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Alvisiana Basket Venezia, allenamenti © Luca Ferrari |
Cannaregio, sestiere di sport e vita autentica. Dagli allenamenti settimanali al camp finale, si è appena conclusa una nuova intensa annata all'
Alvisiana Basket Venezia.di
Luca FerrariTraining, condivisione e tanto sano divertimento. Una nuova annata cestistica si è appena conclusa all'
Alvisiana Basket Venezia e mentre d'estate l'attività si sposta in campetti improvvisati sopra i masegni della Serenissima, ripenso a quanto appena vissuto a bordo campo, quando le giovanissime generazioni della palla a spicchi si scatenavano in un mix di spensierato agonismo. Dieci mesi conclusi con una grande festa/saggio finale e il
Basket Camp (per alcuni di essi), che ha visto un ulteriore impegno e tanta, ma tanta, voglia di confrontarsi e imparare. Un'ora di allenamento scarso ogni settimana, che iniziava sempre un po' prima, in uno stato di contagiosa adrenalina, e aveva sempre lo stesso finale: al suono della sirena, corsa fuori dalla palestra con le gote rosse e gli occhi entusiasti e... e tu lì, pronto ad abbracciarlo e ascoltare cosa avesse combinato (inclusi gli eventuali punti segnati), il tutto corroborato da una generosa merenda per ricaricare la "creatura".
Cannaregio è uno dei sestieri di Venezia che ancora prova a reggere lo strapotere turistico. In particolare, la zona tra
Madonna dell'Orto e
la Baia del Re, pullula di vita veneziana: famiglie, scuole, parchi (Savorgnan, Groggia) e un grande
impianto sportivo che comprende: piscina, area per arrampicata, scherma, bocce, palestra di basket e il grande campo da calcio dell'Alvisiana. Poco distante, la
palestra Gigi Marsico (ex-Umberto I), teatro di sfide cestistiche per i più grandi e sede anche del recente Basket Camp dell'
Alvisiana Basket. Una Venezia nella Venezia più autentica, dove mamme, bambini e papà vanno su e giù senza sosta. La Venezia che molti credono non esista più, e invece "noi ci siamo" ed è bene che lo sappiano tutti. Noi ci saremo anche domani, insieme ai nostri piccoli-grandi sportivi.
Per il secondo anno consecutivo mio figlio ha frequentato il corso di basket dell'
Alvisiana Venezia. Una scelta che in principio fu un'autentica sorpresa, poiché non aveva mai vis(su)to quel gioco tra le mura domestiche. Ma ci è voluto davvero poco perché il piccolo cominciasse ad appassionarsi, così come il sottoscritto, che ha iniziato ad aprirsi al mondo palleggiante. Il doppio allenamento pomeridiano ormai è un momento che attendo anche io con estrema trepidazione. C'è chi corre su e giù per il parquet, allenandosi, e chi, comodamente seduto su una delle tante sedie a disposizione nell'ampia sala d'attesa, si diletta con una piacevole lettura (a tema basket), "ciacolando" in contemporanea con altri genitori/amici. E se ci fosse qualche highlight NBA da recuperare, si può sempre dedicare qualche minuto per vedere le più recenti imprese dei vari
Edwards,
Jokic,
Banchero & co., prima di cominciare.
Eccoli entrare in campo. Domina il verde
Alvisiana della casacca, seguito dal rosso dei Chicago Bulls, ovviamente di
Michael Jordan. Insieme a questi saltano, palleggiano e tirano senza sosta, il giallo Lakers di
Lebron James, il blu Mavericks di
Luka Doncic, il porpora della
Reyer Venezia e anche il giallo-blu Warriors di
Steph Curry. Nel corso dell'anno i bravi e pazienti coach hanno saltuariamente aperto le porte degli allenamenti a noi genitori, facendoci scoprire cosa combinano, oltre (ovviamente) a farci ammirare le performance dei nostri figli durante le immancabili feste di metà/fine anno. I fortunati che hanno potuto frequentare il
Basket Camp 2024 poi, hanno potuto conoscere una vera leggenda dell'arbitraggio, il veneziano
Stefano Cazzaro. Un uomo che nel corso della sua lunghissima carriera, ha messo la palla a 2 davanti al leggendario
Dream Team statunitense, durante le Olimpiadi di Barcellona '92, e nella stessa manifestazione anche alla neonata Croazia del Mozart del basket,
Drazen Petrovic (1964-1993).
Venezia ha una tradizione di
pallacanestro più che secolare, eppure non è certo la città ideale per praticare questa disciplina all'aperto, dove gli spazi a disposizione (con canestro) si contano su una mano. Se si escludono le palestre attrezzate, il panorama non è dei più semplici. E per chi non volesse/riuscisse ad andare in terraferma, bisogna un po' ingegnarsi. Prima ancora di cominciare a giocare dunque, i giovani cestisti veneziani hanno una sfida da affrontare. A ben guardare però, anche realizzare un tiro da 3 per un "pulcino" non è facile, ma con l'impegno e la perseveranza si può ottenere tutto, e loro ci riescono e ci vogliono riuscire sempre di più.
La pallacanestro è molto di più di un semplice gioco. Come ci ha insegnato l'11 volte campione NBA,
Bill Russell (1934-2022): "Il basket è l'unico sport che tende al cielo. Per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre a terra".
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Alvisiana Basket Venezia, allenamenti © Luca Ferrari |
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Alvisiana Basket Venezia, allenamenti © Luca Ferrari |
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Alvisiana Basket Venezia, allenamenti © Luca Ferrari |
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Alvisiana Venezia, Basket Camp 2024 © Alvisiana Basket Venezia |
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Alvisiana Venezia, Basket Camp 2024 © Luca Ferrari
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Alvisiana Venezia, Basket Camp 2024 © Luca Ferrari
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Alvisiana Venezia, Basket Camp 2024 © Luca Ferrari |
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Alvisiana Venezia, Basket Camp 2024 © Alvisiana Basket Venezia |
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Basket Camp Alvisiana Venezia, l'allenatrice Serena Babetto e l'arbitro Stefano Cazzaro © Alvisiana Basket Venezia |
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Alvisiana Venezia, letture © Luca Ferrari |
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Basket a Venezia © Luca Ferrari |