mercoledì 1 ottobre 2014

Merano, la cura dell’uva

Grapppoli d'uva nel meranese (Bz)
C'è uva e uva. Da gustare in calice, o mangiare per un miglior benessere fisico. Per informazioni, recarsi nella placida Merano.

di Luca Ferrari

Alto Adige terra di vendemmia e vini di qualità. C'è di più. Appesi ai grappoli non vi è solo piacere ma anche salute. Da oltre un secolo le genti di Merano (Bz) e dintorni infatti, utilizza l'uva per grandi benefici fisici a cominciare dal miglioramento della digestione, la purificazione del corpo e degli organi dell’apparato digerente e urinario, quindi l’aumento delle funzioni epatiche e di quelle della cistifellea.

Per far si che la “cura dell’uva” dia i risultati sopracitati, bisogna seguire accorgimenti specifici, a cominciare dal tipo di uve, che dovranno essere quelle del vino Schiava (Vernatsch), mature e raccolte ogni mattina dal vitigno. Una volta lavata, la frutta andrà mangiata a digiuno, masticando lentamente chicco dopo chicco, così da sminuzzare la buccia ricca di vitamine A, B e C. Dosi suggerite dai trecento grammi a 1 kg due volte al giorno prima di colazione, e nel pomeriggio o prima di cena, il tutto seguito da una passeggiata.

Una qualità questa cui anche le rinomate terme del comune altoatesino si sono ispirate, realizzando impacchi con crema all’uva fresca, bagni con mosto d’uva freschi, olio di semi d’uva per massaggi alla schiena, massaggi viso all’uva con timbri al vapore e altro ancora. Come se quanto già narrato non fosse già abbastanza, tra le altre qualità dell'uva vi è anche quella contro l’invecchiamento della pelle

Merano (Bz), vigneti

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