mercoledì 21 agosto 2019

Vacanze, nemico pubblico d’Italia

Io, Luca Ferrari, in relax alle isole Azzorre
“Io faccio il professionista e le ferie non so cosa siano” disse tronfio l’on. Patuanelli. Io in vacanza ci sono stato, alle isole Azzorre, e me la sono goduta. Che brutta persona che sono. 


“Guardi, io faccio il professionista da quasi vent'anni e le parole – ferie, vacanze – sono cose che mi ricordano qualcosa, non so esattamente cosa siano. Noi siamo sempre stati qua. Abbiamo sempre lavorato nell'interesse dei cittadini” dice fiero al minuto 7,42 del suo intervento (vedi video) l’onorevole Stefano Patuanelli, capogruppo per il Movimento 5 Stelle, nel corso delle dimissioni del Governo Conte al Senato, lo scorso martedì 20 agosto 2019. 

Non entro nel merito della questione politica, in primo luogo perché non ho intenzione di replicare a slogan da prima elementare, mentre per “tutti gli altri luoghi” mi ci vorrebbero pagine e pagine. Ciò che mi ha fatto inorridire, pur rientrando alla perfezione nella macchina-Italia, è questo bearsi del proprio lavoro mostrando come merito l’essere sempre al lavoro. Sempre lì (mi piacerebbe verificarlo comunque, aldilà di qualche sparata macho-stacanovista). E ovviamente il gregge è tutto lì attorno ad applaudirlo.

Quasi un anno fa scomparve il manager Sergio Marchionne, noto per le sue esternazioni sulle non-vacanze. Lo chiedo da professionista quale sono anch’io, ma che a differenza di altra gente non vado in giro a sbandierarlo ai quattro venti: mai vi fanno davvero così schifo le ferie? Credete davvero che ci sia più nobiltà nel lavorare dalla mattina alla sera, facendovi vedere per dieci secondi alla vostra famiglia, ammesso che si possa chiamare tale visto il tempo che gli concedete? Avete qualche carenza che dovete in qualche modo sopperire, mostrandovi in codesta posizione? Così, per sapere.

Non è mia intenzione ingaggiare un duello con l’onorevole Patuanelli ma la sua tronfia esternazione mi porta a pensare a due possibili scenari: o il suddetto non ha una vita privata e dunque sfoga nel lavoro tutte le proprie frustrazioni oppure ha fatto la classica sparata politica, come sempre denigrando gli altri. Quegli "altri", sia ben chiaro, che fino al giorno prima erano i colleghi dell’immacolato Governo della Collaborazione e del Cambiamento (ok, scusate, ma non ce la faccio a non sottolineare almeno una volta l’ipocrisia pentastellata).

E ora veniamo a loro, il nemico pubblico numero 1 della vera Italia che lavora. Le vacanze. Femmine, s’intende. Queste meretrici di sollazzo che traviano le energie che al contrario dovremmo utilizzare per continuare a far crescere la nostra nobile Patria dello 0,1 per cento annuo. Loro, queste squallide tentatrici che ci traviano dai veri valori che forgiano l’essere umano italico: sfruttamento, l’assenza di futuro e impossibilità di godersi un doveroso risposo. Godersi che cosa, poi? Qui in Italia? Ma cos’è, una barzelletta di cattivo gusto?

Buon pomeriggio a tutti. Mi chiamo Luca Ferrari. Se cliccate in alto sul mio nome verrete subito indirizzati sul mio profilo Linkedin. La vedete la foto dell’articolo? È il sottoscritto che da perfetto rinnegato nemico della produzione, se n’è andato quest'estate con la propria famiglia in vacanza sulle isole Azzorre. Lo so, sarei dovuto rimanere a casa davanti alla mia scrivania 10 ore al giorno ma sono un ribelle-nemico dello Stato, e dopo le fiere ostentazioni del dott. Patuanelli, lo confesso, mi vergogno di me stesso. 

Ho da poco superato i 40 anni ma so già che la mia pensione non la potrò certo vivere qui. Non ci sono le condizioni. Parte di quella sempre più umiliata middle class, finirò per non avere manco i soldi per gli acciacchi della vecchiaia. Questo non è pessimismo, sia ben chiaro, sono dati di fatto.  Me ne dovrò andare. Prima lo accetto, io come tanti altri, e prima inizieremo a organizzarci. Oggi, alle soglie dell’ennesimo cambio di Governo, provo solo un gran desiderio. Andarmene altrove il prima possibile. Abbandonare questo angolo di mondo dove, dopo essere riusciti a sdoganare il fascismo, stiamo assistendo perfino demonizzazione delle ferie. 

Come già avevo scritto in passato, sempre più annunci/colloqui di lavoro richiedono impegno (…) costante, contratti-non contratti e orari al limite dell’offensivo. Per alcune categorie ci sono i sindacati, per la stragrande maggioranza siamo soli contro un Sistema. Un sistema schiacciaumani che vince senza neanche scendere in campo. Questa è l’Italia del mondo del lavoro. Questa è l’Italia, sempre e comunque, che spero un giorno di abbandonare per sempre, trovando un posto dove fare la mia parte, dare il mio contributo di professionista, e sentire allo stesso tempo che la mia vita e quella dei miei cari, per il nostro stesso esistere, viene rispettata. 

L'intervento dell'on. Patuanelli in Senato (minuto 7,42)

2 commenti:

  1. Ottimo articolo! On point nelle citazioni e rilettura della politica italiana! Good job!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, milady. Più ci ripenso e più davvero lo trovo folle farsi bello nel giorno in cui il Governo di questo signore ha miseramente fallito dopo neanche due anni.

      Elimina