giovedì 26 marzo 2020

Nuova Scozia, la fiabesca Parrsboro

La magia di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada© Luca Ferrari
Viaggio "nell'Acadiana" Parrsboro, in Nuova Scozia (Canada orientale) tra storia geologica, verde e un soggiorno degno delle fiabe più autentiche.

di Luca Ferrari

Ci sono posti che si possono scoprire solo viaggiando e magari si pernotta perché ospitano luoghi di interesse, come il Fundy National Park (New Brunswick). Ma questa è solo la punta dell'iceberg, ci sono posti che nonostante tutto questo, si scoprono essere scrigni di placida dolcezza. E' esattamente ciò che mi è successo nel corso del mio reportage nel Canada Orientale, arrivando e soggiornando nel piccolo comune di Parrsboro, in Nuova Scozia. Un soggiorno vissuto in una mini-casetta dal sapore fiabesco, e dove il risveglio è stato salutato da una sontuosa colazione a base (ovviamente) di pancake, tra i migliori mangiati in Canada.

Abitata in principio dai nativi Mi'kmaq e in seguito colonizzato dagli Acadiani francesi, la cittadina è diventata una meta turistica, favorita anche dallo scenario marino della Baia (Atlantica) di Fundy. Lungo la Main Street si incontrano le principali attività commerciali e la chiesa locale. Da una parte, il colore dei mirtilli, dall'altra l'aria salmastra che lambisce la propria anima. A Parrsboro ho aperto la mia valigia, richiudendola l'indomani con una stretta al cuore e una speranza di farci un giorno ritorno. Magari insieme a qualcuno di più.

Sulla strada in Nuova Scozia (Canada) verso Parrsboro © Luca Ferrari
Il verde di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada) © Luca Ferrari
La Baia di Fundy nei pressi di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada© Luca Ferrari
La Baia di Fundy nei pressi di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada© Luca Ferrari
Il centro di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada© Luca Ferrari
La chiesa di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada© Luca Ferrari
Alcune ghiotte specialità di Parrsboro (Nuova ScoziaCanada© Luca Ferrari

giovedì 12 marzo 2020

In stalla con le mucche di Castelfondo

Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Montagna è sinonimo di mucche. Se d'estate s'incontrano placide nei pascoli, d'inverno le possiamo andare a trovare nelle stalle, come a Castelfondo (Tn) in Val di Non.

di Luca Ferrari

Un lungo e fragoroso muggito. Il ruminare incessante. Un odore agreste circondato dalle vette sempre più vicine. Un piccolo break dalla vita cittadina mi ha portato fino alla provincia autonoma del Trento, destinazione Castelfondo (948 m s.l.m.). Un territorio questo dove la mela è l'indiscussa regina e nelle latterie sociali si respirano aromi caseari di rara intensità. A regalarci questi ultimi (e altri) prodotti, loro, le mucche. Il simbolo per eccellenza delle montagne, qualunque esse siano. Che si tratti delle Tre Cime di Lavaredo, il Monte Civetta o il Monte Ozolo, è inimmaginabile pensare a uno scenario in quota senza il campanaccio delle mucche al pascolo.

Venire in Trentino d'inverno è sinonimo di passeggiate immacolate e sciate senza fine. Questa volta però ho potuto fare un altro tipo d'incontri grazie al sincero impegno dei titolari dell'Agritur Melango di Castelfondo dove le colazioni sono esattamente come potete leggere nelle recensioni: fenomenali! E' stato grazie al loro interesse che ho potuto visitare una vicina stalla, facendo così la conoscenza di amici pennuti (oche, galline), disturbare tanti amichevoli bovini intenti a mangiare il foraggio e ciliegina sulla torta, godere dell'inimitabile panorama in compagnia di alcuni magnifici esemplari equini.

Non sono nato in campagna e non ho mai frequentato ambienti simili eppure quell'odore di fieno e letame mi è sempre piaciuto. Nel vedere tutte queste mucche, da giornalista cinematografico quale sono, la mia memoria mi ha subito riportato a quei due, Peppone e Don Camillo. Nel bel mezzo di un "siopero" agricolo, i due rivali politici lavorano come muli tutta la notte e di nascosto, per salvare le vacche della stalla più grande del paese, concludendo l'immane fatica con una briscolata e un secchio (intero) di latte ciascuno, brindando all'amicizia e alla propria coscienza, quella che la voce fuori campo dei film tramandava, avesse sempre l'ultima parola nei due personaggi. E così in effetti era ed è ancora oggi qui, a Castelfondo, nella Val di Non.

Il placido panorama di Castelfondo (Tn) © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), una stalla © Luca Ferrari
Alcuni "abitanti pennuti" di Castelfondo (Tn) © Luca Ferrari
Alcuni "abitanti pennuti" di Castelfondo (Tn) © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), un vitellino si disseta nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucca mangia il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche si riposano nel tepore bovino della stalla ... culo muuuuuu © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), mucche mangiano il fieno nella stalla © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), cavallo © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), cavalli al pascolo © Luca Ferrari
Castelfondo (Tn), cavalli al pascolo © Luca Ferrari

mercoledì 11 marzo 2020

Emergenza coronavirus, Easyjet impara da Ryanair

Passeggeri salgono a bordo di un volo Ryanair © Luca Ferrari
In piena emergenza da coronavirus dove l'Italia intera è stata dichiarata zona rossa, ci sono compagnie aeree che operano con intelligenza, altre che fanno quasi finta di niente.

di Luca Ferrari

"Poiché gli aeroporti sono operativi, i nostri termini e condizioni generici rimangono invariati, il che significa che le nostre tariffe sono non rimborsabili. Se cancella, perde, o non prende il suo volo, purtroppo non potremo offrirle un rimborso totale." Sono queste le scarne parole che a oggi, mercoledì 11 marzo, la compagnia aerea Easyjet si è limitata a pubblicare sul proprio sito come se niente di "eccezionale" stesse accadendo in Italia e nel resto del mondo. In altre parole, se il mio Governo mi impedisce di spostarmi, sono affari miei e loro non ci possono fare niente. Legittimo e legale sia chiaro, ma molto poco lungimirante.

Una linea comune per le compagnie low-cost? Non esattamente. La diretta rivale più nota e spesso anche più criticata, l'irlandese Ryanair, sta tenendo un comportamento del tutto differente, a cominciare dal proprio sito internet, letteralmente rivoluzionato proprio pr fare fronte a una situazione che non ha precedenti in Europa. Come si può vedere dagli screenshot pubblicati in questa pagina, si offrono tutte le informazioni del caso ma soprattutto sezioni specifiche per spostare il proprio volo e/o chiedere il rimborso. Qualcosa di cui al momento non v'è traccia sul sito della compagnia britannica.

Sebbene non sia un cuore impavido quando si tratti di stare sopra le nuvole, nella mia vita ho preso aerei su aerei, per lavoro e piacere. Dal mercato ittico norvegese di Bergen ai colori (autentici) del Holi Festival a Bangalore, in India, passando per il nordovest americano in quel di Seattle con tappa nella vicina Vancouver (British Columbia - Canada), per poi toccare mete più calde come la Grecia sull'isola di Creta e la verdissima Cuba. Ancora nord del mondo con viaggi meravigliosi in Finlandia, terra generosa e di rara bellezza, e un incredibile reportage nel Canada orientale fino a raggiungere la bellissima Prince Edward Island. Non dico di essere come il George Clooney di Tra le nuvole, ma di miglia in cielo ne ho consumate assai.

All'11 marzo 2020 non sappiamo ancora quanto ancora andrà avanti l'emergenza da COVID-19 e nemmeno quando noi passeggeri riprenderemo confidenza con i voli e le prenotazioni. In questa situazione, invece di far aspettare, aspettare e aspettare ancora con scarsa assistenza, negando addirittura rimborsi nonostante l'assicurazione stipulata preveda la quarantena (ma solo se prescritta da medico e non dal proprio Governo), si potrebbero studiare soluzioni alternative e più intelligenti per il proprio business. Così agendo invece, Easyjet si sta comportando da ottusa burocrate. Un modus operandi che gli farà perdere di sicuro molti clienti, a cominciare dal sottoscritto.

La scarna comunicazione di Easyjet aggiornata all'11 marzo 2020 
La scarna comunicazione di Easyjet aggiornata all'11 marzo 2020 
Il sito modificato di Ryanair in seguito alla diffusione del coronavirus

Il sito modificato di Ryanair in seguito alla diffusione del coronavirus
Il sito modificato di Ryanair in seguito alla diffusione del coronavirus
Lassù nel cielo... © Luca Ferrari