. Qualcuno intanto ha cominciato a muoversi, chiamando a raccolta l'intera popolazione e chiunque voglia contribuire per risollevare uomini, donne e bambini. Salvare le opere d'arte dall'acqua alta è un dovere, aiutare le persone è un obbligo civico e morale.

Sabato 16 novembre (ore 9-13) intanto, la Proloco del Lido Pellestrina allestisce un gazebo in Gran Viale, nell'area pedonale d'inizio Piazzetta Lepanto (a neanche 5 minuti a piedi dall'imbarcadero di Santa Maria Elisabetta) dove si effettuerà raccolta di alcuni beni come elettrodomestici per aiutare le famiglie di Pellestrina. Si raccoglieranno anche donazioni e diverse attività commerciali forniranno prodotti dolciari da poter acquistar, con offerta per poter colmare un po' di spese che le famiglie colpite sono costrette ad affrontare. In particolare, si richiedono:
  • elettrodomestici (priorità)
  • mobilio
  • donazioni
  • offerta libera per acquisto prodotti dolciari
Anche l'informazione è scesa in campo in modo concreto. Promosso dal suo stesso direttore Enrico Mentana, il TgLa7 in collaborazione con il quotidiano Corriere della Sera, ha lanciato una raccolta fondi proprio per aiutare le persone colpite da questa mareggiata. "Per quanto riguarda la sottoscrizione Un aiuto subito per Venezia, mi faccio personalmente garante di ogni euro raccolto" ha sottolineato il giornalista. Questi i dettagli per chi voglia contribuire:

  • IBAN: IT23G0306909606100000169236  
  • c/c n. 1000/169236 presso IntesaSanpaolo, Filiale Terzo Settore Milano Città 
  • In alternativa è possibile usare un «codice semplificato» che va inserito nel campo «beneficiario» per versamenti e bonifici senza commissioni esclusivamente da Intesa Sanpaolo: 09754.
  • Per le donazioni dall’estero vale lo stesso Iban con il codice Bic BCITITMM.
Ora vi voglio invitare a guardare tutte le foto di Pellestrina. Molti di questi scenari non si vedono più. È tempo di agire subito. Nuove mareggiare sono in arrivo. È tempo di agire adesso.

Un aiuto per Venezia
Venezia e Palazzo Ducale sommerse dall'acqua alta
Il lungo murazzo sull'isola di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
La placida vita sull'isola di Pellestrina (Ve) prima del disastro © Luca Ferrari
Il lungomare Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari

sabato 21 settembre 2013

Pellestrina, l'alba della Bandiera Blu

L'arenile di Pellestrina © Luca Ferrari
Laguna da una parte, mare Adriatico dall’altra. Lì nel mezzo, l'isola di Pellestrina. Perla ancora troppo poco valorizzata nel panorama veneziano.

di Luca Ferrari, luca.goestowest@gmail.com
giornalista/fotoreporter – web writer

Caorle, San Michele al Tagliamento – Bibione, Eraclea, Lido di Venezia, Jesolo e Cavallino Treporti. Sul litorale veneziano sono sei le località dove anche nel 2013 ha sventolato fiera la Bandiera Blu, l’importante riconoscimento conferito dalla Fondazione per l'Educazione Ambientale (FEE) a quelle realtà balneari che rispondano a specifici criteri inerenti la qualità delle acque di balneazione, la pulizia delle spiagge, l'efficienza dei servizi e la salvaguardia dell'ambiente naturale.

Lì dove presente il vessillo viene issato. E in più postazioni. Lo sanno bene tutti i numerosi turisti del Lido di Venezia per esempio, che anche all’attracco del ferry boat a San Nicolò vengono accolti dal suddetto stendardo. Fin qua nulla di nuovo. Ci “sarebbe” però un’altra realtà insulare che potrebbe ambire a ottenere questo premio, la sempre poco valorizzata isola di Pellestrina. A lanciare un’interpellanza al riguardo, l’autorevole voce dell’ex-Assessore all’Ambiente di Venezia e oggi consigliere comunale (PD), Pierantonio Belcaro.

“Sono più che maturi i tempi per una più forte attenzione dell'Amministrazione Comunale verso il Lido e Pellestrina” ha sottolineato, “Per quest'ultima va fatto ogni sforzo per una diversificazione delle attività produttive presenti in isola che punti a uno sviluppo turistico soft e rispettoso dell'ambiente.

Un waterfront come quello del litorale di Pellestrina, molte località ce lo invidiano e non si può continuare nell'immobilismo sia da parte delle istituzioni pubbliche sia delle realtà imprenditoriali, che vanno messe nelle condizioni, anche economiche e di certezza del contesto delle regole, per avviare nuove iniziative in grado di far fronte ai gravi problemi occupazionali che da tempo caratterizzano tanta parte della popolazione locale”.

Pellestrina non è un’isola come le altre. Pur rientrante nel’orbita veneziana, beneficia pochissimo dell’invasione turistica della Serenissima, potendo al massimo contare sulla sponda della vicina Chioggia. Nonostante le frequenti richieste (suppliche?) della cittadinanza e di molti consiglieri, ancora oggi nel 2013 non esiste un collegamento diretto tra Pellestrina e Venezia, nemmeno durante l’estate. Così, se un turista volesse farsi una passeggiata (o una nuotata) per l’isola, questo è il calvario che lo attende.

Sbarcato alla stazione Santa Lucia di Venezia o nella vicina Piazzale Roma che sia, in primis bisogna attraversare tutta la laguna fino al Lido via Canal Grande, Fondamenta Nuove o Zattere a seconda del battello preso, quindi percorrere la stragrande maggioranza dell’isola (9-10 km) in autobus, imbarcarsi nel ferry boat e giungere a S. Maria del Mare, primo avamposto di Pellestrina, passando ancora qualche minuto sul mezzo prima di raggiungere le spiagge. Ma chi, con tutti gli arenili liberi del Lido (Blue Moon in testa a 10 minuti a piedi dal piazzale S. Maria Elisabetta) si farebbe altri 45 minuti di mezzi pubblici prima di farsi un tuffo? Uno, nessuno.

Pellestrina è in una difficile fase economica. Puntare sullo sviluppo balneare potrebbe essere la chiave di volta per rilanciare l’intero settore turistico. Ma c’è di più, come spiega lo stesso Belcaro.

“Già il solo mettere in moto le  procedure di richiesta della Bandiera Blu per l’anno 2014 avrebbe il vantaggio, collaterale ma non secondario, di sollecitare l’attività delle varie articolazioni organizzative dell’Amministrazione comunale competenti nelle diverse aree funzionali coinvolte (patrimonio, ambiente, turismo, pesca, urbanistica, pianificazione strategica, lavori pubblici, mobilità, protezione civile), focalizzando la loro attenzione sulle tematiche dell’informazione ed educazione ambientale, della gestione dei rifiuti, della pulizia della spiaggia, del trattamento delle acque reflue e della connessa balneabilità delle acque del mare, dell’accessibilità della spiaggia per i disabili, della sicurezza dei bagnanti, dell’esistenza di Piani di emergenza per i casi di inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale”.

La spiaggia di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
La spiaggia di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
La spiaggia di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
La spiaggia di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari
Il mare Adriatico visto dalla spiaggia di Pellestrina (Ve) © Luca Ferrari

venerdì 11 gennaio 2013

SOS Pellestrina, Rage Against Cement

Oasi di Ca' Roman, un Fratino © S. Castelli
Nella laguna veneziana l'isola di Pellestrina a forte rischio sgradevole invasione di cemento.

di Luca Ferrari

La fatale avanzata del cemento continua. Irrispettosa delle potenzialità di un’isola, e puntando al solito turismo estraneo. La tutela del paesaggio ancora una volta ignorata nella “periferia lagunare” di Venezia

Dopo gli sfaceli al Lido, ora tocca all’oasi naturalistica di Ca' Roman, a Pellestrina. Qualcuno però non ci sta, e si sta mobilitando. Inizia una nuova storia... If you want to be hero, well just follow me... La parola al Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido:

"Ca’ Roman non è solo la piccola oasi litoranea posta all’estremo sud dell’isola di Pellestrina (Ve) che ospita oltre 170 specie di uccelli, alcune delle quali rare e minacciate, ma un sito di eccezionale interesse paesaggistico, storico e naturalistico che integra habitat preziosi nell'unica sezione trasversale rimasta naturale dell'ambiente mare-litorale-laguna. 

Dopo l'artificializzazione del lato sud causata dal MoSE, essa è oggi di fronte a un nuovo pericolo perché il Comune di Venezia ha approvato, ignorando le principali osservazioni che avevano presentato, un piano urbanistico di valorizzazione immobiliare dell'ex-Colonia Marina delle Suore Canossiane, che prevede la realizzazione di un villaggio turistico con quarantadue ville bifamiliari.  Undici di esse sono previste sopra un’area verde pregiata (già orticola e da tempo rinaturalizzata) che deve invece essere tutelata quale unico collegamento laguna – dune – mare ancora naturalmente integro in tutto il litorale veneziano. Un’area speciale,dove lo stesso Comune prevedeva “esclusivamente interventi manutentivi sulla vegetazione esistente.

sentiero di Ca'Roman © Luca Ferrari
Alla nuova proprietà – la Ca’ Roman s.r.l. – sarebbe anche concesso di  riattivare i pozzi esistenti per estrarre acqua dalla falda: una pratica proibita dalla Legge Speciale per Venezia sin dal 1973 per gli accertati effetti negativi sulla subsidenza del suolo lagunare. 

Questo prelievo d’acqua, voluto solo per risparmiare sui costi di allacciamento alla rete idrica, potrà avere pesanti ripercussioni sugli habitat e sulle specie presenti nell’Oasi. È  evidente inoltre, l'ambizione di realizzare sul fronte lagunare un attracco per imbarcazioni a servizio delle ville con ulteriori problemi d’inquinamento delle acque, danni alla flora dei fondali e disturbo alla fauna.

Ca’ Roman è dunque un caso emblematico della battaglia a tutela di un patrimonio naturale e culturale, di un bene comune riconosciuto e apprezzato da tutti a parole, ma sacrificato nei fatti agli interessi speculativi di pochi potenti privati. Senza neppure portare alcun reale beneficio all’isola di Pellestrina.

Per cercare di bloccare questa irreparabile compromissione del bene comune, Italia Nostra si è rivolta alla giurisdizione amministrativa (TAR), ma la sospensiva dei lavori edilizi è stata negata.  Oggi, per continuare questa battaglia di legalità al Consiglio di Stato, occorre garantire almeno una somma di 4-5.000 euro. Il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido si è fatto quindi promotore e garante di una campagna per la raccolta dei fondi a favore della difesa legale di Ca’ Roman attraverso un apposito Comitato.

Oasi di Ca' Roman, pozzo © Luca Ferrari
Con il tuo aiuto possiamo fermare l'edificazione delle undici bi-ville ed evitare che il partito del cemento violi ancora una volta uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione:   la tutela del paesaggio. Abbiamo bisogno della tua disponibilità economica e, se possibile, anche del tuo impegno per la diffusione di questa campagna. 

Sul sito del Coordinamento (www.unaltrolido.com) sarà data notizia dei contributi ricevuti e del loro utilizzo. Se vinceremo questa partita, la somma raccolta eventualmente non utilizzata, ripartita proporzionalmente agli importi versati da ciascun contribuente, sarà restituita a coloro che ne faranno richiesta; quanto ancora eventualmente resterà a disposizione, sarà destinato ad analoghe azioni di difesa legale per la tutela ambientale del litorale veneziano, ovvero per azioni di tutela, studio e appropriata valorizzazione di aree di pregio naturalistico ambientale dello stesso litorale veneziano. Il versamento potrà esser effettuato brevi manu ai nostri incaricati (vedi: Comitato per la difesa legale di Ca' Roman) oppure con accredito PostePay. Per informazioni: 347 6675317 e paolo@unaltrolido.com".
                                                   Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido

la laguna di Pellestrina © Luca Ferrari
Pellestrina (Ve), l'Oasi di Ca'Roman © Luca Ferrari
Pellestrina (Ve), l'Oasi di Ca'Roman © Luca Ferrari