lunedì 28 ottobre 2019

Artisti in fuga da Hitler

Ateneo Veneto (Venezia), la presentazione del libro Artisti in fuga da Hitler © Luca Ferrari
Ieri e oggi la libertà di espressione è sotto attacco. È stato presentato a Venezia il libro Artisti in fuga da Hitler: L'esilio americano delle avanguardie europee di Maria Passaro.


"Quello che mi ha spinta a scrivere questo libro era di capire questi artisti, obbligati a lasciare la loro patria. La creatività si interrompe? Prosegue? C'è stata una frattura. Non hanno iniziato un nuovo linguaggio. Si è evoluto. Hanno sperimentano nuovi percorsi" Maria Passaro, autrice del volume Artisti in fuga da Hitler: l’esilio americano delle avanguardie europee (Bologna, il Mulino 2018), durante la presentazione all'Ateneo Veneto di Venezia.

L'ideologia degenerata del nazismo. La politica violenta. L'odio razziale. La pianificazione dell'annientamento totale, umano e artistico. Nell'incendiario clima tedesco degli anni Trenta, molti artisti delle avanguardie del Novecento furono bollati come residuo sociale perverso e irrecuperabile. Per tutti loro c'era un solo tragico destino all'orizzonte. Fu così che in molti decisero di abbandonare l'Europa, trovando rifugio negli Stati Uniti e iniziando così una nuova vita oltreoceano, senza rimpianti né nostalgie. E fu così che prese vita una nuova stagione artistica.

Martedì 29 ottobre all'Ateneo Veneto di Venezia è stato presentato il libro Artisti in fuga da Hitler. L'esilio americano delle avanguardie europee di Maria Passaro. Prima che l'autrice prendesse la parola e dopo i saluti del Presidente della secolare istituzione veneziana, Gianpaolo Scarante, si sono alternate al microfono Elisabetta Barisoni, responsabile Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' PesaroMarita Liebermann, direttrice del Centro Tedesco di Studi Veneziani Karole Vail,direttrice The Peggy Guggenheim Collection Venezia. A coordinare gli interventi, la giornalista Lidia Panzeri.

"Oggi parliamo del nazismo ed è indubbio sia stato il Male ma ci sono regimi anche contemporanei dove gli artisti non sono liberi di esprimersi" ha introdotto Scarante, "Quando ciò si verifica , c'è qualcosa che non va e dobbiamo stare attenti". Smentendo una rappresentazione dell’esilio come perdita, il libro mostra come per molti di quei transfughi (da Josef Albers a Piet Mondrian, da Max Ernst e Wassily Kandinsky), l’esperienza americana coincise con una stagione ricca di creatività, apportando straordinari innesti artistici. Fu così per per artisti del calibro 

"La fuga può anche portare con sé un potenziale creativo e intellettuale. Allo stesso tempo è un'esperienza molto violenta ed estrema per chi la subisce" ha sottolineato Marita Liebermann, Direttrice Centro Tedesco di Studi Veneziani nel corso del suo intervento. "La scrittrice il, consentitemi il termine, - grande dono - che abbiamo fatto all'America" analizza Elisabetta Barisoni, responsabile della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, "la Germania ha perduto la sua arte, mal'ha anche distrutta, cosa che avviene anche ai giorni nostri."

La recente distruzione del patrimonio artistico da parte di una falange armata di invasati è sotto gli occhi (e il disprezzo) di tutti ma non è certo il solo caso. Nei secoli addietro fazioni politiche e religiose hanno fatto di tutto per cancellare ciò che altri avevano tramandato. Nel 2019 l'arte spaventa ancora lo status quo e i regimi. L'arte è immediata e arriva ovunque. Nel terzo millennio di internet (auguri per i suoi 50 anni compiuti proprio il 29 ottobre, ndr) così come nell'Antichità e nel Medioevo fino al tempo dei regimi totalitari, l'arte è ancora in grado di mettere in discussione le catene con la sua stessa esistenza.

Arte come espressione del pensiero umano. Arte come termometro della libertà di una società. Quanti sono gli artisti che al giorno d'oggi non si possono esprimere liberamente pena il carcere o peggio, tortura e morte? Realtà come Cina, TurchiaIran Arabia Saudita sono fra le peggiori e le più violente. Loro sono le più evidenti ma anche nelle nostre comode realtà occidentali non tutto va come dovrebbe. Artisti in fuga da Hitler. L'esilio americano delle avanguardie europee di Maria Passaro. Un libro dal passato per riflettere e spingerci ad agire verso un futuro diverso e soprattutto più libero.

Ateneo Veneto (Venezia), la presentazione del libro Artisti in fuga da Hitler: (da sx) Gianpaolo Scarante,
Presidente Ateneo Veneto; Karole Vail (Peggy Guggenheim Collection); 
Marita Liebermann (Centro Tedesco Studi Veneziani); la giornalista Lidia Panzieri ed Elisabetta Barisoni (Ca' Pesaro) © Luca Ferrari
Ateneo Veneto (Venezia), la presentazione del libro Artisti in fuga da Hitler: al centro,
l'autrice Maria Passaro © Luca Ferrari

Nessun commento:

Posta un commento