giovedì 1 giugno 2017

L'Actv di Venezia merita più rispetto

Venezia, un vaporetto linea 1 passa sotto il ponte di Rialto © Luca Ferrari
I residenti e i loro malumori da una parte, la massa turistica dall'altra. Lì nel mezzo, l'Actv di Venezia, troppo spesso preso a mal parole per "colpe inimmaginabili". È ora di finirla!

di Luca Ferrari

Troppi turisti a Venezia? Colpa dell'Actv! Troppo stretti i battelli? Colpa del personale Actv! Troppo caldo? Ma è chiaro, colpa dell'Actv! Pontili intasati al Lido nel dopo-spiaggia? Indovinate un po', è colpa dell'Actv! L'estate è ormai arrivata con afoso anticipo e come sempre a Venezia i residenti sfogano troppo spesso i propri malumori contro il personale dell'Actv, l'Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano, volgarmente quelli che guidano i vaporetti e fanno scendere le persone.

Ormai è una costante (un patetico luogo comune, ndr) e d'estate peggiora oltre modo. Sarebbe ora di finirla. Sarebbe ora di essere più costruttivi e supportare il personale nei momenti di sovraffollamento. Sarebbe ora che l'Actv venisse trattato con maggior rispetto. Chiedere informazioni e magari far presente un disservizio è un dovere del cittadino, la maleducazione no. Non è tollerabile.

Chiunque lavori, merita rispetto ed è da un pezzo ormai che vedo uomini, donne e giovani impiegati nella suddetta azienda prendersi parole per le motivazioni più assurde. Sfatiamo poi un mito: non è assolutamente vero che “il cliente ha sempre ragione” come avrebbe detto il “Fassbenderiano” Steve Jobs. Il cliente può avere ragione solo se si rivolge in modo garbato e rispettoso. Il singolo passeggero può permettersi di sbraitare ciò che gli pare, una persona in servizio deve comunque rispondere a un capo e a un certo contegno, talvolta (a ragione) abbandonato dopo l'ennesima aggressione verbale.

Vorrei dunque chiarire alcuni dettagli ai miei concittadini:
  • Venezia è una città turistica e come tale viene visitata da milioni di turisti. Se ritenete che la flotta vada modificata, portate le vostre proposte negli uffici preposti. È difficile che un marinaio possa cambiare le cose mentre è impegnato nel suo lavoro. D'estate i pontili del Lido sono stracolmi. La varietà di battelli però è indubbia. Diversificare il percorso è una soluzione che chiunque può fare. Per chi abitasse a Cannaregio basso o Santa Croce, il ferry boat è un'ottima e fresca alternativa
  • I turisti hanno bagagli ingombranti, è vero. I mezzi al momento utilizzati andrebbero di sicuro adeguati ma non è certo un qualcosa che chi guida un vaporetto sia in grado di fare sul momento. Mi rendo conto che è più facile scaricare le proprie frustrazioni insultando il prossimo o magari scrivendo un dotto post su Facebook ma nel mondo civile si parla, ci si confronta e si trova una soluzione
  • Il personale Actv è fin troppo educato considerati gli insulti che riceve. Non esistono persone più speciali di altre. Residenti e turisti hanno gli stessi diritti di salire di un mezzo pubblico. Se quando andate all'estero foste insultati dai locali mentre scattate l'ennesimo selfie, vi farebbe così tanto piacere? A me no. Non di meno mi chiedo: a voi piacerebbe essere presi a mal parole mentre fate il proprio lavoro? Meno che meno!
  • “L'Actv guadagna un sacco per non fare un cazzo”. Una delle frasi più banali e stupide che si senta dire in giro per la laguna. Personalmente non conosco gli stipendi del personale ma di sicuro il proprio lavoro lo fanno, e questo a prescindere dalle condizioni meteorologiche (umidità pioggia, acqua alta) e gli umori del prossimo
  • In ogni città del mondo esiste il problema del traffico, qualcosa del tutto alieno a Venezia. I ritardi possono esserci e ci sono, mi pare chiaro. Siamo esseri umani d'altronde e non robot. Se d'estate un vaporetto fa ritardo, non è per chissà quale congiura ordita ai vostri danni. Aumentando la presenza umana in città, spesso si perde più tempo a far salire a bordo e scendere le persone 
  • L'Actv non è il demonio e poi mi chiedo perché nessuno parli mai delle costanti gentilezze e attenzioni che hanno verso la popolazione. Aiutare gli anziani e le mamme con carrozzina a scendere, solo per dire le più elementari Io stesso una volta fui aiutato, riuscendo a salire per ultimo sul ferry boat all'imbarcadero del Tronchetto dopo che le tre macchine davanti a me furono fatte avanzare di pochi centimetri l'una. Quanto bastava per non farmi restare a terra. 
Si, non è sempre facile vivere a Venezia ma la soluzione non è di sicuro insultare l'Actv.

Venezia, il vaporetto linea 1 a zonzo per il Canal Grande © Luca Ferrari
Venezia, il vaporetto linea 1 sta per attraccare alla fermata di Rialto Mercato © Luca Ferrari 
Venezia, il motoscafo linea 4.1 a zonzo lungo il canale della Giudecca © Luca Ferrari

Venezia, il vaporetto linea 1 a zonzo per il Canal Grande © Luca Ferrari
Steve Jobs (2015, di Danny Boyle)
Venezia, il ferry boat solca la laguna passando davanti all'isola di San Giorgio © Luca Ferrari

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