Misteri e Verità, scorcio di Enna e l'autrice Maria Angela Casano |
di Luca Ferrari, luca.goestowest@gmail.com
giornalista/fotoreporter – web writer
Storia di uno scontro tra due forze opposte. Al centro di esse, un adolescente smarrito. Una verità difficile da comprendere cerca la propria strada. I perché si sbracciano ma non dicono nulla. Dalla provincia siciliana emerge una storia che potrebbe capitare a chiunque. Magari diversa nel contorno ma non nella sua essenza. Un micro-cosmo marchiato di superficiali e scarlatti pregiudizi.
Un calda estate d’inizio Terzo Millennio. Un incontro casuale a Enna, ed ecco la scintilla per i primi passi di un inedito viaggio letterario tra ombre personali e il mondo dell’occulto. L’ennese classe ‘75 Maria Angela Casano si racconta nella sua prima pubblicazione, il romanzo empirico-fenomenico Misteri e verità nella vita di un medium (2013, Vertigo), di cui è co-autrice insieme al sociologo Angelo Cacciato (Enna, ’47). Prefazione del giudice Gennaro Francione.
"Il primo ricordo che mi sovviene pensando alla scrittura risale al periodo delle Scuole Medie, in particolare durante le ore del compito d’italiano” racconta Maria Angela, “Per me il tema in classe era un appuntamento importante a cui non potevo mancare. In questo impegno ritrovavo me stessa. Durante la sua stesura mi estraniavo dal resto della classe.
Amavo giocare con le parole. Armonizzavo l’elaborato in un contesto di circostanze spazio-temporali. A dispetto della mia deprecata timidezza e riservatezza, e la condivisione quotidiana dello spazio scolastico con prepotenti compagne, nella dimensione del tema potevo – finalmente – esprimermi senza remore. Vivevo la scrittura come la miglior via di fuga che mi trasportava in un misterioso altro e al di là. Per me la scrittura aveva una sorta di potere terapeutico".
Maria Angela ha un fratello. Il suo nome è Pieratonio. Ha qualcosa di diverso dal resto dei suoi coetanei. Troppo facile etichettarlo, ma qualcosa intanto lo tormenta e lo trascina in difficili dimensioni di non facile uscita. È un semplice quattordicenne quando inizia ad avere costanti visioni di entità disincarnate che gli spalancano le porte nel mondo dell’occulto.
Siamo alla fine degli anni ’80 e le dita puntate non rispettano alcun sentimento umano. L’isolamento lo avvolge ancor di più del paranormale. Pierantonio viene emarginato. Oggi, a distanza di anni, quella soffertissima esperienza ha trovato modo di essere condivisa col mondo. A scriverne e raccontarne, chi l’ha vissuta a fianco del protagonista.
“Solitamente ero restia a parlarne per il timore di subire l’ennesimo allontanamento legato ai pregiudizi che la vicenda medianica di mio fratello aveva suscitato nell’ambiente in cui vivo” ricorda Maria Angela, “ma lo squisito tatto di Angelo (Cacciato, ndr) mi esortò a parlare di ciò che mi turbava. Il passo successivo fu rendermi consapevole che questi avvenimenti importanti dovevano essere documentati e pubblicati.”
E così è stato con il libro Misteri e verità nella vita di un medium. Teatro della vicenda, l’abitazione dell’autrice stessa, situata in uno dei quartieri storici della città di Enna. Qui per un mese venne ad abitare il sociologo che constatò il manifestarsi di fenomeni paranormali. E se la propria abitazione poteva anche apparire come un rifugio dall’indifferenza della gente, la stessa ambientazione naturale era in grado di aumentare o meno il difficile momento.
“Il posto, soprattutto quando è avvolto dall’oscurità, appare imperscrutabile” spiega l'autrice “E di fronte all’imponente scenario naturale della vallata, si avverte un forte senso di smarrimento. Su di essa incombono le case arroccate e attaccate l’una all’altra seguendo la naturale pendenza della roccia. In questa zona montuosa gli inverni sono umidi e piovigginosi. La nebbia che avvolge la vallata accresce quest’atmosfera di mistero e conferisce al paesaggio un clima di solitudine e di paura”.
Maria Anegla Casano, cos’è l’occulto per lei?
L’occulto è il mistero. Lo dice la parola stessa. È un mondo le cui leggi, di per sé, sono imperscrutabili ma comprensibili solo a chi possiede facoltà soprannaturali.
C’è spazio al giorno d’oggi per la filosofia o è stata soppiantata dagli slogan dei social network?
Si, c’è spazio per i valori assoluti come appunto la filosofia. Nell’era dei social network questa disciplina è quanto mai attuale e necessaria. A testimoniarlo il fatto che moltissime persone utilizzano questo strumento di potere (social web, ndr) citando aforismi di grandi filosofi .
Cos’è il Bene e cos’è il Male per lei?
Partendo dal presupposto che la valutazione deve essere di carattere etico e valido nel tempo e nello spazio, il bene è il rapporto sano con Dio e con la nostra coscienza. Il Male è la negazione di tutto questo. La lotta tra questi due elementi è una parte cruciale del libro. Il Male s’incarna in personaggi e situazioni che segnano in modo indelebile la vita del protagonista le cui vicissitudini divengono una forma di ricerca travagliata. L’unico obbiettivo è perseguire il bene.
"Stamani accenderò un fiammifero/ Così non rimarrò da solo/ La guardo mentre si stende in silenzio/ Perchè presto la notte passerà/ Oh, alzerò le braccia aperte/ Fingendo di essere libero di vagare/ Oh, mi aprirò una strada/ Attraverso un altro giorno all'inferno... Inghiottirò veleno/ Finché non ne sarò immune/ Urlerò a pieni polmoni/ Finché non riempirò questa stanza" Indifference (Vs), by Pearl Jam.
la città di Enna |
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