Forks, i nativi Quileute © Luca Ferrari |
di Luca Ferrari
Foresta. Strane presenze. Creature umane e soprannaturali. Ho attraversato l'Oceano Atlantico per atterrare nella mia tanto agognata Seattle, nel nordovest degli Stati Uniti. Il golfo del Puget Sound, lo Space Needle, il Pike Place Market, tutto visto. Mi sono spinto perfino nel vicino comune di North Bend, dove il regista David Lynch ambientò la serie cult Twin Peaks. Non era abbastanza. Non poteva essere abbastanza. Poco distante dalla cosiddetta Città-Smeraldo (appellaivo più che meritato, ndr), c'è un'altra piccola località balzata alle cronache per il suoi trascorsi letterario-cinematografici. Il suo nome è Forks (Wa), lì dove la scrittrice Stephenie Meyer diede vita al teen-drama Twilight.
Il viaggio crepuscolare di Bella (Kristen Stewart), Edward (Robert Pattinson) e Jacob (Taylor Lautner) adesso è parte di me. Sono dentro quella stessa sceneggiatura naturale che mi portò davanti al grande schermo a più riprese (più per il paesaggio per l'appunto che per la storia in sé, ndr). Grazie a eloquenti cartelli e avvisi, Forks è una placida cittadina con richiami costanti a vampiri e licantropi. Poco fuori dal centro abitato si può perfino verificare il proprio stato vampiresco con un divertente test. E se poi si dovesse essere davvero fortunati, si possono fare anche degli incredibili incontri. A me è accaduto, e non per scherzo.
Gironzolando per le stradine, ancora non immaginavo che di lì a poco mi sarei trovato dinnanzi a qualcosa di così "letterariamente" realistico. Appurata l’assenza di canini aguzzi (però era giorno, e chissà se il rosso delle fragole di tre superbi pancake non celasse qualche singolare ingrediente di analoga colorazione), le strade si fecero sempre più chiassose. Il traffico bloccato. Una parata. E che parata, parliamo del 4 luglio. Dopo i reduci di guerra, studenti e bambini, ecco sfilare una tipica canoa trainata da un mezzo a ruote. A bordo, i rappresentanti della tribù dei nativi americani Quileute (lo capisco dalla scritta posta nella parte inferiore del mezzo). Il nome lo ammetto, mi dice qualcosa.
Gironzolando per le stradine, ancora non immaginavo che di lì a poco mi sarei trovato dinnanzi a qualcosa di così "letterariamente" realistico. Appurata l’assenza di canini aguzzi (però era giorno, e chissà se il rosso delle fragole di tre superbi pancake non celasse qualche singolare ingrediente di analoga colorazione), le strade si fecero sempre più chiassose. Il traffico bloccato. Una parata. E che parata, parliamo del 4 luglio. Dopo i reduci di guerra, studenti e bambini, ecco sfilare una tipica canoa trainata da un mezzo a ruote. A bordo, i rappresentanti della tribù dei nativi americani Quileute (lo capisco dalla scritta posta nella parte inferiore del mezzo). Il nome lo ammetto, mi dice qualcosa.
Lo avevo già sentito. Ma si, Jacob Black della saga di Twilight. Oh my god! Possibile che di fronte a me ci siano proprio loro, quelle creature che a piacimento assumono sembianze lupine? Due giovani ragazze native (lupine?) mi vedono con lo sguardo mezzo incredulo e cordiali puntano il dito nella mia direzione, salutandomi simpaticamente. Meglio non dire loro che ho sempre parteggiato per i vampiri Cullen, chissà la reazione. E se in quel gesto ci fosse stato ben altro, magari un rituale magico? A presto allora, forse un giorno, da qualche parte nei misteriosi boschi di Forks, i nostri sentieri si rincontreranno.
L'ingresso nella cittadina di Forks (Wa, USA) © Luca Ferrari |
L'ingresso nella cittadina di Forks (Wa, USA) © Luca Ferrari |
L'ingresso nella cittadina di Forks (Wa, USA) © Luca Ferrari |
A Forks (Wa, USA) si può misurare il livello vampiresco © Luca Ferrari |
I nativi Quileute sfilano per le strade di Forks (Wa, USA) © Luca Ferrari |
I nativi Quileute sfilano per le strade di Forks (Wa, USA) © Luca Ferrari |
L'oscurità avvolge la cittadina di Forks (Wa, USA) © Luca Ferrari |