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Gli scoiattoli dell'Alvisiana Venezia al termine di una trasferta vittoriosa © Luca Ferrari |
Allenamenti, spirito di squadra e tanta allegra partecipazione degli Scoiattoli. È stata una nuova intensa stagione di minibasket all'Alvisiana Basket Venezia.
di Luca Ferrari
Sport, condivisione e tante nuove esperienze. Per il terzo anno consecutivo mio figlio ha vissuto una nuova intensa stagione di minibasket con l'Alvisiana Venezia, passando di categoria dai pulcini agli Scoiattoli. Grande novità dell'anno per lui e i suoi compagni di squadra, le prime partite di un torneo ufficiale organizzato dalla FIP - Federazione Italiana Pallacanestro Comitato Regionale Veneto. Dall'autunno fino alla fine di maggio si sono confrontanti con tanti altri coetanei della terraferma veneziana, incrociando il parquet anche con i colleghi lagunari. Mese dopo mese, allenamento dopo allenamento, sempre il massimo impegno e tanto sano divertimento per le giovanissime leve della palla a spicchi veneziana, guidati e spronati dai due (pazienti) coach. Dietro le quinte, noi (fortunati) genitori. Ogni sessione, un momento per stare insieme. Ogni sfida, un'occasione per vivere qualcosa di mai provato prima. Ogni partita, un'emozione indelebile.
Papà, vieni a vedermi allenare? Me lo sono sentito chiedere da mio figlio ogni volta che giocava a basket il martedì e il giovedì pomeriggio. Così è stato, passando ore e ore seduto a bordo campo insieme ad altri genitori. Sono piccoli gli Scoiattoli, annate 2016-17, e sono tanti, così quando c'era da riportare l'ordine, i coach sapevano farsi sentire senza fare sconti. Sono giovanissimi ma il rispetto e la disciplina s'imparano a questa età. Ogni sessione, un mix di entrate, tiri a canestro, passaggi e partitine. Emblema di questa annata 2024-25, il mese di maggio, iniziato con la maratona sportiva "12 ore di basket" a Marghera, proseguito con altre due sfide nel medesimo comune (e palestra), quindi un ulteriore e ultimo incontro disputato a Spinea. Ogni trasferta, una festa per i piccoli giocatori. Se l'entusiasmo dei cestisti veneziani a "sconfinare" è stato una costante, non si può dire ci sia stato il medesimo sentimento da parte di alcune società dell'entroterra, poco propense a varcare il "misterioso" ponte della Libertà, impedendo così ai piccoli roditori veneziani l'opportunità di giocare le rispettive partite davanti ai propri amici e familiari.
Nel corso dell'anno, poi si sono sviluppati piccoli rituali e momenti, tanto incredibili quanto importanti, a cominciare dalla puntuale riunione post partita che i coach hanno sempre tenuto al primo allenamento dopo le sfide. Tutti i giocatori seduti a centrocampo, chiedendo ai diretti interessati cosa avesse funzionato e cosa no secondo loro, e facendo poi la propria analisi in un clima di serena condivisione. Altro momento topico, il finale post partita, quando a turno veniva scelto un giocatore per lavare tutte le casacche. Cosa ambitissima, e puntuali i rispettivi genitori condividevano il bucato steso tra calli e fondamenta. Tra gli aneddoti più curiosi di questa annata, non possono non menzionare la casualità delle divise extra Alvisiana. Solitamente anche in allenamento si è sempre in verde e bianco, talvolta con qualche eccezione. Durante un paio di sessioni, la memoria è tornata addirittura alle Finals NBA del 1991 tra Chicago Bulls e Los Angeles Lakers grazie alle canotte di Michael Jordan e Vlade Divac.
La grande novità della stagione 2024-25 dunque, è stato l'agonismo. Ogni partita, sei tempi da 6 minuti ciascuno e tutti i convocati a giocare almeno due partite a testa. Non si faceva tempo a finire l'allenamento il giovedì pomeriggio che si cominciava col sondaggio della disponibilità e quindi la febbrile attesa della convocazione, con i coach sempre attenti a non trascurare nessuno. Ci sono state vittorie (molte) e alcune inesorabili sconfitte. Lo sport è questo. Alle volte si vince e alle volte si perde, anche quando si gioca bene. Bisogna sempre riconoscere il merito agli avversari, rilanciando la sfida alla partita successiva. Lo imparano i piccoli. Lo fanno i grandi. Anthony Edwards, stella dei Minnesota Timberwolves, dopo essersi visto negare la gioia di raggiungere le finali NBA per il secondo anno consecutivo, ha subito dichiarato: "Quest'estate mi allenerò come un pazzo!".
Basket in campo ma non solo. Avere un figlio che gioca e vive la pallacanestro ha significato iniziare a interessarsi a questo sport e così, in parallelo alla sua attività cestistica, è cresciuto anche l'interesse verso questa disciplina nel nostro nucleo familiare e ormai non c'è colazione che non inizi con gli highlight dell'NBA. Alla prima occasione poi, via al Taliercio, ad applaudire in particolare le imprese della Reyer femminile. Adesso la stagione si è conclusa. Neanche il tempo di finire la scuola e saranno già in campo per un esaltante tour de force di due settimane col basket camp dell'Alvisiana. Una full immersion di pallacanestro (ma non solo) dove oltre a imparare ancora, si confronteranno con giocatori più grandi e chissà, magari faranno la conoscenza di qualche ospite speciale come accadde l'anno passato quando la responsabile Serena Bebetto presentò loro un'autentica leggenda dell'arbitraggio internazionale, il veneziano Stefano Cazzaro, colui che diresse anche due partite del leggendario Dream Team nel 1992.
Cosa riserverà il futuro a tutti loro? Che in mezzo alla "mandria" di Scoiattoli, pulcini, aquilotti, etc. ci sia qualche futuro campione, è (molto) presto per dirlo. Le sole fondamentali certezze al momento sono la passione e i valori che le giovanissime leve della pallacanestro veneziana stanno assimilando. Di una cosa sono certo, sotto la guida dell'Alvisiana saranno persone leali e capaci di affrontare ogni avversità. "Se c'è una cosa che i tuoi avversari non possono e non devono fare, è toglierti il coraggio di provare [...]. E se ti buttano a terra tu rialzati e continua a giocare come se non fosse successo nulla" disse coach Holger Geschwinder all'allora ventenne Dirk Nowitzki durante il Nike Hoop Summit 1998. Chi sia diventato poi, quella è un'altra storia (che potete scoprire sul bellissimo volume Il grande Dirk Nowitzki alla conquista dell'NBA, di Claudio Pellecchia - 66thand2nd edizioni, 2025). La vostra storia cestistica invece, cari Scoiattoli dell'Alvisiana Basket Venezia, è appena meravigliosamente cominciata e continuerà giorno dopo giorno.
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Scoiattoli Alvisiana - partita all'ex-Umberto I (Venezia) © Luca Ferrari
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Scoiattoli Alvisiana in allenamento © Luca Ferrari | Passato e presente sulle canotte degli scoiattoli dell'Alvisiana © Luca Ferrari |
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Venezia, scoiattoli dell'Alvisiana insieme agli scoiattoli dei Carmini © Luca Ferrari |
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Maratona di basket |
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Marghera, "12 ore di basket" ediz. 2025 |
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Marghera, tutte le squadre della "12 ore di basket" ediz. 2025 © Luca Ferrari
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Marghera, "12 ore di basket" ediz. 2025 - gli scoiattoli dell'Alvisiana |
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Mestre, gli scoiattoli dell'Alvisiana sul campo della Reyer © Luca Ferrari |
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Le divise dell'Alvisiana "fresche" di bucato © Luca Ferrari |
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Scoiattoli Alvisiana in riunione pre-allenamento © Luca Ferrari |
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Scoiattoli Alvisiana in allenamento © Luca Ferrari |
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Spinea, l'ultima partita della stagione dell'Alvisiana Venezia © Luca Ferrari |
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La vittoriosa trasferta dell'Alvisiana Venezia a Spinea © Luca Ferrari
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