venerdì 25 aprile 2014

25 aprile, la Liberazione infinita

l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia a Milano il 25 aprile
Un nuovo 25 aprile per dire no alle correnti xenofobe che insozzano l’Europa. Il 25 aprile 2014 per agire nel Presente e Liberarci dall’odio e dal razzismo.

di Luca Ferrari

La Storia non basta più, e da un pezzo ormai. Non è mai stata sufficiente. Non è mai stata davvero maestra. Oggi avremmo (abbiamo) tutti gli strumenti per condurre l'umanità in una nuova era di pace e rispetto reciproco, e invece si vedono gli stessi tragici errori. La stessa perseveranza nello scavare muri spigolosi su cui uccidere e farsi ammazzare. Oggi, in questo nuovo 25 aprile, la parola Liberazione è sempre più lontana dal temp(i)o del Presente.

Ungheria. Francia. Italia e non solo. Nomi diversi, matrice comune. Xenofobia. Razzismo. Tentativi d'isolamento. Giorno dopo giorno l’Europa è sempre più terra di conquista di correnti fratricide decise a stuprare quanto dolorosamente conquistato. L'Europa guarda senza agire.L'Europa si lascia contaminare da quello stesso cancro che l'ha devastata.

Il 25 aprile 1945 vennero liberate le città di Milano e Torino dall'occupazione nazista, e via via poi tutta l'Italia. Oggi, 25 aprile 2014, è un nuovo giorno per ripensare e rievocare la Liberazione dal Nazi-Fascismo, eppure l’Europa è sempre più volgarmente impregnata di correnti, partiti e movimenti xenofobi senza che le istituzioni agiscano in modo deciso e concreto. Che futuro ci aspetta? Un futuro di odio e divisioni. Un futuro di Terza Guerra Mondiale?

Ogni giorno c’è una nuova Liberazione da conquistare. Liberazione dalla povertà, dittature e sfruttamento. La Memoria ci rende tutti felici paladini di ideali che nella vita presente sono messi all’ultimo gradino delle priorità. La Memoria è l’ultimo baluardo prima del collasso delle società, sempre più ostaggio di ignoranza collettiva e incapacità di comprendere la realtà contemporanea.

Oggi più che mai ho voglia e sento il dovere di cantare il canto partigiano Bella ciao. Parafrasando quelle parole di riscossa, mi sento però di suggerire questo: “Non voglio trovare invasori in nessuna mattina/ Non voglio scappare né morire/ Voglio che i fiori ornino le porte di ciascuno/ Voglio che ciascuno regali un bel fior all'altro”.

Bella ciao, by Modena City Ramblers

la Memoria per cambiare il futuro in meglio

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