Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995) © Riccardo Zipoli |
Riccardo Zipoli in Iran. Tre differenti esperienze temporali nell'antica Persia e un unico grande percorso. L’arte umana al servizio dell’immortalità comune.
di Luca Ferrari
di Luca Ferrari
L'acqua si fa largo tra la dune. La cupola squarcia il viola di qualche pinnacolo di Madre Natura. Grotte di pietra condensano pertugi nella via della propria ricerca. Tinte tardo-glaciali sfidano a equi duelli di sfumature il resto della terra, e qualche pozza di sole galleggiante è lì a osservare il futuro. Il cielo è un elemento. L'orizzonte rincorre l'uomo nei suoi viaggi.
Originario di Prato, Riccardo Zipoli, fotografo e docente di Lingua e letteratura persiana e di Ideazione e produzione fotografica presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, imbraccia l'obbiettivo per raccontare una storia dalle traiettorie tanto personali quanto soggettive. Il risultato è Un Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995), esposizione fotografica pronta a sbarcare anche a Venezia (14 giugno-15 ottobre), dopo le tappe nell’isola di Hormoz nel Golfo Persico e a Belo Horizonte in Brasile.
Originario di Prato, Riccardo Zipoli, fotografo e docente di Lingua e letteratura persiana e di Ideazione e produzione fotografica presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, imbraccia l'obbiettivo per raccontare una storia dalle traiettorie tanto personali quanto soggettive. Il risultato è Un Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995), esposizione fotografica pronta a sbarcare anche a Venezia (14 giugno-15 ottobre), dopo le tappe nell’isola di Hormoz nel Golfo Persico e a Belo Horizonte in Brasile.
Meta principale del viaggio fotografico, la provincia dello Hormozgân con incursioni anche a Bandar-e ‘Abbâs, nelle isole di Qeshm e di Hormoz, e più a est, nella zona di Châh-Bahâr, in Balucistan. 36 scatti totali con il fine di costruire un repertorio che oltre a essere un diario personale di terre lontane, offre un’idea di quei luoghi in un misto di memoria e documentazione.
L'esposizione propone un percorso in cui fotografie, musiche, poesie, mappe e descrizioni scientifiche si alternano in un itinerario che lascia emergere aspetti del Golfo Persico lontani dallo stereotipo contemporaneo dominato (e viziato) da tematiche economico-militari. Il quadro che ne esce dunque è quello di una zona estranea alle contese di cui è stata ed è oggetto. Una zona bella, affascinante e pacifica. I brani musicali, inediti, sono stati registrati dal grande iranista Ilya Gershevitch (1914-2001) nel Golfo Persico nel 1956, il tutto realizzato grazie alla generosità dell’Ancient India and Iran Trust di Cambridge (Regno Unito), in collaborazione con il Conservatorio Musicale veneziano Benedetto Marcello.
Il video, con la voce recitante dell'attrice Ottavia Piccolo raccoglie alcuni materiali della mostra ed è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Le poesie, tradotte in italiano da Riccardo Zipoli stesso, sono di Shamsoddin Mohammad Hâfez (1320-1390), il più importante poeta lirico di lingua persiana. Le schede scientifiche infine, che descrivono da vari punti di vista le zone oggetto della mostra, sono a cura di Gerardo Barbera.
Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995) © Riccardo Zipoli |
L’ultimo viaggio compiuto dall’autore a Hormoz risale al vicino 2012, e ha permesso la realizzazione di ulteriori fotografie, alcune delle quali (una ventina) dedicate alla singolare Valle del Sale con le sue combinazioni di forme e colori, e altre realizzate alla miniera della terra rossa. Quest’ultime, accostate a quelle analoghe scattate nel 1975, testimoniano i cambiamenti ambientali avvenuti in questo intervallo di tempo. Alcuni di questi scatti hanno trovato posto nella mosra venezian.
La mostra “Un Golfo, uno
Stretto, un Mare (Iran 1975-1995)” è visitabile da venerdì 14 giugno a
martedì 15 ottobre 2013 presso il palazzo di Ca’ Cappello, sede della
sezione del Vicino e Medio Oriente, Caucaso e Subcontinente Indiano del
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea
dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con il seguente orario: lunedì – venerdì h.
9-19; sabato 9-12. Chiuso 12-17 agosto. Ingresso libero.
Aspettami mondo, la durezza del tuo cuscino è la bilancia dei miei occhi. La mia corsa non finirà con la dieta della sabbia. Sull'altra sponda ci arriveremo insieme all’oceano…
Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995) © Riccardo Zipoli |
Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995) © Riccardo Zipoli |
Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995) © Riccardo Zipoli |
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