venerdì 28 novembre 2014

Il tempo della torta di mele e carote

Una soffice torta di mele e carote appena sfornata © Luca Ferrari
L'autunno è arrivato. I banchi del mercato traboccano di mele e carote. Nulla di meglio di unire le loro forze e sfornare una soffice torta.

di Luca Ferrari

Non c'è lunedì mattina (o quasi) che non mi prenda un'oretta per andare al Mercato del contadino a Venezia, a ridosso del pontile di S. Marta. Lì, uno dei miei banchi prediletti è quello della frutta e verdura dal quale torno sempre a casa con una decina di grosse e succose mele, di norma quelle rosse. Ora che siamo in autunno però, è periodo anche di carote e dalle mie parti (la mia cucina) ciò significa una sola cosa: torta di mele e carote.

In mancanza dello strumento più adatto (e veloce), per sminuzzare le carote ricorro alla cara, vecchia e faticosa grattugia, quella per il grana per capirci. Con le mele vado più veloce a togliere la buccia con un piccolo ma efficace arnese. Sarebbe meglio parlarne al singolare visto che mi è sufficiente un unico grosso e succoso pomo. Per fare una torta più soffice, alterno la classica farina 00 a quella di riso. In questo caso il dolce sarà per due persone, quindi 100 grammi ciascuna, il tutto accompagnato da un uovo, 200 grammi di zucchero, 100 grammi di olio di semi, 150 ml. di latte intero e una mezza bustina di lievito.

Per esperienza non metto frutto e ortaggio insieme. Prima sbatto (elettricamente questa volta) farina, latte, uova. Poi una seconda volta con le carote dentro. Dopo aver ottenuto una buona amalgama ci aggiungo le mele. Un'altra bella rimescolata e infine zucchero e lievito. Lo ammetto, la cannella sarebbe stato il tocco di classe ma ne sono sprovvisto. La voglia di torta di mele e carote è venuta all'improvviso e questo è l'unico ingrediente che non avevo in casa. 

Nel frattempo la mia tortiera è bella unta a dovere con farina e posso travasarvi tutta la massa, destinazione forno a 180 gradi per 40 minuti di letargo previsti. Meglio mettere la sveglia perché so già da ora che inizierò a guardami un film che mi prenderà, e me ne dimenticherò alla grande (maremma mugnaia!). Attendo in attesa che la dolcezza faccia il suo corso. In attesa che la signora torta di mele e carote possa presentarsi in tutta la sua più gustosa e soffice essenza, per farmi vivere qualche indimenticabile colazione casalinga.

Farina, uovo e zucchero... si comincia a fare la torta © Luca Ferrari
Mele, carote, e primi sbattimenti © Luca Ferrari
L'impasto della torta di mele e carote © Luca Ferrari

...la futura torta di mele e carote pronta  per il forno © Luca Ferrari
Una torta di mele e carote appena sfornata © Luca Ferrari
Ecco la torta di mele e carote © Luca Ferrari
Ecco la torta di mele e carote. Io ho già dato, qualcuno vuole favorire? © Luca Ferrari

martedì 25 novembre 2014

Flamenco arabo, l'emozione del fuoco

la danzatrice Gemma Marti © Mireia Rodriguez Marin
Bella foto. Bella danza. Ispira. Presente, distanze e passato. Ad amalgamare il tutto, il flamenco arabo nella cui anima tonante si muovono i passi di Gemma.

di Luca Ferrari

“Quando ballo la danza orientale mi sento libera. Tutto il mio essere viene rapito da una sensazione di libertà totale che mi fa semplicemente levitare e volare” irrompe così la danzatrice spagnola Gemma Marti, membro della Nefershu Lotus Company “sento come sbocciare ogni piccola particella femminile che c’è in me. La musica, la danza libera delle mie gambe e del mio girovita mi ipnotizzano in un istante ed è allora che tocco il cielo con un dito”.

L'ispirazione è qualcosa di strano. Basta un “mi piace” facebookiano su di una immagine e d'improvviso l'assenza totale si fa pressante dichiarazione di comunicazione e condivisione.  E per esperienza posso dirvi che nulla come la spontaneità delle parole può diventare il “la” per qualcosa di incredibilmente magico. Era l'inverno del 1999 (febbraio) quando un'amica, rispondendo a un messaggio su fogli riciclati iniziò dicendo: Bel foglio... bella carta... ispira. E quelle parole divennero il titolo di una poesia, esattamente com'è stato con l'illuminante commento di Emma Sanchez Casanueva, collega di Gemma “¡¡ Ole ole y ole la gracia, la alegría y el salero !!!”. Così sia allora.

Non solo danza orientale ma anche le contaminazioni della propria realtà. “Quando ballo il flamenco arabo posso sentire il sangue ribollirmi nelle vene, come i miei piedi cercano di attraversare la terra” si racconta a cuore aperto Gemma, “mentre le mie mani accarezzano e sfiorano ogni istante, accompagnando la mia anima a rivivere vite passate. Il mio sguardo discreto si converte in fuoco puro che ripercorre fino all’ultima goccia di emozione nell’universo”.

Negli assurdi sentieri della vita è curioso prendere atto di come, rientrato senza troppe ammaccature dal mio primo concerto di Marilyn Manson in un lontano dicembre '98 a Milano, l'indomani mi ritrovai ad accompagnare due amiche alla loro prima lezione di flamenco. E fu impossibile non farsi contagiare. Ne nacque infatti “un'ode alla vera natura femminile”. Un'ode che si ritrovò ad aprire il mio secondo libro di poesie, Ho scelto il blu per colorare l'anima (2000). Un'ode dove il tuono volteggiava con i piedi e le nacchere gorgogliavano tra i polsi di un movimento imperituro.

E anche se oggi non sono lì davanti, il flamenco è ancora qui. A scrivere attraverso me:

LA GRACIA, LA ALEGRÍA Y EL SALERO!

resta la notte da ampliare...
un innocuo spettro passeggero
ha trasformato in suggestioni
un sorriso tramutato
in un nuovo spostamento
...e il tambureggiare della sue ali
si è fatto ondulata discesa di liane,
dove il rosa d'ogni pensiero
si è consegnato sensibile ostaggio
alle impronte digitali del vento

cerchi bianchi si fanno sempre
meno ampi... non so cosa se ne farà
la Terra di tutta questa
fantasia conservata... bofonchiando
in una comunicazione classica,
darei carta libera
a ciò che una radice è in grado di fare
sopra un essere del mondo

solo un alternato rintocco mattutino
...
Che cosa sarà mai apparso
nell'estetica più profonda
della grazia di una donna?
L'ardore dell'allegria
è quanto di più incantato
possa esplodere nelle definizioni naturali
di una creatura...la mente
vola lì...replicando appena
alle indicazioni di un contatto
universalmente sfiorato...
                                                                                (Venezia, 24-25 Novembre '14)

la danzatrice Gemma Marti
la danzatrice Gemma Marti
la danzatrice Gemma Marti
la danzatrice Gemma Marti
la danzatrice Gemma Marti
Gemma Marti impegnata in performance di bellydance fantasy
Gemma Marti impegnata in performance di danza orientale e flamenco arabo