Bussolà a Enna – Marmellata dell’Etna a Venezia © Maria Angela Casano & Luca Ferrari |
Una dolcezza per un'altra. Nel terzo millennio c'è chi ancora usa la posta per scambiarsi qualcosa che nessun social network è in grado di spedire.
di Luca Ferrari
Scambio di tradizioni dolciarie fra la Serenissima e la terra di Sicilia. Internet potrà anche metterci in comunicazione in modo istantaneo e con Facebook condivideremo ormai anche gli sbadigli, ma volete mettere la sorpresa (e la soddisfazione) di ricevere qualcosa di gustoso con la lenta e obsoleta posta? A me è capitato. E non solo al sottoscritto, anche all'amica e collega Maria Angela Casano.
Si dà e si riceve. A me è capitato di andare un giorno al vicino ufficio postale di Lista di Spagna, a Venezia, a due passi dal Canal Grande, con una ricevuta in mano. Firmare il modulo e d’improvviso ritrovarsi tra le mani un sublime barattolo di marmellata di mele dell’Etna. E a quel punto salire in cima al vicino Ponte degli Scalzi per gustarla e immaginare meglio la bellezza di quella terra che ha prodotto simili frutti.
Un piacere reso ancor più magico al pensiero che a più di 1.300 chilometri di distanza un'amica stava provando un analogo piacere. Poco distante dal celebre vulcano, ma con in bocca una delle più celebri specialità veneziane, i bussolà di Burano. Una dolcezza da inzuppare nel cappuccino al mattino, nel è a merenda o anche addentare in qualsiasi momento della giornata.
di Luca Ferrari
Scambio di tradizioni dolciarie fra la Serenissima e la terra di Sicilia. Internet potrà anche metterci in comunicazione in modo istantaneo e con Facebook condivideremo ormai anche gli sbadigli, ma volete mettere la sorpresa (e la soddisfazione) di ricevere qualcosa di gustoso con la lenta e obsoleta posta? A me è capitato. E non solo al sottoscritto, anche all'amica e collega Maria Angela Casano.
Si dà e si riceve. A me è capitato di andare un giorno al vicino ufficio postale di Lista di Spagna, a Venezia, a due passi dal Canal Grande, con una ricevuta in mano. Firmare il modulo e d’improvviso ritrovarsi tra le mani un sublime barattolo di marmellata di mele dell’Etna. E a quel punto salire in cima al vicino Ponte degli Scalzi per gustarla e immaginare meglio la bellezza di quella terra che ha prodotto simili frutti.
Un piacere reso ancor più magico al pensiero che a più di 1.300 chilometri di distanza un'amica stava provando un analogo piacere. Poco distante dal celebre vulcano, ma con in bocca una delle più celebri specialità veneziane, i bussolà di Burano. Una dolcezza da inzuppare nel cappuccino al mattino, nel è a merenda o anche addentare in qualsiasi momento della giornata.
“Mi giungono piccole golosità che di nome fanno Bussolà.
Aprendo la busta si espande un odore biscottato di pastafrolla che
insieme all’aroma di limone mi inebria” racconta a caldo la siciliana Maria Angela dalla sua Enna,
“Hanno il colore dell’oro. Ne sgranocchio uno. La friabilità e la
delicatezza sublime del gusto mi confermano che ho ricevuto in dono uno
dei più raffinati capolavori dolciari italiani che contengono tutta la
maestria e l’esperienza trasmessa dal passato dalle brave massaie
veneziane. Nulla è improvvisato.
Anche se gli gl’ingredienti della ricetta sono semplici, imitarli non è facile. Confesso che vorrei che non finissero mai. Oggi, un pizzico di Venezia ha rallegrato la tavola della gente di Sicilia in uno scambio di tradizione suggellato nel gusto dei bussolai di Burano, che per secoli hanno deliziato il palato di migliaia di persone e oggi anche il mio”.
Anche se gli gl’ingredienti della ricetta sono semplici, imitarli non è facile. Confesso che vorrei che non finissero mai. Oggi, un pizzico di Venezia ha rallegrato la tavola della gente di Sicilia in uno scambio di tradizione suggellato nel gusto dei bussolai di Burano, che per secoli hanno deliziato il palato di migliaia di persone e oggi anche il mio”.
Venezia, marmellata di mele dell’Etna sul ponte degli Scalzi © Luca Ferrari |
Enna, vassoio con bussolai © Maria Angela Casano |
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